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Matteo 7: 15-17

Ultimo Aggiornamento: 06/09/2009 11:08
22/08/2009 01:25
 
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Per Sonny


“Comunque, concludendo... usando appunto la tua storiella, TUTTI conoscono cos'è la religione, e TUTTI pensano di avere quella GIUSTA, tu compreso Poly, o non ho capito nemmeno questo?”



Guarda che io ho riportato quella storiella perché illustra bene la filosofia relativista, non certo perché la condivido.


“Solo che tu ammetti che anche la tua religione ha delle pecche e quindi non può essere la verità assoluta!”



Io non ho detto che ha delle pecche, ho detto che potrebbe averne in quelle dottrine che non sono coperte da dogma. Ma, giacché l’esistenza di queste dottrine non è necessaria all’essenza del cattolicesimo, e potrebbe esserci cattolicesimo anche senza di esse, ne deduco che il cattolicesimo, quanto alla dogmatica, insegna senza errore.


“E se nemmeno la tua religione è l'ASSOLUTA verità, me lo dici si o no se anche tu non sia un relativista?”



Come già spiegato il relativista non è chi si limita a dire che la propria religione non ha la verità assoluta, ma chi teorizza che, qualunque sforzo si faccia, tale verità sia oltre la portata dell’uomo. Chi invece crede che la propria dottrina sia non del tutto vera, non necessariamente pensa che questo sia dovuto ad un limite intrinseco della natura umana, e può immaginare tale falla come correggibile.


“Ognuno fa quello che vuole e... NON è sbagliato, perchè uno può peccare, può addirittura contrastare lo Spirito Santo.... vedi la pedofilia ecclesiastica, ma rimane sempre un funzionario dellea chiesa.... mmmm.... qualcosa non mi quadra....”



Lo spirito Santo, oggi come allora, non ha mai negato il libero arbitrio. Esso semplicemente garantisce non l’infallibilità dei singoli ma della Chiesa, motivo per cui non è il singolo vescovo a non poter sbagliare la ma Chiesa a non poter sbagliare. Ed è il motivo per cui, essendo l’infallibilità della Chiesa, è il Concilio Ecumenico, in quanto voce della Chiesa tutta, a non poter sbagliare.

Per Mario


“Non ho più dubbi sul fatto che sia stata la chiesa a creare il canone o meglio a dargli autorità,”



Dare autorità a cosa? Ad una selezione di libri che s’è compilata da sola? E’ il dibattito intraecclesiale che ha creato il canone, e i concili a fissarlo.


“credo anche che all'epoca fosse guidata dallo Spirito Santo quando affrontò i primi concili, per ora mi fermo qui...



Non si vede proprio in base a che cosa poter stabilire che allora fosse guidata dallo Spirito Santo, se adesso non lo è più. Se può essere guidata o non guidata, nulla garantisce che allora lo fosse, nulla se non l’assunzione puramente “esigenzialistica” che vuoi tenerti il canone e dunque devi postulare che fosse ispirata quando ti fa comodo.


“Quindi tu asserisci che se lo è stata all'epoca lo deve essere stata anche in seguito... “


I criteri in base a cui quella Chiesa affermava di essere la Chiesa di Cristo sono i medesimi. E’ in base ai criteri della Chiesa del IV secolo che ha creato il canone che la Chiesa di oggi è quella medesima Chiesa. I criteri non li do io, li danno loro con la loro voce che ci giunge da 16 secoli di distanza grazie alla patristica. Quella Chiesa, che tra II e IV secolo creava il canone, diceva che la garanzia della sua guida divina era la successione apostolica, e tale criterio non è venuto meno, e sussiste nella medesima chiesa.

“Non so se questa logica debba funzionare per forza cosi, mi viene in mente il popolo di Israele, esso era il figlio che Dio si scelse, era guidato dallo Spirito santo, eppure quando non accettò Cristo fu abbandonato in vece dei seguaci di suo figlio...”



Ma stai scherzando? Questa si chiama teologia della sostituzione, e si sperava di non udirla più. Da che cosa pretendi di dire che Dio avrebbe abbandonato Israele o che l’elezione di Israele sia venuta meno? Questo è un residuo che ti è rimasto dai TdG e della loro lettura erronea di San Paolo…

“Come fai a stabilire con certezza quale delle due grandi chiese, quella orientale o quella occidentale ha continuato ad avere l'approvazione di Dio?”

L’approvazione? Che categoria geovista…. Dio non è il dio degli americani…
Quanto nella Grande Chiesa si dice che essa è la Chiesa di Dio si intende che egli si dà in pienezza nei sacramenti… Credo che la tua ecclesiologia manchi di una sana dottrina dei sacramenti (ed è ovvio che sia così, visto che vieni da una confessione del III protestantesimo). Lo Spirito di Dio si manifesta in quella Chiesa che ha successione apostolica, e come tale amministra validamente i sacramenti facendo sì che si possa trovare Cristo nella comunione dei santi che è la Chiesa quale corpo mistico del Signore. L’ ”approvare” e il “non approvare” sono categorie estranee. I fratelli d’Oriente non sono “meno approvati”, semplicemente, dal punto di vista cattolico, non hanno goduto dei frutti dell’approfondimento della teologia che si hanno avuti in Occidente grazie al magistero petrino del vescovo di ROma. Non si deve parlare di approvazione o meno, ma di pienezza della dottrina in confronto a situazioni deficitarie. Questo però non ha nulla a che fare col fatto che gli ortodossi, a differenza dei protestanti che non hanno un’ecclesiologia valida, sono Chiesa.


“A me sembra che egli accettasse i primi concili come guidati dallo Spirito santo, infatti ne accettò i contenuti forse più di altre chiese protestanti che si vennero a formare dopo.”



Accetta le dottrine base del cristianesimo, ma non perché le trovi nei Concili, ma perché pensava che i Concili le avessero ricavate correttamente dalla Bibbia. Quanto a Giacomo, non ha affatto “cambiato idea”, ha continuato a definirlo “lettera di paglia” e “apocrifo infilatosi nel NT”. Se nella sua Bibbia l’ha tradotto è unicamente perché per tutto il resto del mondo la Bibbia comprendeva anche questa lettera, e dunque i suoi lettori, teologi o meno, non erano disposti a concedergli questo punto.

Ad maiora
[Modificato da Polymetis 22/08/2009 10:16]
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
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