Per chi ama gli intrecci e le storie al limite del thriller-polpettone-storico-religioso propongo questa lettura da
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A questo punto prende sempre più piede l’idea che Giovanni Battista fosse effettivamente fratello di Simone/Pietro e quindi anche di Giuseppe Flavio. Ma, considerato che Giovanni Battista altri non sarebbe che Giovanni di Giscala, possiamo capire allora come mai di quest’ultimo lo storico giudeo dica solo, furtivamente, che aveva un fratello di nome Simone. Ovviamente questa relazione di parentela spiegherebbe molto bene come mai Iacopo di Varagine abbia potuto raccontarci che Giuda si rese colpevole non solo dell’uccisione del padre ma anche del fratello, legittimo pretendente al trono. Iacopo ci fa intendere anche come la madre di Giuda sia solo adottiva, e quindi indirettamente ci avverte di come Giovanni e Simone non fossero “fratelli carnali”. Ma si confronti anche le sue peripezie per raccontare dei matrimoni di Anna che genera tre Maria diverse:
Ma ci furono alcuni nazareni, parenti di Cristo, che ricostruirono la genealogia del Figlio di Dio, in parte attraverso le tradizioni familiari e in parte per mezzo di alcuni libri che avevano in casa. In tal modo sappiamo che Giovacchino prese per moglie Anna che aveva una sorella di nome Ismeria, madre di Elisabetta e di Eliude. Elisabetta generò Giovanni Battista, Eliude generò Eminen e da Eminen nacque S. Gervasio. La tradizione narra che Anna ebbe tre mariti, Giovacchino, Cleofa e Salome. Dal primo marito ebbe una sola figlia, Maria madre del Signore, che dette in isposa a Giuseppe. Alla morte di Giovacchino sposò il fratello di lui Cleofa e generò un'altra figlia che chiamò pure Maria e dette in isposa ad Alfeo. Questa seconda Maria generò quattro figli: Jacopo minore, Giuseppe il giusto, Simone e Giuda. Alla morte del secondo marito Anna ne prese un terzo, Salome da cui ebbe una terza figlia a cui pose il nome di Maria e che dette in isposa a Zebedeo. Questa terza Maria generò due figli: Jacopo maggiore, e Giovanni evangelista.
L’aver inoltre identificato nel Giacomo che subì la decapitazione per mano di Erode ancora Giovanni Battista, fa meglio comprendere i seguenti versi di Marco e Matteo:
Marco 10:35 E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo». Marco 10:36 Egli disse loro: «Cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: Marco 10:37 «Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Marco 10:38 Gesù disse loro: «Voi non sapete ciò che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». Marco 10:39 E Gesù disse: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete. Marco 10:40 Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». Marco 10:41 All'udire questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni.
Matteo 20:20 Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa. Matteo 20:21 Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di' che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Matteo 20:22 Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Matteo 20:23 Ed egli soggiunse: «Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio». Matteo 20:24 Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli;
In questi passi evangelici si celerebbe sostanzialmente la diatriba tra “fratelli” non carnali che aspirano al trono come “re dei Giudei”. Una diatriba che vede coinvolti nomi importanti, quelli di Giovanni e Gesù, ma anche l’innominata “madre dei figli di Zebedeo”, cioè, per noi, Mariamme asmonea che pretendeva il trono d’Israele per il proprio figlio.
E ora proseguiamo lungo la nostra ricostruzione, ricordandoci che la letteratura cristiana ci racconta che anche la madre di Giacomo si chiamava Maria ...
Ma quante erano?
Nel sito vi sono link e note per identificare le fonti. Io ho tralasciato.
Ifine una domanda ot, Ma perchè l'Ecclesiaste diventa il Congregatore e il Battista diventa il Battezzatore? Perchè nomi consolidati nella lingua italiana devono essere sostituiti da altri senza una ragione storica o teologica?
Comunque io lo preferisco quando lo si chiama S. Giovanni Decollato...