Fanatismo

Cosa caratterizza secondo voi un comportamento (od un individuo) al punto tale da poterlo definire fanatismo (o fanatico)?

In altre parole, che cosa si intende o che cos'è il fanatismo, in particolare in ambito religioso?

Achille

2do me:

Il fanatismo religioso è ANCHE non anteporre:

1) Il buon senso
2) L'obiettività
3) Il senso critico

davanti alle proprie credenze.

Fanatismo
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« Il fanatismo è un dubbio ipercompensato. »
(Carl Gustav Jung)

L'etimologia della parola fanatismo – usata quasi sempre in accezione negativa – porta al latino «fanaticum, "ispirato da una divinità, invasato da estro divino", derivato di fanum "tempio", vc. da avvicinare a fas "diritto sacro"»[1].
Altra ipotesi è una relazione con il parsi "fanaah", annichilamento, distruzione, nell'amore per il divino.
Dall'etimologia appare evidente che caratteristica del fanatismo è una vena di follia, accompagnata o addirittura causata da una credenza autentica e sincera, da uno zelo eccessivo ed acritico, particolarmente per una causa religiosa, amorosa oppure politica o con un entusiasmo ossessivo per un passatempo, hobby oppure una persona.
Secondo il filosofo George Santayana:

« Il fanatismo consiste nel raddoppiare i tuoi sforzi quando hai dimenticato lo scopo ultimo del tuo impegno »
(George Santayana, Life of Reason, 1905, vol. 1, Introduzione)

Molto succintamente:

limiti estremi intransigenti: ovvero ottusità

Significa esasperare la voce della coscienza. Significa perdere un concetto equilibrato del proprio io e scardinarsi completamente dal tessuto sociale e alienarsi, eventualmente associandosi con chi ha seguito un processo analogo.

una simpatizzante ha scritto:

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Fanatismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
...Dall'etimologia appare evidente che caratteristica del fanatismo è una vena di follia...

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Interessante questo particolare: credo che questa "follia" sia l'unica spiegazione... razionale che permetta di comprendere come siano possibili certi comportamenti...

Achille

Sono state date delle varie spiegazioni in tal senso tutte buone.
Per me il fanatismo(ovviamente stiamo parlando in campo religioso)è la risultante di una propria convinzione di una superiorità verso altri,la sicurezza di una predestinazione divina la quale porta la persona a credere che tutti gli altri devono sottostare alle sue decisioni,un'esaltazione spropositata del proprio io,delle proprie capacità,della propria intelligenza,rendento costui mentalmente chiuso a qualsiasi apertura di dialogo,essendo egli mentalmente condizionato difficilmente potrà rendersi conto della Realtà e riappropiarsi del buon senso
Franco

Sono d'accordo sull'essere invasati, sul non ascoltare la voce della coscienza, ma non sono d'accordo sulla vena di follia, almeno non sempre; per me ci può essere fanatismo anche in persone lucide, che arbitrariamente decidono, per un motivo o per un altro, di sostenere strenuamente una religione o un partito, o qualsiasi altra istituzione possa riempire di speranze.
Lo credo perché anche in persone con un'ottimo background culturale, un ampio contatto con la realtà moderna e con uno sviluppato senso critico, queste capacità sembrano andare un attimo in stand-by quando si parla di alcuni argomenti, e visto che non posso credere che sia incapacità di raziocinio arrivo alla conclusione che sia semplicemente una deliberata scelta.
Scelgo che idee sostenere e le faccio mie, le difendo a tutti i costi.
Poi ci sono anche i fanatici folli e ignoranti.

Ciao! dD

d@reDev1l, 24/11/2007 14.30:

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Sono d'accordo sull'essere invasati, sul non ascoltare la voce della coscienza, ma non sono d'accordo sulla vena di follia, almeno non sempre; per me ci può essere fanatismo anche in persone lucide, che arbitrariamente decidono, per un motivo o per un altro, di sostenere strenuamente una religione o un partito, o qualsiasi altra istituzione possa riempire di speranze.
Lo credo perché anche in persone con un'ottimo background culturale, un ampio contatto con la realtà moderna e con uno sviluppato senso critico, queste capacità sembrano andare un attimo in stand-by quando si parla di alcuni argomenti, e visto che non posso credere che sia incapacità di raziocinio arrivo alla conclusione che sia semplicemente una deliberata scelta.
Scelgo che idee sostenere e le faccio mie, le difendo a tutti i costi.
Poi ci sono anche i fanatici folli e ignoranti.

Ciao! dD

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S. Agostino diceva, a chi gli chiedeva di definire il "tempo", «Se non me lo chiedi so cos'è, se me lo chiedi non lo so più».

Alla mia intelligenza sono molte le cose che non si lasciano definire compiutamente, e in queste rientra anche il fanatismo.
Quindi penso che una buona strada sia quella di descriverlo per esempi più che tentarne una definizione. C'è comunque del vero anche nelle definizioni, però misto a qualcosa che va ulteriormente precisato altrimenti viene da fare dei "distinguo".

Per me dunque direi che il fanatico - cioè l'affetto da una malattia che può allignare in tutti magari temporaneamente o anche su una singola impuntatura - è uno che...

- è attaccato al suo unico abbecedario perché teme di non saper gestire libri più consistenti

- è schiavo di un fondamentalismo ottuso (come certe regole giuridiche*)

- è fortemente adagiato alle conquiste già fatte e che ritiene tutte definitive

- si ritiene migliore degli altri perché detentore di una verità indiscutibile e perché spalleggiato da un gruppo che lo appoggia

- è esibizionista

- crede che l'uomo sia fatto per il Sabato anziché il Sabato per l'uomo

- etc... si può continuare fino a farne un romanzo, quasi affondando il coltello nella piaga. Ma se lo si fa immaginando sempre ed esclusivamente di aver a che fare con una piaga altrui... questo sarebbe segno di esserne anche noi infetti, e manco poco! Cf "Signore ti ringrazio perché non sono come questo pubblicano..."

La salvezza quindi sta in un perenne autoesame e nel coltivare la propria disponibilità a lasciarsi formare dalla Parola di Dio se credenti e dalla retta coscienza se "laici" (e aggiungo anche dalle sacrosante reazioni di chi contattiamo) in intelletto d'amore.
E' forse il migliore augurio per il Natale che prelude al "metanoèite" successivo con cui Gesù invita ad accogliere l'Evangelo.
Vostro Bery
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* si pensi al "pisciabbotte" che esce ad annaffiare le strade d'estate perchè quello è il suo orario, e lo fa anche se è venuto giù uno sgrullone da far paura; o al pizzardone che ti multa perché sei passato col rosso a un semaforo esclusivamente pedonale su una via senza incroci e senza pedoni ecc...

Per me il "fanatico" è un "recipiente" talmente colmo che non permette l'aggiunta di nemmeno una sola goccia d'acqua, per timore di ... travasare.

Ho scritto "travasare"? Un liquido "travasa" quando è ben ben "invasato", no?

Agabo.

PS: ho conosciuto fanatici di ogni sorta e, a ben guardare, è un atteggiamento che, almeno in minima parte, non risparmia che pochi eletti, beati loro!
Tuttavia, una cosa è certa: tutti coloro che hanno "sfondato" in un dato campo, erano dei "fissati" che, in qualche modo è specchio dell'essere fanatici. E' l'altra faccia della medaglia?