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Bispensiero

Ultimo Aggiornamento: 26/08/2008 15:30
08/08/2008 15:29
 
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« [...] Raccontare deliberatamente menzogne ed allo stesso tempo crederci davvero, dimenticare ogni atto che nel frattempo sia divenuto sconveniente e poi, una volta che ciò si renda di nuovo necessario, richiamarlo in vita dall'oblio per tutto il tempo che serva, negare l'esistenza di una realtà oggettiva e al tempo stesso prendere atto di quella stessa realtà che si nega, tutto ciò è assolutamente indispensabile. [...] »

Bispensiero è un termine in neolingua coniato da George Orwell per il suo libro di fantascienza distopica 1984, utilizzato dal Partito del Grande Fratello per indicare il meccanismo psicologico che consente di credere che tutto può farsi e disfarsi: la volontà e la capacità di sostenere un'idea ed il suo opposto, in modo da non trovarsi mai al di fuori dell’ortodossia.

Il bispensiero è essenziale nelle società totalitarie che per definizione richiedono un'adesione costante di fronte a mutevoli linee politiche.

Per esaminare a fondo il concetto di Bispensiero nel contesto dell'opus magna orwelliana, bisogna analizzare le dinamiche che stanno alla base della guerra perenne tra gli stati: L’Oceania, all’inizio del racconto, è in guerra con l’Eurasia ed alleata con l’Estasia. Così è scritto su tutti i manifesti propagandistici affissi ai muri, dichiarato da tutti i dispacci diramati dai teleschermi, nei quali vengono confermate continue conquiste sul fronte eurasiano, mensilmente dei prigionieri eurasiani vengono giustiziati in piazza; tutti sanno, e ricordano perfettamente, che la situazione è questa e che lo è sempre stata.

Se il nemico era quello, ed il nemico rappresentava il male assoluto, non si poteva mai essere stati alleati con esso. Eppure Winston, il protagonista, ricordava che appena quattro anni prima la situazione era l’opposto, il suo Paese era stato in guerra con l’Estasia ed alleato con l’Eurasia; e ciò che lo spaventava era che lui era l’unico a ricordare quella nozione. Quella come tante altre.

Tutti gli altri erano completamente, ciecamente fiduciosi nei dettami del Partito, il quale letteralmente si impossessava del passato, fino a dire che un dato avvenimento non era mai successo; e se tutti i documenti circolanti avessero riportato la medesima storia che il Partito imponeva, “la menzogna diventava verità e passava alla storia”. Uno slogan del partito recitava “Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”, e sintetizzava il tremendo gioco di costrizione mnemonica e di ipocrisia che veniva richiesto: questa tecnica veniva chiamata “Controllo della realtà”, in neolingua –appunto- Bispensiero. Dalle parole di Orwell, quantomai eloquenti: “Dimenticare tutto quello che era necessario dimenticare, e quindi richiamarlo alla memoria nel momento in cui sarebbe stato necessario, e quindi dimenticarlo da capo: e soprattutto applicare lo stesso processo al processo stesso. Questa era l’ultima raffinatezza: assumere coscientemente l’incoscienza, e quindi da capo, divenire inconscio dell’azione ipnotica or ora compiuta. Anche per capire il significato della parola “bispensiero” bisognava mettere, appunto, in opera il medesimo.”

E quello della guerra non è un caso: Winston ricorda perfettamente ad esempio che, quando era piccolo, gli aeroplani esistevano già, ma il Partito, sorto dopo la sua prima infanzia, proclamava fossero una sua invenzione; lui lo ricordava, tuttavia non c’era alcuna prova. Ed il lavoro di Smith consisteva proprio nel “rettificare” gli “errori” pubblicati su articoli, interviste, comunicati, che venivano poi –dopo la “correzione”- ristampati e collocati nelle collezioni al loro posto, mentre le copie originali distrutte; questo processo era applicato a qualunque tipo di materiale stampato o documentato che potesse avere un significato politico o ideologico, aggiornando così il passato giorno per giorno, minuto per minuto.

E naturalmente, per coerenza al Bispensiero, chi viene eliminato non è “stato eliminato”, “ucciso”, “morto” o “scomparso”; semplicemente non è mai esistito. Ogni traccia, ogni documento, ogni sua azione passata che potesse provare la sua esistenza era sistematicamente distrutto, e con questi il ricordo dalla mente di tutti che –applicando il Bispensiero - dimenticavano anche di aver dovuto dimenticare, come computer dai quali si cancellino dei file. Il procedimento che porta al Bispensiero deve essere quindi sia conscio, per poter essere portato a termine con precisione che contemporaneamente inconscio per disgiungersi da “un vago senso di colpa e di menzogna”, usando “un inganno cosciente e nello stesso tempo mantenendo una fermezza di proposito che s’allinea con una totale onestà”.

Di nuovo dalle parole dello stesso autore si ottengono delle delucidazioni essenziali; il Bispensiero, mediante una menzogna che arriva sempre prima della verità, elimina ogni scoglio al funzionamento della morale imposta.

Tratto da: it.wikipedia.org/wiki/Bispensiero

Cosa vi fa venire in mente questo concetto di "bispensiero" di cui si parla nel libro di Orwell?

Achille
08/08/2008 17:51
 
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Achille grazie di questo tred, [SM=g1537154] non ci crederai ma proprio in questi giorni ho iniziato ha leggere il libro di Orwell 1984 e non sapendo il significato di bipensiero ero andata a vedere wikipedia.....siamo sulla stessa lunghezza d'onda...con calma leggerò quanto scrivi [SM=g1543902] rambosette
nessuna persona può sentirsi libera se non è padrona di se stessa
09/08/2008 08:31
 
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Achille ha scritto:


Cosa vi fa venire in mente questo concetto di "bispensiero" di cui si parla nel libro di Orwell?



Al solo pensiero mi vengono i brividi. [SM=g27829]

26/08/2008 12:32
 
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Vediamo se indovino... la storia e le profezie che cercano di "convincere" i tdg e chi si avvicina a loro?

[SM=g27823]

Paxuxu

26/08/2008 15:30
 
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Il libro 1984 che ho a casa io parla di "bipensiero", senza "s".

Giusto per la precisione, strano che wiki metta la "s".

Ciao,
Bruno

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