(Mario70), 16/01/2009 13.16:
Nel corso di studi che sto facendo il giovedì ho scoperto una cosa interessantissima su questa scrittura che di solito viene tradotta in questo modo:
TNM 11 Dacci oggi il nostro pane per questo giorno;
NRV Matthew 6:11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano;
LND Matthew 6:11 Dacci oggi il nostro pane necessario.
peshitta: dacci oggi il pane per la nostra necessità
NLT Matthew 6:11 dacci oggi il cibo di cui abbiamo bisogno
Il modo diverso di tradurre è dovuto ad una misteriosa parola usata solo nei sinottici che è epiousios [alla lett. sopra la sostanza o soprasostanziale] che la vulgata traduce cosi:
VUL 6:11 panem nostrum supersubstantialem da nobis hodie
Origene (in orat. 27) disse che questa parola non era di uso quotidiano, e che probabilmente l'ha creata lo stesso evangelista,
Theofilo ed euthimio scrissero che voleva significare "pane per il sostentamento o che serve per sostenerci in vita" da ousia che vuol dire sostanza, insomma il punto finale è che dovremmo accontentarci solo del necessario per sostenerci in vita ed in questo caso hanno tradotto bene chi ha enfatizzato questo aspetto.
Ciao
Mario
Interessante.
Beh credo che quando preghiamo per il pane quotidiano o necessario preghiamo per tutte le nostre necessità sia materiali che spirituali.
Veronika