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IL PROBLEMA DELLA PEDOFILIA TRA I TESTIMONI DI GEOVA

Ultimo Aggiornamento: 22/06/2009 19:15
18/06/2009 18:49
 
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Mentre la maggior parte dei testimoni di Geova aborra la pedofilia, la politica della Società Torre di Guardia ha facilitato questa pratica tra i testimoni di Geova. Il risultato è stato una serie di casi portati in tribunale contro la Watch Tower negli ultimi anni.

La Watch Tower Society è stata oggetto di enorme critiche a livello mondiale per la sua posizione sulla pedofilia ed è stata oggetto anche di numerosi mezzi di comunicazione che evidenziano la portata degli abusi sui minori tra i testimoni di Geova. Questo si estende anche a prominenti anziani della Betel di Brooklyn, come Jesus Cano che è stato arrestato nel giugno 2006.

Cano cercava di attirare con foto che mostrano la sua nudità che aveva scattato con il suo telefonino a giovani maschi geovisti che arrivavano a New York con l’aereo per assistere all’Assemblea di distretto dei testimoni di Geova. Il 17 giugno 2006 avrebbe invitato un testimone di Geova di 11 anni a entrare dentro la sua auto e dopo avergli dato una sua foto di lui nudo lo avrebbe invitato ad andare in un altro luogo per un incontro sessuale.

La settimana successiva, l’anziano Jesus Cano, ha provato ad attirare un altro minorenne ma i suoi genitori hanno chiamato la polizia. Gli inquirenti hanno trovato videocassette con l’Anziano Cano della Betel di Brooklyn che faceva sesso con un adolescente (pedofilia) e dei filmati che Cano faceva con una telecamera nascosta a dei ragazzi che erano nel bagno. Quando è stato arrestato Cano aveva con se il suo tesserino di identificazione di Ministro dei tdG, e la sua congregazione ha confermato la sua posizione.
(http://wcbstv.com/topstories/Minister.Sex.Boys.2.235945.html)
(http://www.silentlambs.org/education/Canospanish.htm)

Vi sono state molte ragioni che i pedofili sono stati in grado di trovare protezione tra i testimoni di Geova e che la Società Torre di Guardia è ritenuta responsabile delle azioni dei suoi membri.

La maggior parte dei danni è stata fatta fino alla fine del 1990. La politica di protezione di cui beneficiano i pedofili appartenenti all’organizzazione, deriva come il solito da un’interpretazione letterale di un passo biblico, quello di Deuteronomio 19:15, che prevede la necessità di almeno due testimoni per inoltrare una denuncia.

Poiché nella stragrande maggioranza dei casi, il bambino affronta la violenza o la molestia da solo, i due testimoni di cui parla la Bibbia non ci sono e il pedofilo la fa franca, perché il “comitato giudiziario” non può proseguire in quel caso la propria azione. Qualora i familiari della vittima decidessero di rivolgersi alla polizia (come sarebbe bene che facessero da subito), essi vengono nella quasi totalità dei casi processati a loro volta dal “comitato giudiziario” per non aver seguito le disposizioni della Bibbia (della Bibbia, non del “Crimes Sollecitationis”, per non aver mostrato lealtà all’organizzazione visibile di Geova sulla terra, o per aver “recato biasimo” al nome di Geova stesso. Ciò significa che gli anziani erano a conoscenza degli abusi sul bambino, ma nessuna azione è stata presa entro la congregazione, o contattare la polizia.

La Torre di Guardia del 1° novembre 1995 pp. 28-9 ha dato i seguenti consigli per quanto riguarda le accuse di abusi sui minori.

“Cosa possono fare gli anziani? – Se un membro della congregazione che ha dei flashback o “ricordi repressi” di molestie subite nell’infanzia si rivolge agli anziani, di solito due di loro verranno incaricati di assisterlo. Essi dovrebbero benevolmente incoraggiarlo a cercare intanto di ristabilirsi dallo stress emotivo. Il nome di eventuali molestatori indicati da questi “ricordi” dovrebbe essere mantenuto strettamente riservato.
Il compito principale degli anziani è quello di essere dei pastori. (Isaia 32:1, 2; 1 Pietro 5:2, 3) Dovrebbero sforzarsi soprattutto di ‘rivestirsi dei teneri affetti di compassione, benignità, modestia di mente, mitezza e longanimità’. (Colossesi 3:12) Ascoltino benevolmente e poi applichino il balsamo lenitivo delle Scritture. (Proverbi 12:18) Alcuni che sono afflitti da dolorosi “ricordi” hanno avuto parole di apprezzamento per le regolari visite o telefonate fatte loro dagli anziani per sapere come stanno. Questi contatti non richiedono necessariamente molto tempo, ma dimostrano l’interessamento dell’organizzazione di Geova. Quando la persona afflitta vede che i suoi fratelli cristiani la amano davvero, può essere notevolmente aiutata a riacquistare l’equilibrio emotivo.
Che dire se la persona afflitta decide di fare un’accusa contro qualcuno? Allora due anziani possono informarla che, in armonia con il principio di Matteo 18:15, dovrebbe parlare personalmente all’accusato. Se l’accusatore non è emotivamente in grado di parlargli a faccia a faccia, può farlo per telefono o anche per lettera. In questo modo l’accusato ha la possibilità di rispondere all’accusa con una solenne dichiarazione davanti a Geova. Potrebbe anche essere in grado di presentare delle prove che lo scagionano completamente. O forse l’accusato confesserà e si può arrivare alla riconciliazione. Che benedizione sarebbe questa! Se c’è una confessione, i due anziani possono trattare ulteriormente la cosa in armonia con i principi scritturali.
Se l’accusa viene negata, gli anziani dovrebbero spiegare all’accusatore che dal punto di vista giudiziario non si può fare nient’altro. E per la congregazione l’accusato continuerà a essere innocente. La Bibbia dice che per procedere giudiziariamente ci vogliono due o tre testimoni. (2 Corinti 13:1; 1 Timoteo 5:19) Anche se più di una persona “ricorda” di essere stata molestata dallo stesso individuo, la natura di questi ricordi è semplicemente troppo incerta per basare una decisione giudiziaria su di essi in assenza di altri riscontri. Questo non significa che tali “ricordi” siano considerati falsi (né che siano considerati veri). Ma nelle questioni giudiziarie, per accertare un fatto, occorre seguire i principi biblici.
Che dire se l’accusato – pur negando ogni addebito – è veramente colpevole? La fa forse franca? No di certo! La questione della sua colpevolezza o innocenza si può lasciare fiduciosamente nelle mani di Geova. “I peccati di alcuni uomini sono pubblicamente manifesti, conducendo direttamente al giudizio, ma in quanto ad altri uomini i loro peccati pure divengono manifesti in seguito”. (1Timoteo 5:24; Romani 12:19; 14:12) Il libro di Proverbi dice: “L’aspettazione dei giusti è un’allegrezza, ma la medesima speranza dei malvagi perirà”. “Quando l’uomo malvagio muore, la sua speranza perisce”. (Proverbi 10:28; 11:7) Da ultimo Geova Dio e Cristo Gesù emetteranno un giudizio eterno con giustizia. – 1 Corinti 4:5”.

Dopo aver ricevuto una pubblicità negativa, questa è stata modificata per consentire ai “due testimoni” di includerli in un unico testimone da due distinte occasioni.

“Nelle ultime settimane, la stampa in questo paese ha concentrato l’attenzione sul modo in cui le accuse di abusi sui minori sono gestite da diverse organizzazioni religiose. Tali relazioni possono indurre alcuni individui sinceri a chiedere circa le procedure seguite dai testimoni di Geova. …
Ci si aspetta che gli anziani locali di congregazione esaminano ogni accusa di abusi sui minori.
Anche se solo un bambino subisce degli abusi ciò che accade è qualcosa di veramente grave.
Dato che i testimoni sono un’organizzazione che basa il suo insegnamento sulla Bibbia, aderiscono a cosa dicono le Scritture al riguardo, e di come ci si debba comportare, ovvero che “nessun testimone singolo deve levarsi contro un uomo rispettando ogni errore o di qualsiasi peccato – la questione deve essere affermata per bocca da due testimoni o per bocca da tre testimoni.” (Deuteronomio 19:15) Gesù riaffermò la validità di questo principio come riportato in Matteo 18:15-17. Tuttavia, se ci sono due persone, che sono testimoni in episodi diversi dello stesso tipo di peccato commesso, la loro testimonianza può essere sufficiente per agire di conseguenza.
(1 Timoteo 5:19, 24, 25)”. (Circolare del 24/5/2002 indirizzata agli anziani)

La Società Torre di Guardia ha permesso ai pedofili di continuare a servire come “anziani”, purché gli eventuali noti reati siano stati commessi almeno tre anni prima della confessione.

“Se l’individuo prestava servizio come anziano o servitore di ministero quando commise un serio errore, anche se accadde alcuni anni fa, egli è soggetto a un certo grado di riprensione, poiché continuò a prestar servizio in quell’incarico, pur sapendo che, almeno per il momento, si era squalificato, non essendo allora ‘libero da accusa’. (1 Timoteo 3:2, 10; Tito 1:6, 7) Avrebbe dovuto informare il comitato giudiziario di non aver aderito ai requisiti e avrebbe dovuto rinunciare al suo incarico. Visto che in quel tempo non fece ciò, sarebbe ora rimosso da quell’incarico”.
(Organizzazione per predicare il Regno e fare discepoli, 1973 p. 170)

Il termine “alcuni anni fa” è stato chiarito poco dopo nel Ministero del Regno di ottobre 1973, p. 3 come un periodo di tre anni:

“Che cosa si intende con “alcuni anni fa”, a pagina 170, paragrafo 2, del libro “organizzazione”?
Ciò indica più di un anno o due. Si può notare che non dice “molti anni fa”. Quindi non è un numero esatto di anni, ma piuttosto qualcosa come due o tre anni. Non si voleva dire che un fratello risalisse al lontano passato per tirar fuori errori in cui si pentì anni fa e che sono stati evidentemente perdonati da Geova e ora non sono commessi. In molti casi gli errori furono commessi prima del tempo il cui La Torre di Guardia richiamò l’attenzione su ciò che le Scritture dicono di tale errata condotta.
Se un fratello serve fedelmente da alcuni anni e ha visto la prova delle benedizioni di Geova su di sé, perché dovrebbe ora lasciare l’incarico? Se ora ha la giusta veduta della condotta e darà buoni consigli dovrebbe essere in grado di continuare a servire. Se il locale corpo degli anziani vede che egli ha il rispetto della congregazione e ha mostrato i giusti requisiti negli scorsi due o tre anni, può rimanere nel suo incarico di servizio.
… Quindi se ci fu pentimento alcuni anni fa, tra anni fa o più, e il peccato cessò, ed egli è rispettato dalla congregazione, ora non è necessario riprendere pubblicamente colui che ha commesso più di una trasgressione “alcuni anni fa”.

Questa posizione è stata riconfermata nel 1991 in occasione dei due giorni della Scuola del Ministero del Regno. Questo si è attuato fino al 1993, quando durante la Scuola del Ministero del Regno è stato chiaramente affermato che gli atti nascosti “porneia” (peccati sessuali) richiedono un comitato giudiziario. (Cfr. Svegliatevi!, 8/10/1993, p. 10)

“A prescindere dal modo in cui gli anziani vengono a conoscenza di una grave trasgressione compiuta da un componente battezzato della congregazione, due anziani faranno un’indagine preliminare. Se si appura che la notizia è fondata e ci sono prove che è stato realmente commesso un grave peccato, il corpo degli anziani nominerà un comitato giudiziario da almeno tre anziani incaricandolo di trattare il caso”.
(Organizzati per fare la volontà di Geova, 2005, p. 151)

Perciò, chi ha commesso questo reato dal 1993, viene portato davanti ad un comitato giudiziario.
Nel 1990 un anziano della Betel aveva commesso un simile “peccato” nel 1995 era ancora in servizio a tempo pieno perché erano trascorsi più di tre anni, e l’anziano ha concluso che Geova lo aveva perdonato e nessuna nuova azione fu presa nei suoi riguardi.

La Sapienza Mondana

Anche l’atteggiamento della Società Torre di Guardia verso la saggezza del mondo è al centro della questione.

“Dio non ha nulla in comune con questo mondo. (Giovanni 18:36; 1Gv. 2:15-17) Per questa ragione la Bibbia parla di due tipi di sapienza: la “sapienza di Dio” e la “sapienza del mondo”.
(La Torre di Guardia, 15/9/1992, p. 19)

I testimoni con problemi sono esortati a discutere i loro problemi con gli “anziani” locali e dissuasi dal rivolgersi a psichiatri o psicologi per paura di essere influenzati dal parere di questi “esperti del mondo”, che possono essere in disaccordo con i principi della Torre di Guardia. Le vittime sono state regolarmente sconsigliate di contattare la polizia o di rivolgersi da specialisti in abusi sui minori. Inutile dire che gli anziani non hanno alcuna formazione in questioni come il matrimonio, le dipendenze dall’alcool o droga, e l’abuso dei minori al di la di limitate informazioni date dalla Società Torre di Guardia.

Indicativo è come la mancanza di formazione degli anziani nel caso di abusi sui minori, l’ambiente per i bambini dove parlano del loro abuso è in genere una piccola stanza nella Sala del Regno di fronte a tre anziani. Molto spesso il bambino viene costretto ad affrontare il suo violentatore. Gli anziani impropriamente tentavano di determinare se il bambino fosse “un po’ colpevole.”

“Pertanto dobbiamo scansare le false guide degli uomini e le loro false religioni, i chiacchieroni psicologi, i verbosi psichiatri… i quali tutti si sono acquistati una tremenda reputazione in fatto di colossali fallimenti”. (La Torre di Guardia, 15/6/1953 p. 191)
“Spesso, quando un testimone di Geova va da uno psichiatra, lo psichiatra cerca di persuaderlo che le sue difficoltà sono causate dalla sua religione, trascurando del tutto il fatto che i cristiani testimoni di Geova sono il gruppo di persone meglio orientate, più felici e contente che esistano sulla superficie della terra… Inoltre, gli psichiatri ricorrono sempre più all’ipnosi, che è una forma demoniaca di sapienza mondana. … Sì, ciò che occorre in tali casi non è uno psichiatra mondano che potrebbe trascurare completamente il cambiamento che la verità e lo spirito santo di Dio hanno operato nella vita dell’individuo e che non sa niente del loro potere di aiutare a rivestire la nuova personalità cristiana. Piuttosto, ciò che occorre è un maturo cristiano (ossia un “anziano”) nel quale si abbia fiducia e che s’interessi vivamente del benessere dell’infermo, per farlo guarire.” (Svegliatevi!, 8/8/1960, pp. 30, 31)

La Società in generale scoraggia, ma non vieta categoricamente ai testimoni di rivolgersi agli psichiatri. La maggior parte, però, è stata convinta nei passati cinquant’anni a non consultare né uno psicologo né uno psichiatra. Inoltre, esiste la tendenza a considerare “impropria” qualunque cosa che la Società Torre di Guardia non abbia ufficialmente approvato. Finché la Società non commenta uno specifico trattamento o attività, c’è la paura che questi possono essere sbagliati e si preferisce spesso aspettare finché non si è sicuri.

Non recare biasimo sul nome dell’organizzazione.

La paura di essere rimproverati da Geova è usata dalla Società Torre di Guardia per dissuadere il testimone di fare uso dei sistemi giuridici e giudiziari.

“La lealtà a Geova Dio ci impedirà anche di fare qualsiasi cosa recherebbe biasimo sul suo nome e sul suo Regno. Per esempio, una volta due cristiani litigarono al punto di rivolgersi, indebitamente, a un tribunale del mondo. … Per lealtà a Geova Dio, è sicuramente preferibile rimetterci personalmente che recare biasimo su Geova e sulla sua organizzazione.”
(La Torre di Guardia, 15/3/1996, p. 15)

Qui, il problema non è il nome di Geova, ma la reputazione dell’organizzazione della Torre di Guardia. Le persone non accusano Dio quando un testimone di Geova molesta un bambino.
Quando si viene a conoscenza di un reato in cui un bambino viene molestato, gli anziani vengono informati e il caso viene discusso davanti ad un “comitato giudiziario” usando la riservatezza del “segreto confessionale”. Questo non include le segnalazioni di tali questioni alle forze di polizia.
I testimoni sono stati regolarmente scoraggiati di andare dalla polizia per paura di portare a rimproverare il nome di Geova.

“Gli anziani della congregazione cristiana hanno la responsabilità di prendere in considerazione i casi di violazione della legge divina, come furto, assassinio e immoralità. Dio però non richiede che gli anziani della congregazione facciano rispettare le leggi e i codici di Cesare. Paolo, infatti, non si sentì obbligato a consegnare alle autorità romane Onesimo, che era uno schiavo fuggitivo per la legge romana. (Filemone 10,15) Naturalmente, se uno viola in maniera evidente la legge, non sarebbe un buon esempio e potrebbe addirittura essere disassociato.”
(La Torre di Guardia, 1/10/1986, p. 31)

“La congregazione, rappresentata dagli anziani, non è autorizzata a intervenire quando un componente della congregazione trasgredisce le leggi di Cesare…”
(Lettera del 19/3/1979, siglata SCG:SSE)

“La congregazione interviene soltanto quando il fatto diviene di pubblico dominio e intacca la reputazione della congregazione…” (Lettera dl 26/2/1981, siglata SCB:SSB)

“Ma se esiste scandalo, è bene lasciare la cosa alla coscienza dell’individuo”
(Lettera del 7/4/1981, siglata SCC:SSF)


Cambiamento di politica

E’solo alla fine del 1990, a seguito della cattiva pubblicità dei media a livello mondiale che la Torre di Guardia ha cambiato la sua politica su abusi dei bambini. Alla Scuola per anziani fu detto che le accuse sporte contro i testimoni non erano prese in considerazione nel caso di comitati giudiziari, se non vi erano 2 testimoni oculari delle molestie.

“Quando un componente della congregazione viene accusato di aver molestato un minore, gli anziani dovrebbero contattare immediatamente il Reparto Legale della Società. In molti stati gli anziani sono tenuti a informare l’autorità di un’accusa del genere, in altri no. Negli stati in cui ciò è obbligatorio, spesso la denuncia può essere sporta da un genitore, da un tutore o dall’accusato stesso. In questo modo non viene violato il diritto del ministro di culto a mantenere il segreto.
… Gli anziani amorevoli, vorranno inoltre agire in modo da dimostrare la loro cura protettiva, dato che la parola “sorvegliante” include l’idea di uno che vigila, di un custode, un pastore del gregge. (vedi Ks. 1991 pp. 90, 93) Pertanto, qualora un comitato giudiziario determini che il molestatore è pentito e che può continuare a far parte della congregazione cristiana, gli anziani vorranno adottare le misure necessarie per proteggere la vittima.
… Sarebbe appropriato parlare molto francamente all’ex molestatore, avvertendolo dei pericoli che correrebbe abbracciando o tenendo bambini sulle ginocchia e di non stare mai solo con un bambino senza che sia presente un altro adulto. Così facendo eviterà di cadere in tentazione o di essere oggetto di accuse infondate. Nello stesso tempo è bene ricordare che la Bibbia, in Matteo 12:31 e in 1 Corinzi 6:9-11, mostra che è possibile che una persona smetta di comportarsi male, si penta e da quel momento in poi viva in armonia con le giuste norme di Dio. Questo vale per tutti i trasgressori, compresi gli ex molestatori di bambini.
(Circolare della Società del 1° agosto 1995, indirizzata a tutti i corpi degli anziani degli Stati Uniti)

La Torre di Guardia del 1/1/97 dal titolo: “Aborriamo ciò che è malvagio” a pagina 28, 29 dice:

“Ma in nessun punto la Bibbia dice che un cristiano adulto che abusa sessualmente di un minore – con rapporti incestuosi o in altro modo – non possa essere perdonato. … A seconda della legge del paese dove vive, è probabile che debba scontare una condanna al carcere o affrontare altri provvedimenti da parte dello Stato. La congregazione non lo proteggerà da questo. … Se sembra pentito, (il molestatore)sarà incoraggiato a fare progresso spirituale, a partecipare al servizio di campo (l’opera di casa in casa dei testimoni di Geova) … Al fine di proteggere i nostri bambini, un uomo conosciuto come uno che un tempo molestava i bambini non è idoneo per occupare un incarico di responsabilità nella congregazione. … Perciò chi molesta dei bambini, è soggetto a severe discipline e restrizioni da parte della congregazione. La cosa di cui ci si dovrebbe preoccupare non è tanto che egli non possa avere una posizione di responsabilità nella congregazione, quanto la purezza e il buon nome della congregazione”.

Chi è un molestatore conosciuto?

“… un uomo conosciuto come uno che un tempo molestava i bambini non sarebbe idoneo per avere privilegi nella congregazione. L’espressione “conosciuto” come molestatore di bambini si riferisce al modo in cui l’individuo è visto nella comunità e nella congregazione cristiana.”
(Circolare del 14/3/97, indirizzata a tutti i corpi degli anziani)

Secondo quanto afferma la direttiva, se la congregazione o la comunità fosse a conoscenza che l’individuo era stato un molestatore egli non sarebbe qualificato ad assumere una posizione di responsabilità o di rimanervi dopo l’entrata in vigore della nuova direttiva. Tuttavia, è solo a seguito di una denuncia alle autorità che la comunità può venire a conoscenza del fatto che un individuo è stato un molestatore, cosa che succede raramente tra i testimoni. D’altra parte le disposizioni interne della Società sulla riservatezza rendono impossibile alla congregazione di venire a conoscenza di chi fosse il molestatore, quando la vittima è sotto le pressioni del comitato giudiziario per mantenere il silenzio. I testimoni di Geova, sapevano che rendendo pubblica la cosa dei loro panni sporchi, danneggiavano la reputazione della congregazione. Tuttavia, se le accuse delle vittime non erano dimostrabili e i pedofili non erano disassociati, veniva richiesto ai testimoni scontenti della decisione di tenere per se stessi le proprie opinioni altrimenti sarebbero stati loro stessi a essere disassociati. Di conseguenza, alcuni erano scontenti e rimanevano in silenzio convinti che il loro abuso fosse un caso isolato nell’organizzazione. “Aspettate Geova” consigliavano ai membri insoddisfatti, perché Egli asciugherà ogni lacrima nel prossimo paradiso terrestre.
Di conseguenza, l’accusato rimaneva nella posizione di autorità perché gli anziani avrebbero preteso che egli non fosse conosciuto come molestatore.

Come avrebbero reagito le congregazioni se avessero saputo che la Società aveva nominato in passato dei pedofili pienamente coscienti della loro colpevolezza? La circolare del 14 marzo 1997, già menzionata, conteneva un’istruzione che ammetteva inavvertitamente proprio questa cosa: “E’ possibile che alcuni che un tempo hanno molestato dei bambini prestassero o prestino attualmente servizio come anziani, servitori di ministero, pionieri regolari o pionieri speciali. Altri forse hanno molestato dei bambini prima di battezzarsi. Non è il caso che il corpo degli anziani si metta a interrogare queste persone. Tuttavia dovrebbe esaminare la cosa e inviare alla Congregazione Centrale un rapporto su chiunque presti attualmente servizio o abbia prestato servizio nella congregazione locale in qualche incarico con nomina della Congregazione Centrale il quale è conosciuto come uno che ha molestato dei bambini in passato.”

Questo conferma il fatto che la Società ha nominato, consapevolmente pedofili in posizione di autorità.

Come esempio della posizione ufficiale della Torre di Guardia, notate ciò che dichiara in una circolare inviata il 1 giugno 2001 a tutti i corpi degli anziani del Regno Unito, citando un’eccezione a questa regola:

“Se necessario, informazioni supplementari possono essere messe in una busta sigillata nell’archivio confidenziale della congregazione come descritte qui sotto. Se un tale individuo si trasferisce in un'altra congregazione, la procedura si trova nel paragrafo 3 alla pagina 2 della lettera del 15 aprile 1997, il fascicolo dovrebbe seguirlo.
Si fa un’eccezione: Gli anziani possono scrivere alla congregazione, fornendo dettagli completi circa gli abusi su bambini commessi molti anni fa e che attualmente sta servendo come anziano. In tal caso, se la nuova congregazione decide che può essere nominato o continuare a servire in una posizione di fiducia perché il fatto è avvenuto molti anni fa e perché ha vissuto da allora una vita esemplare, il suo nome non dovrebbe comparire sul fascicolo, né è necessario comunicare informazioni sul fratello riguardo il fatto anche se si trasferisce in una nuova congregazione a meno che istruzioni contrarie siano state date dalla sede centrale. (Il fascicolo è creato dalla congregazione con il titolo: “Protezione dei bambini – Salmo 127:3”. Il fascicolo contiene dati riguardanti gli aggressori pentiti; coloro che sono trovati colpevoli, accusati da due o più testimoni credibili, e quelli condannati da un tribunale).

Le lettera prosegue dicendo: “Ci sono, tuttavia, ben altre situazioni in relazione alle molestie su bambini. Per esempio, ci può essere solo un testimone oculare ed il fratello nega i fatti, (Deuteronomio 19:15; Gv. 8:17) o è forse già oggetto di indagini da parte delle autorità per presunte molestie sessuali su bambini benché i fatti non siano ancora chiaramente definiti. … In questo e in casi simili nessuna menzione sarà fatta sul fascicolo Protezione dei bambini.”

Come si può notare dalla lettera, citata, se la vittima dell’aggressione non può sostenere le sue accuse di molestia presentando un altro testimone e l’accusato nega l’imputazione, l’accusa cadrà e non apparirà sul “Fascicolo per la protezione dei bambini”. Così entra in gioco la norma sulla riservatezza. E’ consigliato alle vittime di tacere le accuse, altrimenti saranno disassociate.
Questo è il modo in cui i molestatori sono tenuti nascosti e i bambini continuano a essere facili prede.

“Coloro che sono nominati e hanno privilegi di servizio come anziani e i servitori di ministero, ricoprono una posizione di fiducia. Chi riceve privilegi nella congregazione viene giudicato dagli altri come una persona degna di fiducia. Questo implica che ci si fida di più a lasciare i bambini alla sua cura e sorveglianza. La congregazione risulterebbe indifesa se si nominasse prematuramente anziano o servitore di ministero qualcuno che un tempo era un molestatore di bambini. Inoltre, magistrati e avvocati riterrebbero responsabile una qualsiasi organizzazione che consapevolmente nominasse un ex molestatore di bambini per un incarico di fiducia se questi in seguito commettesse ulteriori abusi su bambini. Questo potrebbe risultare in costosi procedimenti legali e nell’impiego di fondi che dovrebbero essere usati per promuovere gli interessi del Regno. Pertanto occorre soppesare anche le implicazioni legali oltre a valutare fino a che punto il fatto è risaputo, la gravità della condotta errata, gli anni trascorsi da che il peccato è stato commesso e come è considerato oggi il fratello dalla congregazione e dalla comunità, inclusi coloro di cui ha abusato”.
(Lettera circolare del 20/7/1998 indirizzata a tutti i corpi degli anziani)

Queste direttive furono scritte con l’intenzione di proteggere la congregazione, ma ha finito per proteggere i pedofili.

Conclusione

La Società Torre di Guardia denuncia le altre religioni, per la loro posizione in merito ai pedofili.

“MORALE ECCLESIASTICA - Negli Stati Uniti, negli scorsi cinque anni, centinaia di bambini molestati da sacerdoti cattolici hanno riportato gravi traumi emotivi, affermano i genitori, gli psicologi, gli agenti di polizia e gli avvocati che si occupano di questi casi”. – Akron Beacon Journal, 3 gennaio 1988.
“La Chiesa Cattolica negli Stati Uniti ha dovuto sborsare milioni di dollari come risarcimento a famiglie che sostengono che i loro figli sono stati molestati sessualmente da sacerdoti. Ciò nonostante, il problema si è fatto così grave che molti fra gli avvocati e le vittime sostengono che la chiesa ignora e copre tali casi”. – The Miami Herald, 3 gennaio 1988”.
(La Torre di Guardia, 15/4/1989, p. 8)

“Il Times riferiva: “L’arcivescovo di Terranova ha dato le dimissioni in seguito alle accuse secondo cui la gerarchia cattolica ha ignorato o non ha preso i debiti provvedimenti durante tre anni di scandali: sacerdoti e laici cattolici dovevano rispondere dell’imputazione di abusi sessuali su chierichetti, giovani orfani e altri” Accusato per la prima volta di gravi reati osceni nel 1979, un sacerdote è stato recentemente condannato a 4 anni di carcere dopo avere ammesso la fondatezza di 36 accuse!
Di solito questi casi sono messi a tacere e non viene adottato nessun provvedimento disciplinare. Può darsi che un sacerdote sia trasferito in un’altra parrocchia o ad altro incarico, dove forse ricomincerà da capo. N questa occasione l’arcivescovo è stato spinto a dare le dimissioni dopo avere detto: “Siamo una chiesa peccatrice. Siamo allo scoperto. La nostra ira, il nostro dolore, la nostra angoscia, la nostra vergogna sono sotto gli occhi del mondo intero. … E, peggio ancora, la gerarchia ecclesiastica non ha agito con decisione. E’ stata accusata di preoccuparsi più dei sacerdoti colpevoli che delle vittime.” (Svegliatevi! 8/11/1990 p. 31)

“Pur condannando l’immoralità, alcune chiese hanno tollerato capi religiosi colpevoli di abusi sessuali su bambini.”(E’ vicina la fine della falsa religione! – Notizie del Regno N. 37, 2006 p. 2)

Queste dichiarazioni fatte dalla Società Torre di Guardia possono essere considerate a dir poco ipocrite.

“Un bravo fratello”

Un fratello, nominato dalla congregazione, era caduto in un momento di grave depressione spinta da una condanna a 7 anni di reclusione ed era ricoverato in ospedale. La Corte di Cassazione, secondo la Società Torre di Guardia, lo aveva ingiustamente condannato per molestie nei confronti della figlia di 3 anni e violenza sulla moglie. Pensate, nonostante tre gradi di giudizio, loro – gli anziani – non avevano trovato prove di colpevolezza se non le calunnie di una perfida suocera.
Questo “fratello” non è stato disassociato. I “fratelli” sono andati all’ospedale per assisterlo e incoraggiarlo. E’ stato “Cesare” a condannarlo. Per la congregazione non esistevano le basi per disassociarlo, mancando i “due testimoni” che comprovassero la sua colpevolezza. Invece a quanto pare per “Cesare” le prove c’erano, fatto sta che l’hanno condannato. Dunque non essendoci “due testimoni”, il povero pedofilo è accusato “ingiustamente”, e la vittima diventa anche calunniatore se ne parla senza un altro testimone e rischia così di essere pure disassociato assieme ai suoi famigliari se volessero ottenere giustizia nell’ambito della congregazione. Ecco perché l’organizzazione è definita il santuario dei pedofili dato che li protegge continuando a considerarli “fratelli”.
Dal punto di vista della Giustizia Italiana, il caso è chiuso e la colpevolezza accertata.
La questione poi, al di là del singolo episodio, è interessante perché dimostra come per i testimoni di Geova la giustizia di “Cesare” sia secondaria rispetto alla “Giustizia Teocratica”.
Per loro il condannato rimane un “bravo fratello”. Per “Cesare” invece è meritevole di condanna.
E’ paradossale chiamare “bravo fratello” un condannato a 7 anni di carcere in via definitiva.

Ciao, Ilnonnosa









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