Leggo in At 6,8 della TNM: "Ora Stefano,
pieno di grazia e potenza, compiva grandi portenti e segni fra il popolo."
In Gv 1,14 della TNM: "la Parola [...] ed
era pieno di immeritata benignità e verità.
Nel caso di Gv, in greco, leggo:
plères chàritos.
Nel caso di At, in greco, leggo:
plères chàritos.
Sono le stesse parole che vengono tradotte in due modi diversi. La traduzione corretta sarebbe "pieno di grazia" ("immeritata benignità" riecheggia un'ideologia di stampo protestante). Cmq la cosa grave, a mio parere, è che Gesù, che è il Figlio di Dio, che è il Signore, è pieno di una benignità "immeritata". Stefano diventa in questo modo più importante di Cristo. Questo sarebbe "tradurre con buon senso"? Questo dimostra che la Parola di Dio viene tradotta male ad arte. Sanno il significato delle parole ma lo cambiano per togliere qualunque espressione cattolica dal testo. Però si vede che il diavolo fa le pentole ma dimentica di fare i coperchi!