Avviso per i nuovi utenti

Per essere ammessi in questo forum è obbligatorio  
compilare il modulo di presentazione.

Cliccare qui

ATTENZIONE:
il forum è stato messo in modalità di sola lettura.
Le discussioni proseguono nel nuovo forum:
Nuovo Forum
Per partecipare alle discussioni nel nuovo forum bisogna iscriversi:
Cliccare qui
Come valeva per questo forum, anche nel nuovo forum non sono ammessi utenti anonimi, per cui i nuovi iscritti dovranno inviare la loro presentazione se vorranno partecipare.
Il forum si trova su una piattaforma indipendente da FFZ per cui anche chi è già iscritto a questo forum dovrà fare una nuova registrazione per poter scrivere nel nuovo forum.
Per registrarsi nel nuovo forum clicccare qui


Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Comitati Giudiziari religiosi dei TdG dal teleg. TMC

Ultimo Aggiornamento: 10/02/2008 03:19
07/02/2008 09:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 666
Registrato il: 05/05/2007
Utente Senior
OFFLINE


Comitati Giudiziari religiosi dei TdG dal teleg. TMC

la visione è disturbata perchè documento vecchio in VHS sciupata

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7240328&#idm...

Renato
amministratore http://www.facebook.com/pages/coordinamento-fuoriusciti-testimoni-di-Geova/166705070934
07/02/2008 17:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Questo video dimostra perchè lo stato deve intervenire per mettere sotto controllo la WTS,e fargli rispettare la costituzione.
Franco
[SM=x570893]
08/02/2008 23:31
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 26
Registrato il: 25/03/2006
Utente Junior
OFFLINE
L'INTERVISTA A TMC DEL 1996 SUL CASO DI PEDOFILIA IN FAMIGLIA A SEVESO, NASCOSTO DALLA CCTG
L'INTERVISTA A TMC DEL 1996 SUL CASO DI PEDOFILIA IN FAMIGLIA A SEVESO, NASCOSTO DALLA CCTG
Era il 22 luglio 1996. Quel giorno uscì con grande rilievo a tutta pagina su "La Repubblica" una mia lunga intervista sul grave fatto di Seveso (Milano) dove un padre TdG seviziava sessualmente la figlia e gli anziani lo sapevano e lo coprivano, tenendo ben nascosta la verità alle autorità, come è prassi della CCTG-WT in Italia e nel mondo per salvare l'ipocrita immagine dell'"Organizzazione di Dio" che difende e diffonde nel mondo l'unica "Verità". La polizia venne a sapere del fatto in sè a causa della denuncia di parenti "mondani" della bimba che abitavano al Sud (la vedevano turbata ed indagavano,) non TdG e che gli anziani sapevano e coprivano lo seppe dalle intercettazioni disposte dal PM milanese Forno davanti al quale poi mentirono dicendo che non sapevano nulla.
Ma il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
Quando i Carabinieri fecero irruzione nella Sala del Regno, il plico del comitato giudiziario tenuto a carico del pedofilo era in bella vista sulla scrivania e fu sequestarato. Così fu evidente che gli anziani avevano "teocraticamente" mentito, sapevano tutto al punto di averlo anche fatto confessare per iscritto. Allora si trincerarono dietro il "segreto confessionale". Ma in quella intervista io feci notare che c'era una bella differenza tra la confesione cattolica (spontanea e libera; anonima; orale) ed un Comitato Giudiziario dei TdG (obbligatorio; ti presenti con faccia, nome e cognome; tutto è scritto in duplice copia ed archiviato in dossier scritto che rimane, anche a vita). Appena imparerò ad allegare un file scannerizzato, vi manderò gli articoli di giornale del tempo su questa squallida vicenda.
Così, avendo letto l'articolo, TMC mi chiese una intervista telefonica d'urgenza che realizzammo nel giro di un'ora.

adriano.fontani
*******

Email Scheda
Post: 7
Età: 55
Sesso: Maschile

08/02/2008 23:32
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 27
Registrato il: 25/03/2006
Utente Junior
OFFLINE
C'E' UNA P2 DELLA RELIGIONE: GIUSTIZIA PARALLELA SEGRETA DEI COMITATI GIUDIZIARI COPRE TESTIMONI DI GEOVA PEDOFILI
C'E' UNA P2 DELLA RELIGIONE: GIUSTIZIA PARALLELA SEGRETA DEI COMITATI GIUDIZIARI COPRE TESTIMONI DI GEOVA PEDOFILI
La Repubblica
22-07-96, pagina 12, sezione CRONACA
Stampa questo articolo




Un ex testimone di Geova, ' apostata' e fuoriuscito, attacca: ' Una giustizia parallela che va oltre lo Stato'
' ATTENTI, C' E' UNA P2 DELLA RELIGIONE'

di MANUELA ZADRO
FIRENZE - "Sono anni che denuncio questo enorme apparato di giustizia parallela. Che va oltre lo Stato, la famiglia, l' uomo". Adriano Fontani è un fiume in piena. Sfoga ventun anni di fedeltà ai Testimoni di Geova, finiti un brutto giorno dell' 86 davanti al comitato di giustizia e a una pena inappellabile: via, fuori. Condannato per apostasia e ribellione. Fontani ha letto sui giornali di quel padre arrestato a Milano per violenze sulla figlia tredicenne, un testimone di Geova, già processato dalla congregazione in gran segreto, la stessa che però ha tenuto all' oscuro la famiglia e la magistratura. Quella giustizia parallela che sembra essersi fatta giustizia da sola, e perciò sottratto un presunto reato dalle leggi dello Stato. Ma la denuncia di Fontani, già affidata alla procura di Siena anni fa, si scontra con le smentite dei Testimoni. Fontani ha 43 anni, è insegnante a Monteroni D' Arbia, nel Senese, e da qualche anno guida i fuorisciti di Geova. Com' è questo apparato giudiziario parallelo di cui parla? "Sono dei comitati giudiziari. Dei tribunali in piena regola, solo che sono processi sommari e segretissimi". Dove si svolgono? "Di notte, in date segrete, nelle Sale del Regno. Ogni processo produce una quantità di verbali spaventosa. Che però l' imputato non può leggere. Ogni dossier viene fatto in due copie: una resta all' organizzazione locale, l' altra va alla sede centrale a Roma". Non le sembra imprudente? "Sì. Tanto che quando io, nell' 89, feci un esposto denuncia alla procura di Siena, so che l' organizzazione tentò di far sparire quei quintali di carta mettendoli in luoghi segreti. Temevano che la magistratura tentasse una perquisizione. Ma non ci fu: l' inchiesta fu poi archiviata". Per quali reati vengono processati i Testimoni? "Per reati morali, come il fatto accaduto a Milano, e qui posso anche capire. Ma questa macchina giudiziaria si muove soprattutto per reati ideologici. Per chi dissente. E tutto il meccanismo è micidiale". Perché? "L' accusato non ha diritto a un difensore. Nemmeno a un testimone a favore, perché poi fa la sua stessa fine. All' imputato non resta altro che ammettere ciò di cui viene accusato, e fare atto di remissione. Altrimenti, viene espulso. Con traumi fortissimi. Legami familiari spezzati, crisi coniugali. Perché poi, per un fuoriuscito, i rapporti con la famiglia diventano limitatissimi". Lei parla di una giustizia parallela. Superiore anche allo Stato? "E' come una piccola P2 a livello religioso. L' organizzazione vuole fedeltà assoluta, che va oltre la famiglia e lo Stato. Se un medico, legato quindi al segreto professionale, viene a sapere che una donna dell' organizzazione ha abortito, ha il dovere di denunciarla agli anziani. E' successo. Come è successo che ci siano stati processi a chi era andato a votare o aveva fatto il servizio di leva, due cose vietate. Gli anziani sono i pastori, e paradossalmente sono anche i giudici all' interno dei comitati". Fontani, il fuoriuscito, denuncia. Ma gli altri, quelli che sono rimasti dentro, negano. Ripetono: "Telefoni a Roma, alla congregazione centrale". Alberto Braccesi, sorvegliante di congregazione a Scandicci, alle porte di Firenze, tenta almeno di spiegare: "Noi ci atteniamo a principi biblici. Se decido di non far più parte dei Testimoni, non avrei più in comune queste scelte e atteggiamenti. Ma non esiste una giustizia parallela. Se qualcuno non condivide i nostri valori, lo incoraggiamo a lasciare. Come un club. Senza forzature". "Ma quali processi - taglia corto Antonello Rossetti, ministro di culto a Milano - Come ogni organizzazione laica o confessionale abbiamo dei regolamenti interni. Chi fa parte dei Testimoni lo sa. Chi non sta ai patti viene richiamato all' ordine". Da un tribunale? "Dalla comunità. E non sono processi, ma sanzioni disciplinari".

09/02/2008 13:07
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 1.305
Registrato il: 13/07/2005
Utente Veteran
OFFLINE
Re: L'INTERVISTA A TMC DEL 1996 SUL CASO DI PEDOFILIA IN FAMIGLIA A SEVESO, NASCOSTO DALLA CCTG
adriano.fontani, 08/02/2008 23.31:

L'INTERVISTA A TMC DEL 1996 SUL CASO DI PEDOFILIA IN FAMIGLIA A SEVESO, NASCOSTO DALLA CCTG
Era il 22 luglio 1996. Quel giorno uscì con grande rilievo a tutta pagina su "La Repubblica" una mia lunga intervista sul grave fatto di Seveso (Milano) dove un padre TdG seviziava sessualmente la figlia e gli anziani lo sapevano e lo coprivano, tenendo ben nascosta la verità alle autorità, come è prassi della CCTG-WT in Italia e nel mondo per salvare l'ipocrita immagine dell'"Organizzazione di Dio" che difende e diffonde nel mondo l'unica "Verità". La polizia venne a sapere del fatto in sè a causa della denuncia di parenti "mondani" della bimba che abitavano al Sud (la vedevano turbata ed indagavano,) non TdG e che gli anziani sapevano e coprivano lo seppe dalle intercettazioni disposte dal PM milanese Forno davanti al quale poi mentirono dicendo che non sapevano nulla.
Ma il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
Quando i Carabinieri fecero irruzione nella Sala del Regno, il plico del comitato giudiziario tenuto a carico del pedofilo era in bella vista sulla scrivania e fu sequestarato. Così fu evidente che gli anziani avevano "teocraticamente" mentito, sapevano tutto al punto di averlo anche fatto confessare per iscritto. Allora si trincerarono dietro il "segreto confessionale". Ma in quella intervista io feci notare che c'era una bella differenza tra la confesione cattolica (spontanea e libera; anonima; orale) ed un Comitato Giudiziario dei TdG (obbligatorio; ti presenti con faccia, nome e cognome; tutto è scritto in duplice copia ed archiviato in dossier scritto che rimane, anche a vita). Appena imparerò ad allegare un file scannerizzato, vi manderò gli articoli di giornale del tempo su questa squallida vicenda.
Così, avendo letto l'articolo, TMC mi chiese una intervista telefonica d'urgenza che realizzammo nel giro di un'ora.

adriano.fontani
*******

Email Scheda
Post: 7
Età: 55
Sesso: Maschile





Ciao Adriano...ogni tanto ti si rivede.... [SM=g27828] .

In merito a questa vicenda, arrivo in tutte le congregazioni una circolare che invocava, appunto, il segreto confessionale. La circolare affermava che gli anziani non erano tenuti a rispondere alle domande di un magistrato se le informazioni che avevano ricevute erano ottenute nello svolgimento delle mansioni "pastorali" (?).

La stessa circolare invitava gli anziani a mantenere la riservatezza ed il segreto!


[SM=g27812]

saluti
Gabry


09/02/2008 13:17
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 697
Registrato il: 18/03/2005
Utente Senior
OFFLINE
Re
Gabry ti ricordi che circolare fosse? Nell'archivio fatto mi pare da Juventino53 ho un po' di difficoltà a raccapezzarmi. Visto che ne avevo discusso con un tdg e non ricordavo la circolare esatta mi piacerebbe saperlo.

Ciao e grazie! dD

[Modificato da d@reDev1l 09/02/2008 13:17]
dai diamanti non nasce niente...
09/02/2008 14:26
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 1.307
Registrato il: 13/07/2005
Utente Veteran
OFFLINE
Re: Re
d@reDev1l, 09/02/2008 13.17:

Gabry ti ricordi che circolare fosse? Nell'archivio fatto mi pare da Juventino53 ho un po' di difficoltà a raccapezzarmi. Visto che ne avevo discusso con un tdg e non ricordavo la circolare esatta mi piacerebbe saperlo.

Ciao e grazie! dD





Era già stata postata in altri 3D, comunque eccola, era datata 1 Agosto 1996:


A TUTTI I CORPI DEGLI ANZIANI IN ITALIA

Cari fratelli,
Ultimamente le maggiori reti televisive e radiofoniche e diversi quotidiani hanno fatto molta pubblicità ad un caso di abuso di minore di cui è stato accusato un uomo che apparteneva alla congregazione di Cesano Maderno, vicino a Seveso, caso di cui si è occupata la magistratura.
La notizia ha suscitato interrogativi in alcuni fratelli, soprattutto anziani, che si sono chiesti cosa sia realmente accaduto, e come questi fatti riguardino lo svolgimento della loro attività pastorale nell'ambito della congregazione. Alcuni si sono anche chiesti se quanto accaduto renda necessario modificare la procedura nel trattare i casi di trasgressione, soprattutto quelli che interessano violazioni delle leggi dello Stato oltre che della legge di Dio.
Per quanto riguarda la congregazione è stata disposta localmente un'azione disciplinare a carico della persona per condotta dissoluta, giacché non si era configurato il peccato di fornicazione.
Il Pubblico Ministero di Milano, nonostante avesse già ottenuto la completa ammissione dei fatti da parte dell'uomo, ha voluto ugualmente interrogare i due anziani che a suo tempo avevano ricevuto la confessione. I due anziani si sono qualificati come ministri di culto dei testimoni di Geova. Pur confermando di essere a conoscenza dei fatti, si sono rifiutati di deporre su ciò che avevano appreso a motivo della loro posizione quali ministri di culto. Nonostante ciò, il Pubblico Ministero ha emesso nei loro confronti informazione di garanzia, per i reati di favoreggiamento personale (art. 378 c.p.) e falsa informazione al Pubblico Ministero (art. 371 bis c.p.) e ha inoltre disposto la perquisizione delle loro abitazioni, della locale Sala del Regno e il sequestro di una busta sigillata conservata nella Sala del Regno contenente la documentazione del caso.
È chiaro che i giornalisti hanno colto l'occasione per montare il caso e, fomentati da alcuni apostati che si sono espressi in pubblico al riguardo, hanno insinuato che nelle congregazioni di tutta Italia si celebrino processi paralleli a quelli della magistratura italiana e si occultino mezzi di prova di reati. Siamo quindi di fronte ad un ennesimo tentativo discreditare la nostra confessione religiosa presentandola come organizzata in contrasto con l'ordinamento giuridico dello Stato.
Non è la prima volta che cerchiamo di chiarire la nostra posizione di cristiani rispetto all'ubbidienza alle leggi dello Stato. La Torre di Guardia del 1° novembre 1990, alle pagine 18-28, chiariva bene il ruolo delle autorità superiori e la sottomissione ad esse dovuta.
Al paragrafo 8 di pagina 19, la stessa rivista precisava: "I testimoni di Geova hanno la buona reputazione di non opporsi alle autorità umane. Se un membro della congregazione dovesse veramente infrangere la legge, la congregazione non lo aiuterà a sfuggire alla legittima punizione. Chiunque si renda colpevole di furto, omicidio, diffamazione, evasione fiscale, violenza carnale, frode, uso illecito di stupefacenti, o si opponga in qualsiasi altro modo alla legittima autorità sarà soggetto a serie misure disciplinari da parte della congregazione, e non dovrebbe sentirsi perseguitato quando viene punito dall'autorità secolare. -1 Corinti 5:12, 13; 1 Pietro 2:13-17, 20”.
Un semplice cittadino è obbligato a denunciare un reato? L'articolo 364 del Codice Penale considera i soli specifici casi in cui si è obbligati a denunciare un reato qualora se ne abbia avuto notizia, cioè quelli relativi a delitti contro la persona dello Stato punibili con l'ergastolo o quelli relativi a sequestro di persona. Inoltre, l'art. 371 bis c.p., sulla falsa informazione al Pubblico Ministero, recita: "Chiunque, nel corso di un procedimento penale, richiesto dal pubblico ministero di fornire informazioni ai fini delle indagini, rende dichiarazioni false ovvero tace, in tutto o in parte, ciò che sa intorno ai fatti sui quali viene sentito, è punito con la reclusione da uno a cinque anni". Questo significa che se il semplice cittadino è chiamato a testimoniare dinanzi al pubblico ministero è tenuto a rispondere e a dire tutto ciò che sa. Se rende falsa testimonianza o rifiuta di rispondere, tace in tutto o in parte, può essere perseguito. L'art. 378 c.p., sul favoreggiamento personale, precisa inoltre che può essere punito anche chi "aiuta taluno a eludere le investigazioni dell'Autorità, o a sottrarsi alle ricerche di questa".
Quindi, alla luce di quanto sopra, gli anziani dovrebbero sentirsi obbligati a denunciare le violazioni commesse da qualcuno, violazioni di cui vengono a conoscenza a motivo del ministero che compiono nella congregazione, perché i trasgressori rispondano delle loro azioni all'autorità?
Degno di nota al riguardo è l'art. 200 c.p.p., sul segreto professionale, che recita: "Non possono essere obbligati a deporre su quanto hanno conosciuto per ragione del proprio ministero, ufficio o professione,... i ministri di confessioni religiose, i cui statuti non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano”. L'art. 256 c.p.p., sul dovere di esibizione e segreti, prevede l'obbligo di "consegnare immediatamente all'autorità giudiziaria, che ne faccia richiesta, gli atti e i documenti, anche in originale se così è ordinato, e ogni altra cosa esistente presso di esse per ragioni del loro ufficio, incarico, ministero, professione o arte, salvo che dichiarino per iscritto che si tratti di segreto di Stato ovvero di segreto inerente al loro ufficio o professione". In pratica, chi è ministro di culto non è obbligato a deporre, o a riferire ciò che sa all'autorità giudiziaria anche se gli viene richiesto, o a consegnare atti o documenti quando questi riguardino l'esercizio del proprio ministero, ufficio o professione.
Allora perché per i due anziani di Cesano Maderno è stata emessa informazione di garanzia per i reati di favoreggiamento personale e falsa informazione al pubblico ministero? Evidentemente, i due anziani non sono stati ritenuti dal pubblico ministero ministri di culto, e perciò sono stati considerati semplici cittadini obbligati a deporre davanti allo stesso.
Al momento in Italia non vi è alcun precedente giurisprudenziale. Siamo di fronte al primo caso di ministro di culto appartenente ad una confessione religiosa senza "Intesa" che viene indagato per favoreggiamento personale in quanto non ha rivelato ciò che ha appreso nell'espletare le proprie funzioni di ministro di culto.
Pertanto la questione dovrà essere in qualche modo definita, e non coinvolgerà solamente la confessione religiosa dei Testimoni di Geova, giacché la Costituzione (art. 3) garantisce che "tutti i cittadini... sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di... religione" e l'art. 4 della Legge 8 marzo 1989 n. 101, sulle norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Unione delle Comunità ebraiche italiane, dichiara: "É assicurata in sede penale la parità di tutela del sentimento religioso e dei diritti di libertà religiosa, senza discriminazioni tra i cittadini e tra i culti". Al riguardo è stato dato mandato ad alcuni legali affinché la questione sia definita secondo i principi costituzionali. Saremo lieti di informarvi in seguito quando ci saranno ulteriori sviluppi.
Quali cristiani continueremo a impegnarci sempre più attivamente nel nostro ministero cristiano, "il ministero della riconciliazione" con Dio. (2 Corinti 5:18) Come anziani e pastori del gregge, continueremo ad aver cura dei bisogni di ciascuna pecora. (Giacomo 5:13-15, 19, 20) Consci del ruolo che siamo chiamati a compiere quali ministri di Dio (Atti 20:28), continueremo a svolgere il nostro compito di pastori e sorveglianti con serietà, devozione e scrupolosità, usando saggezza e comprendendo il valore della riservatezza in questi giorni particolarmente malvagi.
Lieti di aver potuto corrispondere con voi, e grati a Geova per tutto ciò che state facendo a favore dei fratelli, vi salutiamo affettuosamente.







ciao
Gabry


[Modificato da gabriele traggiai 09/02/2008 14:27]
10/02/2008 03:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 701
Registrato il: 18/03/2005
Utente Senior
OFFLINE
Re: Re: Re
Grazie mille [SM=x570892]

dD




dai diamanti non nasce niente...
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:35. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com