Incredibile come il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova metta il naso veramente in ogni aspetto della vita dei suoi fedeli subordinati!
Anche sulle bambole hanno da ridire!!
A pagina 26 della Svegliatevi del Giugno 2008 compare un articolo col titolo “Più che semplici giocattoli” dove viene approfondito, appunto, il giocattolo “bambola”
Inizia col rendere nota la loro diffusione in tutto il mondo e poi passa alla definizione di “bambole” presa dalla Grande Enciclopedia GE 20, De Agostini che dice: “L’origine della bambola è antichissima … e connessa con pratiche magiche e rituali”
Da questa definizione si comincia a intravvedere la piega che prenderà l’articolo e il pensiero del CD riguardo questi giochi, infatti continua elencando una serie di usanze pagane collegate alle bambole:
Gli antichi egizi - deponevano delle bambole nelle tombe credendo che avrebbero servito i defunti nell’aldilà
Nelle Indie occidentali - c’era l’usanza di conficcare per vendetta spilli nelle bambole vudù nell’intento di fare del male ai nemici.
Nell’antica Grecia - le bambole erano collegate a riti della fertilità infatti, poco prima di sposarsi, le ragazze offrivano le loro bambole sull’altare di Artemide, la dea della fertilità.
Nel Ghana - tutt’oggi le donne della tribù ashanti portano una bambola alla cintura sperando che questo le aiuti a partorire dei bei bambini.
In Siria - alcune ragazze appendono bambole alle finestre per far sapere che sono in età da marito
In Giappone - “la festa delle bambine” affonda le sue radici in usanze di diverso tipo e una di queste è un rito cinese di purificazione che si teneva lungo un corso d’acqua all’inizio del terzo mese lunare. Durante il periodo Heian (794-1185), i cortigiani, il terzo giorno del terzo mese, chiamavano dei maghi per esorcizzare le loro impurità, trasferendole a figure di carta… che venivano gettate nel fiume o nel mare.
Già leggendo tutto questo, la brava mamma Testimone di Geova accarezzerà l’idea di far sparire dai giocattoli della figlia tutte le bambole, compagne dei suoi giochi, ma continuando a leggere “lo Schiavo” ammette che nel corso del tempo il ruolo delle bambole cambia e diventa un gioco per bambini, tra l’altro molto rimunerativo per le industrie di giocattoli.
Qui la mammina TdG comincia a pensare che forse può lasciare giocare la figlia con le sue amate bamboline ma… ecco riaffiorare altre usanze pagane e di cattivo esempio per l’educazione dei figli di TdG:
“...gli indiani Pueblo degli Stati Uniti sud-occidentali usavano le bambole per far conoscere ai bambini le divinità tribali, infatti durante una cerimonia speciale un membro della tribù si vestiva e si muoveva come una delle divinità. Dopo di che i genitori davano ai figli una bambola che aveva lo stesso aspetto. Giocandoci i bambini acquistavano familiarità con quella divinità.
In Giappone, la bambola esposta per la festa della giornata del bambino rappresenta un giovane che indossa un’armatura di un guerriero tradizionale. Questa bambola viene usata come modello di comportamento per incoraggiare i ragazzi a diventare, secondo la cultura locale, membri forti e rispettabili della società.”
E ora cominciano i consigli per “i genitori saggi”:
devono prendere sul serio l’influenza che queste bambole possono avere sullo sviluppo dei loro figli.
Le bambole influenzano anche sotto l’aspetto dell’abbigliamento e l’aspetto fisico e questo potrebbe avere un effetto negativo sulle bambine.
“Un critico” (
chissà quale critico, non ci è dato di sapere) “ha detto che questo tipo di bambole può corrompere le bambine con messaggi frivoli che danno più importanza all’apparire che all’essere”
Infine, velatamente, fanno capire che le bambole si possono tenere per far giocare i propri bambini, certo, ma essendo, come dimostrato, più che un semplice giocattolo, i genitori devono impegnarsi a cogliere ogni occasione per insegnare i principi biblici ai propri figli, infatti arrivano addirittura a riportare un “esempio” di dialogo utilizzato da una mamma (ne riportano, botta e risposta, la conversazione mamma-figlioletta) incentrato sull’esempio da non imitare riguardo l’abbigliamento di quella certa bambola.
Ma ecco infine il motivo che mi ha fatto capire lo scopo ultimo cui lo “Schiavo” punta parlando e demonizzando un gioco così innocente come le bambole:
“A molti genitori è stato utile il libro
IMPARIAMO DAL GRANDE INSEGNANTE, edito dai testimoni di Geova, che si propone di aiutare i genitori a inculcare i principi cristiani ai loro figli.
Se desiderate una copia di questo libro illustrato di 256 pagine scrivete alla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, Via della Bufalotta…Roma, indicando che vorreste ricevere il libro IMPARIAMO DAL GRANDE INSEGNANTE”.
Ecco in quale campo ammettono l’esistenza dell’anima…. Nel commercio!!
La pubblicità è l’anima del commercio!!!
Saluti Maripak