Nel libro "Ragioniamo", p. 150, si legge:
Dove ha avuto origine l'usanza di riservare un giorno in onore della mamma?
L'Encyclopaedia Britannica (1959) spiega: "Festa derivata dal culto della dea madre, diffuso nell'antica Grecia. Nelle idi di marzo, in tutta l'Asia Minore, si celebrava formalmente il culto della dea Madre, con cerimonie in onore di Cibele, o Rea, la grande Madre degli dèi". - Vol. 15, p. 849.
Può darsi che questa sia stata effettivamente l'origine di tale festa.
Ma
oggi che ne è al corrente?
Se qualcuno festeggia la sua mamma sta forse perpetrando un qualche antico culto della dea madre? Non è semplicemente assurdo questo modo di pensare tipico dei TdG?
Fra l'altro loro stessi si contraddicono, perché parlando di altre usanze che avrebbero avuto origini pagane, in certi casi le lasciano alla coscienza individuale. Cito dal sito:
...
Per esempio, nella
Svegliatevi! dell'8/6/02, a pag. 24, parlando del "Luau hawaiano" - un'antica tradizione pagana -, nella nota in calce viene detto (il grassetto è mio): «Anche se
in origine il Luau potrebbe aver avuto qualche legame con la falsa religione,
oggi il termine indica semplicemente un banchetto hawaiano. Pertanto molti cristiani possono decidere in coscienza di parteciparvi». Ma allora perché non seguire lo stesso ragionamento per quanto riguarda [la festa della mamma]?
Sempre a proposito dei questa usanza hawaiana, nel numero di
Svegliatevi! dell'8 aprile 2003, pag. 30, un lettore ha scritto:
«Ho letto con interesse l'articolo "Facciamo un luau hawaiano" ... Parecchi anni fa assistei a un luau alle Hawaii ed ebbi l'impressione che avesse un marcato significato religioso e spiritico. Anche se oggi i luau non riguardano aspetti religiosi o spiritici, sono forse diversi da altre celebrazioni che pur avendo origini pagane sono state adottate dalle culture moderne come semplici riunioni familiari? L.F., Stati Uniti».
Il lettore pone un'interessante domanda: i TdG evitano usanze come il compleanno, i brindisi, gli auguri, il capodanno, varie festività, ... e questo perché tali usanze avrebbero avuto origini pagane. In questo caso il lettore osserva che anche il luau hawaiano avrebbe tali origini e, secondo la sua impressione, manterrebbe
ancora oggi "un marcato significato religioso e spiritico". Coerentemente i TdG dovrebbero evitare di partecipare a tale usanza, anche se avesse perso del tutto il suo significato originale, come avviene con tante altre consuetudini che sono state "adottate dalle culture moderne".
Come ha risposto la Società a questa domanda?
«Come si osserva nella nota in calce a pagina 24, anche se in origine il luau potrebbe aver avuto qualche legame con la falsa religione, oggi il termine indica semplicemente un banchetto hawaiano. Potrebbe essere o non essere appropriato che un cristiano partecipi a uno specifico raduno definito "luau". Come in ogni altro aspetto della vita, i cristiani dovrebbero prendere decisioni che permettano loro di avere una coscienza pura dinanzi a Geova Dio».
Quando la Società decide che un determinato comportamento rientra nelle questioni di coscienza, questo equivale praticamente a
consentire tale condotta. Se un TdG partecipasse quindi ad un luau non dovrebbe rendere conto alla congregazione per la sua decisione (= non subirebbe provvedimenti disciplinari).
Dov'è la differenza tra questo comportamento rimesso alla coscienza individuale e tantissime altre "usanze pagane", che però rimangono tassativamente proibite, benché abbiano oggi perso ogni collegamento con il loro significato originale e con il paganesimo? La posizione della Società Torre di Guardia - che consente e proibisce a suo piacimento - dimostra di essere anche in questi casi piuttosto incoerente e contraddittoria.
Tratto da
www.infotdgeova.it/dottrine/confetti.php
Achille