Attenti ai pericoli del progresso ...

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Vitale
00martedì 21 novembre 2006 00:09

Attenti ai pericoli del progresso perché rischiano di diventare il progresso dei pericoli
di Alfredo Battisti (*)

Nel Vangelo di questa Domenica l'evangelista Marco (13,24-32) riferisce una pagina oscura, quasi minacciosa. Gesù disse. «In quei giorni ... il sole si oscurerà, la luna non darà la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del Cielo». Cosa pensare? Gesù usa un genere letterario definito "apocalittico" del quale manca a noi una chiara interpretazione. L'attesa imminente della fine del mondo periodicamente ha scosso l'umanità. Ci sono gruppi religiosi (come i testimoni di Geova ) che di questa attesa fanno il centro del loro messaggio; passano di casa in casa, danno interpretazioni errate della fine e traggono in inganno cristiani impreparati. Gesù, a conclusione del Vangelo odierno, afferma: «Quanto però a quel giorno o a quell'ora, nessuno lo sa, né gli angeli del cielo, né il Figlio, eccetto il Padre» (v. 32).
Con questo discorso evangelico Gesù voleva provocarci non alla paura, ma alla vigilanza. Usa infatti la parabola del fico: «Dalla pianta del fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che Egli è vicino, è alle porte». Con questo Vangelo Gesù voleva insegnarci non una verità scientifica, cosmologica «come verrà la fine» o cronologica «quando verrà la fine», ma una «verità salutare». Dietro le parole di Gesù ci sta una grande verità. Il mondo presente avrà una fine, ma non sarà la fine di tutto. La storia della salvezza scorre tra due venute di Cristo. Colla sua «prima venuta» l'Eterno è entrato nel tempo, Dio ha fatto irruzione nella nostra storia e l'ha spaccata in due. Gli anni si contano da quella nascita. E siamo in attesa della «seconda venuta» di Cristo annunciata nel Vangelo odierno: «Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria». Un annuncio che non è una minaccia, ma una promessa: una attesa e una speranza che nella Chiesa nascente, ai cristiani di allora, faceva pregare e invocare: «Maranatha, Vieni Signore Gesù».

Una attesa che la Liturgia vuol ridestare oggi in noi cristiani ogni Domenica professando: «Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell'attesa della tua venuta».

Ma l'attesa dell'"al di là" non dispensa i cristiani dall'impegno nell'"al di qua" per salvare il futuro del nostro Pianeta. La moderna civiltà industriale si è basata su due princìpi, che si sono rivelati erronei: che le risorse del sottosuolo fossero inesauribili e che gli equilibri ecologici, comunque turbati, si ricomponessero automaticamente. Siamo perciò sfidati da due grossi problemi del futuro: Il problema "energetico" e il problema «ecologico». La natura Dio ce l'ha data come dono e come compito. Come «compito» va dominata e utilizzata; come «dono» va contemplata e rispettata. Se violentata, la natura si ribella contro l'uomo. Claudio Botrè nel suo libroLa spada di Damocle parla dei «pericoli del progresso» che può diventare «progresso dei pericoli»: l'uomo «tiratore» può diventare «il bersaglio ultimo». Vorrei lanciare un messaggio ai Giovani: il futuro è vostro, vi appartiene, «cronologicamente» perché nei vostri occhi splende la luce del terzo millennio ed «eticamente» perché il futuro sarà come lo farete voi. Non lasciatevi stordire dal rumore delle discoteche. Salite sulle impalcature della storia dove si prepara e si decide il futuro del mondo e il mondo del futuro.

(*) Arcivescovo emerito di Udine
gazzettino.quinordest.it/VisualizzaArticolo.php3?Codice=3157034&Luogo=Udine&Data=2006-11-19&Pagina=1&Hiligh...

Vitale

Elrond di Gran Burrone
00martedì 21 novembre 2006 15:27
Bravo Vitale. [SM=g27811] Mi hai bruciato sul tempo! [SM=g27822]

Stavo pensando anch'io di riportare il link a questo intervento dell'ottimo Mons. Battisti, Arcivescovo Emerito della mia Città.

grazie e buon pomeriggio [SM=g27823]

Michele
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