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Di cosa parla la bibbia?

Ultimo Aggiornamento: 15/12/2008 16:46
12/12/2008 23:34
 
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Mi sembra che qualcosa del genere la disse anche Pascal a proposito dell'avere o meno fede: costa poco avere fede, al più non sarà servito ma se Dio esistesse... Bene, scusami, ma il pensiero di Pascal mi pare ipocrita, non convieni? Inoltre, se Dio fosse l'onnisciente che dite, come potremmo ingannarlo?



Ora, a parte il fatto che non ritengo assolutamente ipocrita la posizione di Pascal, che in quanto genio assoluto della scienza e, tra le altre cose, inventore del calcolo combinatorio, su queste cose la sapeva molto lunga, io ti ho solo fatto notare come il tuo invito e quello di chi ne aveva fatto uno alla preghiera non sono assolutamente equivalenti, come tu invece pretendevi, anche da un mero punto di vista meramente logico. Ovviamente, il mio appello alla logica aveva anche un intento ironico che evidentemente non hai colto.


Abbiamo un concetto del rispetto evidentemente differente. Dal mio punto di vista, io rispetto una persona quando accetto il confronto dialettico, quando sono disposto ad ascoltare ciò che ha da dire e ne valuto attentamente le opinioni. Ciò non toglie, che possa poi dissentire e che possa farlo anche in maniera colorita, senza per questo mancare di rispetto, anche se ammetto che il termine da me usato possa risultare offensivo. Tuttavia, risulterebbe più offensivo, proprio perché c'è di mezzo il sentire religioso e non ne accetto il principio. Se parlassimo di politica, a esempio, o di vacanze al mare, una simile espressione risulterebbe tuttalpiù sgradevole, poco gentile, al limite cafona ma non irrispettosa. Allora mi domando: perché alle religioni si deve tanta deferenza?



Allora, chi crede vuole bene a Dio più della sua mamma. Ora mettiamo che tu avessi un amico convinto che la sua mamma è una santa, ma pensassi che costei non lo è, ma che è una sorta di pornoattrice mancata… secondo te, sarebbe educato esprimersi in pubblico a riguardo della mamma di questo tuo amico dicendo con parole volgari cosa pensi della medesima o non sarebbe più “gentile” da parte tua tenere i tuoi pensieri per te o, al limite, esprimerli in modo diplomatico?

A questo proposito, mi sovviene questa divertente poesia di Trilussa.

La Dipromazzia.

Naturarmente, la Dipromazzia
è una cosa che serve a la nazzione
pe' conservà le bone relazzione,
co' quarche imbrojo e quarche furberia.

Se dice dipromatico pe' via
che frega co' 'na certa educazzione,
cercanno de nasconne l'opinione
dietro un giochetto de fisonomia.

Presempio, s'io te dico chiaramente
ch'ho incontrato tu' moje con un tale,
sarò sincero, sì, ma so' imprudente.

S'invece dico: - Abbada co' chi pratica...
Tu resti co' le corna tale e quale,
ma te l'avviso in forma dipromatica.


[Modificato da Trianello 13/12/2008 01:00]

-------------------------------------------

Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

13/12/2008 02:32
 
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Per Asilanna.
Il alternativa alla Nuova Guida alla Bibbia di Ravasi (che è un librone grande grande e costa un patrimonio) puoi prenderti questo volumetto (che è piccolo piccolo e costa una sciocchezza):



Titolo Guida facile alla Bibbia
Prezzo € 3,00
Dati 2003, 112 p.
Editore Elledici

Ovviamente, non ci troverai lo stesso patrimonio di informazioni che c'è nell'altro, ma qualcosa potrai impararla.

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

13/12/2008 15:22
 
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Re:
Re:
vi saluto in CRISTO SIGNORE

mio caro fratello "Adriano" che scrivi :

Trianello, 09/12/2008 17.25:


Invece l'invito da te fatto non ha alcun valore, se non quello di una provocazione di cattivissimo gusto (che mi sorprende, a dire il vero, da parte tua). Infatti, se si prega Dio e questi esiste, due sono le possibilità: che egli ci ascolti ed accolga la nostra richiesta (ed il Dio cristiano non potrà mancare di farlo) o che non ci ascolti e non accolga la nostra richiesta. Qualora invece Dio non esiste... beh... non succederà nulla comunque. Se invece si bestemmia Dio e Dio esiste si corre il rischio di farlo "arrabbiare", mentre, se Dio non esiste, si sarà solo sprecato il fiato. In entrambi i casi, l'operazione non è destinata ad arrecarci beneficio alcuno, lì dove la prima (almeno in teoria) potrebbe portare un grande beneficio a chi la compie.



R I S P O S T A

mio caro fratello


sei proprio certo che il nostro DIO E' uno che si arrabbierebbe?

.....sai quello che io conosco non E' così!

LUI ci castiga con l'AMORE..............

grazie

vi saluto in CRISTO RISORTO



.
[Modificato da cavdna 13/12/2008 15:25]
13/12/2008 15:50
 
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Re:
vi saluto in CRISTO SIGNORE

mia cara sorella "asilanna" che scrivi :

asilanna, 07/12/2008 17.55:

............
.....................
.......... ho letto un pò i vangeli, e ho provato a leggere il vecchio testamento ma è un casino [SM=x570872] . a dire la verità a me piacerebbe scoprire qual'è l'argomento di tutti i capitoli del vecchio e del nuovo testamento ma leggerla per conto mio non mi aiuta. anzi mi confonde ancora di più. cosa mi suggerite di fare?




R I S P O S T A

mia cara sorella


di cosa parla la BIBBIA....

il Sacro Testo (BIBBIA - raccolta di più Libri - "una vera biblioteca")

anche se parla con le parole dell'uomo e sembra che narra le vicissitudini di questa Umanità....

ha come AUTORE DIO

un DIO che parla all'uomo attraverso il linguaggio e l'intelligenza dell'uomo, e

attraverso il vivere dello stesso.


In ogni pagina della BIBBIA noi non dobbiamo tanto soffermarci al contenuto nello "stretto Scritturale" ,

ma cercarvi il MESSAGGIO di un DIO che si RI-VELA (SVELARSI e RI-VELARSI) all'uomo.
(noi "lomitati/finiti" - non possiamo contenere completamente "l'INFINITO DIO")


pertanto la BIBBIA E' il "PIANO DI SALVEZZA" del nostro DIO

PIANO DI SALVEZZA che DIO offre all'uomo per potersi "redimere"

vedi per esempio i "Discepoli di Emmaus" Vangelo di Luca 24, .....
"......e cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro....le Scritture....."


oppure, sempre dal
Vangelo di Luca 16, :
il ricco cattivo e il povero Lazzaro:


".......Ma Abramo rispose: hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro......"


nella complettezza dei DUE Testamenti noi vi troviamo la SALVEZZA.

Ma sopratutto se in ogni libro/capitolo/pagina/evento etc. etc. noi vi scorgiamo CRISTO
noi tutti ci ritroveremo davanti la MAGNIFICENZA del nostro DIO che si RI-VELA a noi.

E' CRISTO la PAROLA fatta carne (ovvero - tutta la Sacra Scrittura) che viene ad abitare in mezzo a noi (dal Prologo del Vangelo di Giovanni 1, )

grazie [SM=x570890]

vi saluto in CRISTO RISORTO



.



13/12/2008 17:57
 
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Re: Re:
di cosa parla la BIBBIA....

il Sacro Testo (BIBBIA - raccolta di più Libri - "una vera biblioteca")

anche se parla con le parole dell'uomo e sembra che narra le vicissitudini di questa Umanità....

ha come AUTORE DIO

un DIO che parla all'uomo attraverso il linguaggio e l'intelligenza dell'uomo, e

attraverso il vivere dello stesso.


In ogni pagina della BIBBIA noi non dobbiamo tanto soffermarci al contenuto nello "stretto Scritturale" ,

ma cercarvi il MESSAGGIO di un DIO che si RI-VELA (SVELARSI e RI-VELARSI) all'uomo.
(noi "lomitati/finiti" - non possiamo contenere completamente "l'INFINITO DIO")


pertanto la BIBBIA E' il "PIANO DI SALVEZZA" del nostro DIO

PIANO DI SALVEZZA che DIO offre all'uomo per potersi "redimere"

vedi per esempio i "Discepoli di Emmaus" Vangelo di Luca 24, .....
"......e cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro....le Scritture....."


oppure, sempre dal
Vangelo di Luca 16, :
il ricco cattivo e il povero Lazzaro:


".......Ma Abramo rispose: hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro......"


nella complettezza dei DUE Testamenti noi vi troviamo la SALVEZZA.

Ma sopratutto se in ogni libro/capitolo/pagina/evento etc. etc. noi vi scorgiamo CRISTO
noi tutti ci ritroveremo davanti la MAGNIFICENZA del nostro DIO che si RI-VELA a noi.

E' CRISTO la PAROLA fatta carne (ovvero - tutta la Sacra Scrittura) che viene ad abitare in mezzo a noi (dal Prologo del Vangelo di Giovanni 1, )

grazie [SM=x570890]

vi saluto in CRISTO RISORTO



.







ben detto Michele!!!!!
ma dov'eri finito????

pace del Signore!!
[SM=x570921] [SM=x570923] [SM=g1735239]
13/12/2008 18:07
 
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Titolo Guida facile alla Bibbia
Prezzo € 3,00
Dati 2003, 112 p.
Editore Elledici


hum però, carino.
grazie di cuore.
un caro saluto.

sono particolarmente interessata a discutere in modo critico le dottrine dei TdG
14/12/2008 15:58
 
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Re: Re: Re:
vi saluto in CRISTO SIGNORE

mio caro fratello "Robenz" che scrivi :

Robenz, 13/12/2008 17.57:

.....................
...............ma dov'eri finito????

pace del Signore!!
[SM=x570921] [SM=x570923] [SM=g1735239]




R I S P O S T A

mio caro fratello


non vi ho abbandonato

impegni in Parrocchia
mi tengono lontano dal FORUM

ma vi custodisco tutti nel mio cuore

grazie [SM=x570889]

vi saluto in CRISTO RISORTO



.

14/12/2008 17:09
 
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sei proprio certo che il nostro DIO E' uno che si arrabbierebbe?

.....sai quello che io conosco non E' così!

LUI ci castiga con l'AMORE..............



Ovviamente, il dio Dio cristiani non si arrabbierebbe. Qui però non è del Dio dei cristiani che stiamo parlando, ma di un ipotetico Dio visto in prospettiva agnostica.

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

14/12/2008 21:08
 
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Re:
Trianello, 12/12/2008 23.34:


Mi sembra che qualcosa del genere la disse anche Pascal a proposito dell'avere o meno fede: costa poco avere fede, al più non sarà servito ma se Dio esistesse... Bene, scusami, ma il pensiero di Pascal mi pare ipocrita, non convieni? Inoltre, se Dio fosse l'onnisciente che dite, come potremmo ingannarlo?



Ora, a parte il fatto che non ritengo assolutamente ipocrita la posizione di Pascal, che in quanto genio assoluto della scienza e, tra le altre cose, inventore del calcolo combinatorio, su queste cose la sapeva molto lunga, io ti ho solo fatto notare come il tuo invito e quello di chi ne aveva fatto uno alla preghiera non sono assolutamente equivalenti, come tu invece pretendevi, anche da un mero punto di vista meramente logico. Ovviamente, il mio appello alla logica aveva anche un intento ironico che evidentemente non hai colto.


Abbiamo un concetto del rispetto evidentemente differente. Dal mio punto di vista, io rispetto una persona quando accetto il confronto dialettico, quando sono disposto ad ascoltare ciò che ha da dire e ne valuto attentamente le opinioni. Ciò non toglie, che possa poi dissentire e che possa farlo anche in maniera colorita, senza per questo mancare di rispetto, anche se ammetto che il termine da me usato possa risultare offensivo. Tuttavia, risulterebbe più offensivo, proprio perché c'è di mezzo il sentire religioso e non ne accetto il principio. Se parlassimo di politica, a esempio, o di vacanze al mare, una simile espressione risulterebbe tuttalpiù sgradevole, poco gentile, al limite cafona ma non irrispettosa. Allora mi domando: perché alle religioni si deve tanta deferenza?



Allora, chi crede vuole bene a Dio più della sua mamma. Ora mettiamo che tu avessi un amico convinto che la sua mamma è una santa, ma pensassi che costei non lo è, ma che è una sorta di pornoattrice mancata… secondo te, sarebbe educato esprimersi in pubblico a riguardo della mamma di questo tuo amico dicendo con parole volgari cosa pensi della medesima o non sarebbe più “gentile” da parte tua tenere i tuoi pensieri per te o, al limite, esprimerli in modo diplomatico?

A questo proposito, mi sovviene questa divertente poesia di Trilussa.

La Dipromazzia.

Naturarmente, la Dipromazzia
è una cosa che serve a la nazzione
pe' conservà le bone relazzione,
co' quarche imbrojo e quarche furberia.

Se dice dipromatico pe' via
che frega co' 'na certa educazzione,
cercanno de nasconne l'opinione
dietro un giochetto de fisonomia.

Presempio, s'io te dico chiaramente
ch'ho incontrato tu' moje con un tale,
sarò sincero, sì, ma so' imprudente.

S'invece dico: - Abbada co' chi pratica...
Tu resti co' le corna tale e quale,
ma te l'avviso in forma dipromatica.






Non vedo come un genio, come lo hai definito, in matematica, debba essere necessariamente autorevole anche in questioni di fede.
Sono poi d'accordo che può essere utile la diplomazia in alcune circostanze ma, in ogni caso, nel merito non fa differenza, come dice anche la bella poesia di Trilussa.


Un saluto a tutti, TDG e non.
14/12/2008 21:42
 
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Non vedo come un genio, come lo hai definito, in matematica, debba essere necessariamente autorevole anche in questioni di fede.



Beh... visto che si tratta di calcolare la convenienza di determinati atteggiamenti ed azioni, il fatto che stiamo parlando di un genio in matematica ha un suo certo peso. Comunque, ripeto che il mio voleva essere un intervento ironico. Per valutare la plausibilità del mio ragionamento (così come per la scommessa di Pascal), infatti, bisognerebbe prima determinare, a livello teoretico, se le quattro possibilità da me indicate esauriscano veramente lo spettro delle possibilità concepibili in questa circostanza, il che ovviamente non è (un agnostico, infatti, potrebbe concepire anche un Dio masochista, che ci gode quando qualcuno lo offende... e così via). Personalmente sono persuaso che, rispetto al dubbio, tutti i comportamenti e gli atteggiamenti si equivalgano e che un agnostico non abbia motivi per pregare così come non li ha per bestemmiare... se non, ovviamente, per offendere l'altrui sensibilità... ed era proprio a questa conclusione che mirava il mio intervento, in realtà.
[Modificato da Trianello 14/12/2008 21:44]

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15/12/2008 08:48
 
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Re:
Trianello, 14/12/2008 21.42:


...
Beh... visto che si tratta di calcolare la convenienza di determinati atteggiamenti ed azioni, il fatto che stiamo parlando di un genio in matematica ha un suo certo peso.
...



Sicuro che in fatto di fede in Dio si possa parlare in termini utilitaristici?


[Modificato da edinz 15/12/2008 08:49]
Un saluto a tutti, TDG e non.
15/12/2008 16:32
 
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Sicuro che in fatto di fede in Dio si possa parlare in termini utilitaristici?



Nel contesto della Grande Apologia del Cristianesimo che Pascal aveva in mente, ma che, data la sua morte prematura, non riuscì a portare a termine, credo che il discorso della "scommessa" avesse un certo senso. Già, perché questa non veniva presentata dal Nostro così, nuda e cruda, ma al cumine di un'argomentazione tendente a dimostrare come vivere da cristiani sia il modo comunque più "umano" di vivere.
In senso stretto, però, come ho detto sopra, ritengo che una tale "scommessa" non abbia eccessivo senso, anche da un punto di vista meramente speculativo.

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

15/12/2008 16:46
 
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Credo che comunque, ormai, si sia completamente fuori tema e che, pertanto, sia giunto il tempo di dare un taglio a questa discussione.

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