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FAMIGLIA e DINTORNI

Ultimo Aggiornamento: 18/11/2007 11:07
11/11/2007 13:48
 
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la chiave di volta della società
La mia educazione culturale mi fa ritenere (come la maggioranza delle persone) che la Famiglia sia la "chiave di volta" della società. Sia punto di riferimento e perno attorno alla quale nasce, cresce e si sviluppa tutta la formazione psicofisica dell'individuo. È terreno per la crescita e lo sviluppo della personalità.

È evidente quindi quanto importante ed essenziale sia il "controllo" del nucleo degli affetti famigliari da parte di coloro i quali hanno volontà di esercitare il proprio "potere" in seno ad una società in cui l'elemento comune e aggregante è proprio la famiglia stessa (oggi sempre più mononucleare).

Gruppi familiari omogenei (per cultura e tradizione, nonché per ideali e aspirazioni) possono vivere in armonia applicando principi di sussidiarietà nella vita quotidiana.
Famiglie in cui uno o più elementi conducono (per varie ragioni, caratteriali o di frequentazione) esistenze basate su riferimenti differenti da quelli del nucleo principale, risultano disadattati e alla fine "emarginati" dall'insieme delle relazioni, quand'anche da quello degli affetti.
È pur vero che i principi di compassione, tolleranza e disponibilità vengono in aiuto in queste situazioni per mantenere un dialogo e una integrazione affettiva; principi che possono essere emanazione dalla singola sensibilità o da riferimenti religioso-spirituali sani e conformati ad un giusto sentire, ricco di umanità e di consapevolezza dell'"io".

Una congregazione che si ispira (dichiara di ispirarsi) a principi "divini" e quindi, nella accezione occidentale, positivi e volti al bene dell'individuo evidenzia, nell'interpretazione e nell'applicazione di questi, una fondamentale CONTRADDIZIONE.
Non è conciliabile infatti l'istruzione all'ostracismo e alla denigrazione del "diverso", rifiutandone l'integrazione non RICONOSCENDONE LE DIVERSITÀ!
Anche un semplice rifiuto di saluto, che matura poi in un deterioramento dei rapporti (inesistenti) e in risentimenti più o meno malcelati e somatizzati, è un atto gravissimo di attentato alla famiglia!
Se il machiavellico "fine che giustifica i mezzi" è qui applicato con un cinismo senza uguali, risulta al limite del grottesco si venga a sacrificare proprio quell'elemento per il quale si sta cercando di ottenere il consenso.
In altre parole, mi sembra molto "stupido e irresponsabile" distruggere la Famiglia per poterla controllare!!!

Ammettere solamente il diritto di esistenza a nuclei affettivi (famiglie e non solo) omogeneizzate alla propria volontà e visione è quantomai presuntuoso e arrogante e, vorrei dire, "razzista".
Razzista in senso lato del termine, inteso di chi non è in grado, per individualismo e/o per ignoranza, di accettare e integrare la diversità.

[SM=x570893]


11/11/2007 18:27
 
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La tua esposizione è lucida e magistrale.


"È pur vero che i principi di compassione, tolleranza e disponibilità vengono in aiuto in queste situazioni per mantenere un dialogo e una integrazione affettiva; principi che possono essere emanazione dalla singola sensibilità o da riferimenti religioso-spirituali sani e conformati ad un giusto sentire, ricco di umanità e di consapevolezza dell'"io"."



Non posso che essere completamente d'accordo. Il cristianesimo credo si ispiri esattamente a questi principi (un giusto sentire, ricco di umanità e di consapevolezza dell'"io").

Ma ho purtroppo una visione troppo confusa della storia del cristianesimo e sicuramente una conoscenza troppo limitata del testo sacro per dimostrarlo bibbia alla mano...
12/11/2007 00:39
 
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Re:
BioScientist, 11/11/2007 18.27:

La tua esposizione è lucida e magistrale.


"È pur vero che i principi di compassione, tolleranza e disponibilità vengono in aiuto in queste situazioni per mantenere un dialogo e una integrazione affettiva; principi che possono essere emanazione dalla singola sensibilità o da riferimenti religioso-spirituali sani e conformati ad un giusto sentire, ricco di umanità e di consapevolezza dell'"io"."



Non posso che essere completamente d'accordo. Il cristianesimo credo si ispiri esattamente a questi principi (un giusto sentire, ricco di umanità e di consapevolezza dell'"io").

Ma ho purtroppo una visione troppo confusa della storia del cristianesimo e sicuramente una conoscenza troppo limitata del testo sacro per dimostrarlo bibbia alla mano...




Il fatto tu abbia una visione confusa del cristianesimo (almeno da quello che ti attribuisci) non credo sia dovuto ad una tua incapacità cognitiva ma al fatto stesso che il cristianesimo ha avuto, effettivamente, una storia molto confusa. E oserei dire, troppo spesso contraddittoria. Perché è insito nell'Uomo la contraddizione quando si vuole raggiungere a tutti i costi uno scopo, senza assecondare... la velocità di rotazione del Mondo!
Conosco poco la Bibbia anch'io, come pure il Libro dei Morti Tibetano, Il Tao Te Ching Cinese, e altri testi che la Soria dell'Umanità ha consacrato al ruolo di Testi Sacri... ma quello che tutti nascondono tra le righe sono gli stessi concetti, che appaiono in tutta la loro forza e valenza universale a chi sa leggere quelle righe, appunto, con cuore puro e libero.
[SM=g27817]
12/11/2007 10:18
 
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sono perfettamente d accordo....La famiglia è la base della società: è lì il posto dove un individuo deve sentirsi a proprio agio, libero di sprimere le sue idee, in posto dove deve esistere il confronto.Penso che nessuno abbia il diritto di intromettersi nei legami familiari e portare a delle divisioni per poter essere ubbidienti a un organizzazione.E' SEMPLICEMENTE VERGOGNOSO TUTTO CIò, molto lontano dall' amore che Gesù ci ha insegnato.Conosco delle persone che rimangono nell' organizzazione per paura di perdere la propria famiglia...e poi....in congregazione ti fanno una testa grande come una campana che se si esce dall' organizzazione si fa una brutta fine.....MA PER FORZA....TI VIENE TOLTO TUTTO...NON HAI PIù PUNTI DI RIFERIMENTO....sei solo con te stesso e devi affrontare il mondo...L' hanno studiata a puntino questa cosa...mi viene da piangere...dietro a tutto quel perbenismo si nasconde una gran cattiveria....si cattiveria come la devo chiamare....e poi basta perchè altrimenti , se ci penso , sto troppo male.....W la vita............ [SM=x570915]
13/11/2007 00:22
 
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Re:
sonia_77, 12/11/2007 10.18:

(...)il posto (la famiglia) dove un individuo deve sentirsi a proprio agio, libero di esprimere le proprie idee, un posto dove deve esistere il confronto. Penso che nessuno abbia il diritto di intromettersi nei legami familiari e portare a delle divisioni per poter essere ubbidienti a una organizzazione. E' SEMPLICEMENTE VERGOGNOSO TUTTO CIò, molto lontano dall'amore che Gesù ci ha insegnato. Conosco delle persone che rimangono nell'organizzazione per paura di perdere la propria famiglia... (...)TI VIENE TOLTO TUTTO...NON HAI PIù PUNTI DI RIFERIMENTO....sei solo con te stesso e devi affrontare il mondo...(...)dietro a tutto quel perbenismo si nasconde una gran cattiveria....(...) [SM=x570915]



"Intromettersi nei legami familiari, portarne alla perdita (condurre ad un evento luttuoso), togliere tutti i punti di riferimento (isolare per esiliare dagli affetti)" può essere intesa come cattiveria ma sostanzialmente coloro i quali agiscono così lo fanno perché manca loro una sufficiente forza di carattere per valutare con la propria testa se è più importante fare soffrire un altro essere umano solo perché la pensa in modo differente piuttosto che rifiutare un "ordine illegittimo" e fare il bene di un altro individuo.
Sono essi stessi vittime, purtroppo inconsapevoli, di un sistema di coercizione e di manipolazione della volontà.
Anche gli antichi sacerdoti Maya controllavano le folle millantando un rapporto con il divino e imponendo regole di sacrificio estremo gestivano in pochi moltitudini di persone. Anche nel Medioevo, con l'Inquisizione, come per le caste vicine al Faraone duemila anni prima di Cristo ... mantenendo nell'ignoranza i molti e riservando a pochi (se stessi) la vera conoscenza, si poteva esercitare il potere con tutti i benefici e i vantaggi conseguenti.
La Storia dell'Umanità insegna a chi vuole imparare.
Un amorevole abbraccio [SM=x570899]
16/11/2007 08:34
 
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Con il consenso di Maya88 trascrivo quanto da lei scritto nella sezione "presentiamoci"; ritengo che questa sua testimonianza sia un ulteriore importante contributo per comprendere la situazione disaggregante che si genera all'interno dei nuclei familiari con conseguenze sui singoli molto significative e, a volte, purtroppo, devastanti per la persona.
(...)
"A me per tanti versi è andata bene, ma conosco ragazzi di 20 anni abbandonati a se stessi dai genitori perchè..... hanno fatto scelte discutibili, che inevitabilmente lanciandoli fuori casa sono divenute delle "trasgressioni". Questo mi fa pensare ...
Ma voi capite qual'è l'impatto emotivo di una cosa del genere su uno di 20 anni senza lavoro che si trova SOLO?? E come si riequilibria? Come si mantiene, come capisce i suoi "eventuali" errori?
Dov'è la carità cristiana in questo caso?
e penso penso, e se posso dò una mano....con discrezione
!"

Leggo ultimi contributi di situazioni estreme che hanno portato a tragiche conseguenze.
Nella sezione "lettere ad Achille" sono riportati delle esternazioni molto discutibili per l'integralismo dimostrato. Non viene sviluppato un dialogo e un confronto costruttivo in quanto le argomentazioni sono soltanto citazioni (ormai note) dai "sacri testi" (che in quanto citazioni hanno il beneficio della virgolettatura e liberano pertanto chi le riporta dalla responsabilità della modalità di rappresentazione del concetto espresso) e singole parole offensive dirette.
Abbiamo il dono della parola e della capacità di ragionamento. Sarebbe molto efficace che tutti ne facessimo uso. In modo civile, con rispetto anche delle sensibilità altrui. Purtroppo gli alterchi, gli scontri verbali e fisici, le risse, le battaglie e le guerre... nascono proprio dalla volontà di volere imporre il proprio "modello di vita" (economico e sociale) in modo violento e fisico.
Continuiamo a muovere le coscienze verso un mondo in cui ci si rapporti tra PERSONE degne di questo nome!

SIAMO CAUTI NEL GIUDIZIO E GENEROSI NELLA LODE, MIRANDO A COSTRUIRE E NON A DISTRUGGERE!!!

[SM=x570893]
16/11/2007 16:12
 
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Re:

Abbiamo il dono della parola e della capacità di ragionamento. Sarebbe molto efficace che tutti ne facessimo uso. In modo civile, con rispetto anche delle sensibilità altrui. Purtroppo gli alterchi, gli scontri verbali e fisici, le risse, le battaglie e le guerre... nascono proprio dalla volontà di volere imporre il proprio "modello di vita" (economico e sociale) in modo violento e fisico.
Continuiamo a muovere le coscienze verso un mondo in cui ci si rapporti tra PERSONE degne di questo nome!

SIAMO CAUTI NEL GIUDIZIO E GENEROSI NELLA LODE, MIRANDO A COSTRUIRE E NON A DISTRUGGERE!!!



Credo che manchi la capacità di 'discretizzare'. Mi spiego meglio. Spesso piuttosto che considerare i nostri rapporti con altri come un continuum indistinto sarebbe saggio soffermarsi sul modo in cui si ci relaziona con le PERSONE. In nome di un futuro idealizzato (spesso da altri) perdiamo di vista il presente, e allo stesso tempo, i nostri compagni di viaggio, gli altri . . . tutti gli altri. Sicchè un gesto incivile, una rissa, . . . una guerra(!) diventano un mezzo per raggiungere quel FUTURO e in un onda di entusiamo globale ci si dimentica dell'altro. . . . . .

18/11/2007 11:07
 
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Re: Re:
(...) piuttosto che considerare i nostri rapporti con altri come un continuum indistinto sarebbe saggio soffermarsi sul modo in cui si ci relaziona con le PERSONE. In nome di un futuro idealizzato (spesso da altri) perdiamo di vista il presente, e allo stesso tempo, i nostri compagni di viaggio, gli altri . . . tutti gli altri. Sicchè un gesto incivile, una rissa, . . . una guerra(!) diventano un mezzo per raggiungere quel FUTURO e in un onda di entusiamo globale ci si dimentica dell'altro. . .



Hai perfettamente ragione. Se tutti ci rendessimo conto di questo avremmo risolto molti problemi fondamentali di coesistenza su questo minuscolo pianeta...
[SM=g27819]


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