"Curioso" (per noi) pensiero buddhista

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hushai
00domenica 15 marzo 2009 11:24

Ho definito "curioso" questo breve stralcio perchè forse nella nostra cultura da un maestro o da un "capo" religioso ci si aspetterebbero indicazioni diverse...ovvio che poi andrebbe contestualizzato. Comunque lo trovo interessante. Ecco:


"E il Buddha rispose: 'Non siate impazienti di credere a una cosa anche se tutti la ripetono, o se è scritta nei sacri testi o, ancora, affermata da un maestro riverito dal popolo. Accettate solo ciò che si accorda con il vostro giudizio, ciò che i saggi e i virtuosi condividono, ciò che reca realmente frutto e felicità. Abbandonate quanto non si accorda con il vostro giudizio, quanto i saggi e i virtuosi non condividono, quanto non reca realmente frutto e felicità. (...) Siete in grado di giudicare da soli ciò che va accettato e ciò che va rifiutato'."
(Thich Nhat Hanh, Vita di Siddhartha il Buddha - pag. 290)


Ciao a tutti! [SM=x570892]

Hushai
Gocciazzurra
00domenica 15 marzo 2009 15:08
hushai, 15/03/2009 11.24:


Ho definito "curioso" questo breve stralcio perchè forse nella nostra cultura da un maestro o da un "capo" religioso ci si aspetterebbero indicazioni diverse...ovvio che poi andrebbe contestualizzato. Comunque lo trovo interessante. Ecco:


"E il Buddha rispose: 'Non siate impazienti di credere a una cosa anche se tutti la ripetono, o se è scritta nei sacri testi o, ancora, affermata da un maestro riverito dal popolo. Accettate solo ciò che si accorda con il vostro giudizio, ciò che i saggi e i virtuosi condividono, ciò che reca realmente frutto e felicità. Abbandonate quanto non si accorda con il vostro giudizio, quanto i saggi e i virtuosi non condividono, quanto non reca realmente frutto e felicità. (...) Siete in grado di giudicare da soli ciò che va accettato e ciò che va rifiutato'."
(Thich Nhat Hanh, Vita di Siddhartha il Buddha - pag. 290)



Interessante.. è un invito ad usare la propria testa e il proprio cuore! [SM=g1660613]



Reietto74
00domenica 15 marzo 2009 15:13
una cosa simile diceva anche Seneca:

"...bisogna fare attenzione a non seguire, come pecore, il gregge di chi ci precede, perchè non si va dove si deve andare, si va dove vanno tutti. Del resto non c'è cosa che per noi comporti mali peggiori del conformarsi all'opinione pubblica, considerando migliore quello che è accolto da più largo consenso.
...si finisce per vivere non secondo ragione ma imitando gli altri.

Chiediamoci, allora, cosa sia meglio fare e non quale sia il comportamento più comune, cosa ci faccia ottenere una felicità duratura e non ciò che riscuote l'approvazione del volgo, pessimo interprete della verità.."
(La vita felice, Seneca).


cosa direbbe oggi Seneca, tempo in cui persino l'Etica è messa ai voti?
Probabilmente direbbe che stiamo andando incontro alla fine della civiltà.
Vecchia Marziana
00domenica 15 marzo 2009 16:52
Per la mia mentalità è più facile comprendere Seneca che il Buddha, anche se, sostanzialmente dicono la stessa cosa.
Bisogna vedere come ci si forma il giudizio, poichè frequentando la società intesa come famiglia, scuola ed esperienze, non sempre è facile distinguere i saggi ed i virtuosi dai simulatori.
Forse chi studia il Buddhismo ha scelte più facili.

Gabriella
Reietto74
00domenica 15 marzo 2009 21:17
in effetti non so cosa intendesse Budda con quelle parole, se credesse cioè all'esistenza di una verità o se professava il relativismo.

Seneca alla verità ci credeva, accessibile attraverso la Ragione, egli esortava a non seguire la massa della gente, che piuttosto che dalla Ragione, si fa guidare dai bassi istinti, dalle passioni.

la sua raccomandazione è quindi di pensare a come si imposta la propria vita e non a seguire come una pecora il gregge senza ragionare.
Adatto ai nostri giorni in cui il conformismo alle mode del momento sono legge.
lovelove84
00domenica 15 marzo 2009 21:37
bello... mi piace la filosofia buddista...

penso che vuole dire... che se ad una cosa non ci crediamo o non ci convince o che va contro il nostro pensiero , non ci dobbiamo credere per forza o modificare il nostro personale pensiero,solo perchè la maggior parte delle persone che ci sta intorno la vede in quel modo..
se si fa per stare con la massa non si avrà una felicità reale... come nel caso si rimane se stessi!
berescitte
00mercoledì 18 marzo 2009 19:54
Mi sembra di sentire un invito alla "Fides et Ratio".

Che diceva Newmann, dopo che si convertì dall'Anglicanesimo al cattolicesimo? "Se dovessi fare un brindisi alla coscienza e al Papa, prima lo farei alla coscienza e solo dopo al Papa".

E Gesù non disse forse "Capoccioni che altro non siete, sapete giudicare dai segni del tempo che tempo farà e non sapete giudicare questi problemini che ponete a me e ai vostri parroci?" (da BeryBible)
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