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I genitori hanno il diritto di vita o di morte sui figli?

Ultimo Aggiornamento: 06/09/2007 20:49
03/09/2007 19:54
 
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Sul forum di Lancillotto si era intavolata una discussione sulle trasfusioni di sangue negate ai bambini.

Sono stata accusata di essere irrispettosa nei confronti di chi, spinto da un forte sentimento religioso, compie delle scelte estremamente dolorose in virtù del proprio credo.

Sgombriamo il campo da possibili equivoci:
so perfettamente che i tdG amano i propri figli tanto quanto io amo i miei.
So anche che un genitore tdG farebbe qualsiasi cosa per preservare la salute del proprio bambino, cercherebbe qualsiasi cura alternativa al sangue e se potesse darebbe la propria vita per lui.

Detto questo secondo voi è giusto che un genitore abbia diritto di vita e di morte sul proprio figlio?
Se questo principio dovesse essere ritenuto valido dovremmo ritenere leciti tutti i massacri/suicidi di massa (dove purtroppo tra le vittime ci sono moltissimi bambini) compiuti da fanatici in virtù di un fantomatico dio o di una auspicata salvezza?

Per quanto mi riguarda un adulto ha il diritto di fare ciò che vuole col proprio corpo e con la propria vita, ha diritto a scegliere di curarsi o non curarsi, di ricorrere alla medicina ufficiale o a quella che preferisce, ma un bambino va tutelato e preservato affinchè da adulto possa avere la possibilità di scegliere.

Vi invito a leggere questo link
http://www.crimine.net/wp/?p=73 e se volete a postare le vostre riflessioni.

[SM=x570892]
Francesca


[Modificato da Francesca Galvani 03/09/2007 20:04]
03/09/2007 20:19
 
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Credo che tu abbia toccato uno degli aspetti, se non l'aspetto più controverso e più brutto dei tdg.
E' giusto che un genitore decida della vita del proprio figlio sulla base delle sue attuali convinzioni religiose?
Io dico: no.

Oltre questo, credo che parlare di questo argomento faccia bene, perchè è una delle critiche più serie e motivate che si possa fare alla WTS.

Sinceramente, nei 18 circa anni in cui sono stato tdg, non credo di aver mai compreso pienamente il perchè un bimbo, non tdg, debba essere privato di una cura a lui indispensabile solo per il fatto che i suoi genitori sono tdg.

Magari lo capiro più avanti, del resto non si può capire tutto no? [SM=g27828]

Saluti
gandhi
04/09/2007 08:18
 
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Re:

.gandhi., 03/09/2007 20.19

Sinceramente, nei 18 circa anni in cui sono stato tdg, non credo di aver mai compreso pienamente il perchè un bimbo, non tdg, debba essere privato di una cura a lui indispensabile solo per il fatto che i suoi genitori sono tdg.



Anche a me risulta incomprensibile.
I tdG sottolineano sempre che a differenza dei cattolici, l'adesione al loro credo avviene in età adulta (anche se difficilmente si può pensare che un ragazzo di 14/15 anni si possa considerare adulto) e che quindi è una scelta consapevole.
Ma cosa può scegliere un bambino al quale è negata la vita?
04/09/2007 13:22
 
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Ho fatto una ricerca sul cd della WTS, si vede che ho perso la mano [SM=g27819] , ma non sono riuscito a trovare nulla sul perchè un genitore deve rifiutare una trasfusione al figlio.
Quali principi scritturali adotta la WTS per giustificare questa posizione? Perchè il genitore è responsabile di fronte a Dio del tipo di cura che riceve il proprio figlio, incapace di prendere una decisione autonoma, come ad esempio se un bimbo nasce prematuramente?

Quello che ho trovato W 91 15/6 p. 18
Genitori: istruite bene i figli

19 Esperienze come queste sono estremamente significative per i genitori che desiderano che nella loro famiglia tutti rispettino la legge di Dio sul sangue. Uno dei motivi per cui Abraamo era amico di Dio era il fatto che Dio sapeva che il patriarca avrebbe ‘comandato ai suoi figli e alla sua casa dopo di lui, in modo che si attenessero veramente alla via di Geova per praticare giustizia’. (Genesi 18:19) Non dovrebbe potersi dire la stessa cosa anche degli odierni genitori cristiani? Se siete genitori, state istruendo i vostri cari figli a camminare nella via di Geova così che saranno sempre “pronti a fare una difesa davanti a chiunque . . . chieda ragione della [loro] speranza, ma con mitezza e profondo rispetto”? — 1 Pietro 3:15.

20 Anche se sarebbe bene che i nostri figli fossero informati dei pericoli di contrarre malattie e degli altri rischi che le trasfusioni di sangue comportano, istruire i figli nella perfetta legge di Dio sul sangue non significa primariamente cercare di instillare la paura del sangue. Se, ad esempio, un giudice chiedesse a una bambina perché non vuole ricevere il sangue e lei rispondesse fondamentalmente che lo ritiene troppo rischioso o che ne ha paura, quale potrebbe essere il risultato? Il giudice potrebbe concludere che la bambina è semplicemente immatura ed eccessivamente spaventata, proprio come potrebbe essere spaventata all’idea di essere operata d’appendicite al punto di piangere e opporsi a questa operazione che anche i suoi genitori potrebbero ritenere nei suoi migliori interessi. Inoltre, abbiamo già visto in precedenza che il motivo fondamentale per cui i cristiani rifiutano le trasfusioni non è perché il sangue sia contaminato, ma perché è prezioso agli occhi del nostro Dio e Datore di vita. I nostri figli dovrebbero sapere questo, come pure che i possibili rischi del sangue dal punto di vista sanitario contribuiscono a giustificare la nostra presa di posizione di carattere religioso.

21 Se avete figli, siete sicuri che sono d’accordo con il punto di vista biblico sulle trasfusioni e che sono in grado di spiegarlo? Credono veramente che questa è la volontà di Dio? Sono convinti che violare la legge di Dio sarebbe così grave da poter mettere a repentaglio le prospettive di vita eterna di un cristiano? I genitori saggi riesamineranno queste cose con i figli, siano essi giovanissimi o quasi adulti. I genitori possono ipotizzare situazioni in cui ciascun giovane deve rispondere a domande che gli potrebbero essere fatte da un giudice o da un funzionario ospedaliero. L’obiettivo non è quello di far sì che il giovane reciti a memoria alcuni dati o alcune risposte. È più importante che i figli capiscano in che cosa credono e perché. Naturalmente, a un’udienza di tribunale i genitori o altri potrebbero presentare informazioni relative ai rischi del sangue e alla disponibilità di terapie alternative. Ma ciò che un giudice o un funzionario probabilmente vorranno sapere in un colloquio con i nostri figli è se capiscono in maniera matura la loro condizione e le scelte possibili, e anche se hanno i propri valori e ferme convinzioni personali. — Confronta 2 Re 5:1-4.



In pratica, si incoraggiano i genitori ad istruire i propri figli sul perchè dovrebbero rifiutare la trasfusione, ma si stà parlando di figli in grado di comprendere, almeno 10 anni, non di certo bimbi piccoli.
Riflessione su ciò che dice la W sopra: dopo uno studio del genere, come può un ragazzo di 10-14 anni avere la possibilità di controbattere al proprio genitore, deludendolo, dicendosi contrario alle trasfusioni? Che strumenti può avere un figlio minore di questa età per controbattere le argomentazioni del genitore e prendere una decisione del tutto libera da costrizioni? Il genitore parte dal presupposto di possedere la verità, e in questo tono imposta lo studio, fatto ad un bambino. Che strumenti può avere un bambino per dichiararsi contrario al proprio genitore?


Saluti
gandhi
04/09/2007 17:07
 
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Re:

=.gandhi., 04/09/2007 13.22
Riflessione su ciò che dice la W sopra: dopo uno studio del genere, come può un ragazzo di 10-14 anni avere la possibilità di controbattere al proprio genitore, deludendolo, dicendosi contrario alle trasfusioni? Che strumenti può avere un figlio minore di questa età per controbattere le argomentazioni del genitore e prendere una decisione del tutto libera da costrizioni? Il genitore parte dal presupposto di possedere la verità, e in questo tono imposta lo studio, fatto ad un bambino. Che strumenti può avere un bambino per dichiararsi contrario al proprio genitore?



Infatti, è proprio questo il punto.
Un bambino è totalmente in balia dei propri genitori e per questo deve essere protetto dalla società e dallo Stato.
Ritorno al discorso di partenza, allargato a i non tdG, ovvero a quei pazzi criminali, seguaci di qualche setta (perlopiù americana) che per arrivare subito ad un fantomatico paradiso spirituale invocato dal guru del momento, compiono delle vere e proprie stragi/suicidi dove tra le vittime ci sono troppi bambini.
Io credo che qualsiasi tdG classificherebbe questi avvenimenti come totalmente deprecabili, ma solo perchè non è il guru giusto o il dio in cui credono loro?
O mi vogliono dire che sono irrispettosa anche nei confronti delle credenze di questi folli?
Insomma auspicherei di vivere in un mondo dove ai bambini siano preservate torture e vessazioni di ogni tipo, con il beneplacido di tutti, in un mondo dove il diritto alla vita venga anteposto a qualsiasi credenza.
[SM=x570892]
Francesca


04/09/2007 18:12
 
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Quando si ha a che fare con persone che credono di seguire la volontà di Dio, può accadere di tutto: il buon senso, la ragionevolezza, l'equilibrio, l'umanità, tutto ciò che appartiene alla ragione umana, viene messo in secondo piano, dato che è più importante ubbidire alla "legge di Dio".
Quello che sfugge ai fanatici di ogni genere è che molto spesso questa "legge di Dio" non è altro che il risultato di erronee, mutevoli e dannose interpretazioni umane.

Per esempio, quando le vaccinazioni erano considerate dal CD una violazione della legge di Dio, ecco come i TdG giustificavano il rifiuto di vaccinare i loro figli:
...La signora Braught, invece di narrare la sua storia alla corte, lesse una dichiarazione scritta.

Quando passò a spiegare i motivi della sua obiezione, essa disse: "La corte potrebbe anche chiedermi di brandire un coltello e di ucciderli, ma essa non ha alcun diritto di vaccinare i miei figli più di quanto non l’abbia di accoltellarli. Io sono una vera cristiana e conosco e studio la Bibbia. La legge di Geova Dio si oppone alla contaminazione del sangue umano con roba proveniente dagli animali, proprio come è dichiarato in Levitico capitolo 18. La vita è nel sangue, e poiché la vaccinazione consiste nell’immettere direttamente nel torrente sanguigno materiale proveniente da animali, essa è una diretta violazione della santa legge di Geova Dio. Io non ho timore di chi può distruggere il corpo, ma ne ho dell’Onnipotente Geova Dio, la cui legge sovrana è giusta e corretta. La Costituzione è la legge fondamentale degli Stati Uniti; essa fu promulgata da uomini timorati di Dio e garantisce a tutti la libertà di adorare Geova Dio secondo i dettati della coscienza di ciascuno. La legge degli Stati Uniti inoltre garantisce ai genitori la libertà di scegliere il medico che essi vogliono per la loro famiglia. La legge scolastica esige che ogni bambino riceva la giusta istruzione. Poiché io sono un cittadino rispettoso della legge e che paga le tasse, io chiedo che i miei figli ricevano la giusta istruzione. Non mi interessa nulla del consiglio medico. Ciò che io chiedo alla scuola è di istruire i miei figli, e questo non lo chiedo certamente ai medici ... Io accusa la pratica della vaccinazione di incostituzionalità ... Inoltre, per ultimo, ma non perché sia meno importante, la vaccinazione è contraria alla volontà sovrana dell’Onnipotente Geova Dio che fra breve distruggerà ogni ingiustizia ed ogni cosa che non è in armonia con la Sua sovrana volontà ... Io non ho alternativa. Devo obbedire alla legge di Geova Dio perché essa è superiore a tutte le leggi fatte dagli uomini ... Se questa corte insiste nel volermi punire perché obbedisco alla legge di Dio, in tal caso deve prepararsi a subire le conseguenze davanti a Dio".

Quando le fu chiesto se avesse dei testimoni, essa rispose: "Dio è il mio testimone". (Tratto da www.infotdgeova.it/dottrine/vaccinazioni.php ).
Sono pochissimi i TdG a conoscenza del fatto che un tempo le vaccinazioni venivano rifiutate con argomentazioni molto simili a quelle con cui oggi le trasfusioni vengono negate anche ai figli minorenni.
Mi domando se un giorno anche il divieto delle trasfusioni non farà la stessa fine di quello delle vaccinazioni... Non mi stupirei se ciò accadesse, come non mi stupirei nemmeno del fatto che qualche decennio dopo potrebbero esserci dei TdG che sapranno poco o nulla di questo divieto, e che magari diranno che sono gli "apostati" che si sono inventati tutto...

Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 04/09/2007 18:14]
04/09/2007 19:16
 
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[Francesca Galvani, 04/09/2007 17.07]

=.gandhi., 04/09/2007 13.22
Riflessione su ciò che dice la W sopra: dopo uno studio del genere, come può un ragazzo di 10-14 anni avere la possibilità di controbattere al proprio genitore, deludendolo, dicendosi contrario alle trasfusioni? Che strumenti può avere un figlio minore di questa età per controbattere le argomentazioni del genitore e prendere una decisione del tutto libera da costrizioni? Il genitore parte dal presupposto di possedere la verità, e in questo tono imposta lo studio, fatto ad un bambino. Che strumenti può avere un bambino per dichiararsi contrario al proprio genitore?



Infatti, è proprio questo il punto.
Un bambino è totalmente in balia dei propri genitori e per questo deve essere protetto dalla società e dallo Stato.

Tratto da:
I TESTIMONI DI GEOVA TRA MITO E REALTA’ di Achille Aveta, Fortunato Grottola, Sergio Pollina, Centro Grafico Meridionale, Foggia 1991, pp. 34-35 + allegato n. 9


Estremamente preoccupante, poi, è il meccanismo che il Corpo Direttivo ha elaborato, dopo l'esperienza negativa del caso Oneda e la conseguente pubblicità sfavorevole che ne derivò, al fine di ottenere lo stesso risultato, cioè il non intervento terapeutico, senza però incorrere nei rigori della legge. Ecco che viene elaborata la circolare dell' il 12/1981, indirizzata agli "anziani" di tutte le congregazioni d'Italia. In essa viene mostrato con chiarezza, senza infingimenti giuridici, che ai testimoni di Geova è tassativamente proibito assumere sangue e che si debbono porre in atto tutti i possibili accorgimenti per rispettare tale divieto. Se non si trattasse di una cosa così seria, sì potrebbe persino ironizzare sulle parole ìntroduttive della circolare (vedi allegato n. 9):

"Anche voi (anziani), sebbene abbiate l'obbligo scritturale di dare consigli in armonia con i principi biblici, lascerete che ogni individuo, e/o per lui i familiari, prenda le decisioni che ritiene più appropriate".

Sì, perché sembra uno scherzo di cattivo gusto "lasciare che si prendano le decisioni più appropriate", per poi disassociare senza misericordia chi non si adegua e decide diversamente57. Quindi la circolare passa a dettagliare, ci si perdoni la crudezza, in che modo si può lasciare morire un proprio figlio senza pagarne le conseguenze:

"Quando i figli sono affetti da gravi malattie come le emopatie di cui abbiamo già parlato... per tutelarsi penalmente, i genitori devono essere in grado di provare che hanno praticato tutte le cure disponibili e compatibili con la loro coscienza cristiana".

Poi si suggerisce di procedere a vari tentativi, non per salvare la vita del bambino il quale secondo loro è destinato "inesorabilmente alla morte, malgrado qualsiasi cura praticata", ma "se non altro (per) dimostrare di non aver lasciato nulla di intentato. Occorre invitarli (i genitori) a raccogliere le prove di tutto ciò che essi hanno fatto o tentato di fare per la cura del bimbo malato, affinchè siano in grado di giustificare la loro posizione nel caso di intervento della Magistratura al momento del decesso del bimbo o anche prima".



57 - Cfr. La Torre di Guardia del 15/7/1961, pp. 446 e segg..


L'allegato n. 9 conteneva anche "Foglio di consigli di contenuto riservato" che riporto in 4 tempi:

1^ di 4


Ciao [SM=x570892]

Bruno

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continua ...

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Foglio di consigli di contenuto riservato"
4^ di 4




Ricordo che questo "FOGLIO DEI CONSIGLI DI CONTENUTO RISERVATO" era inserita in una circolare emanata dalla C.C.T.G. il 1° dicembre 1981 e indirizzata al "corpo degli anziani".

Ciao [SM=x570892]

Bruno
[Modificato da brunodb2 04/09/2007 20:06]
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Nessuno ha il diritto di morte su nessun essere umano.Perchè la vita è il diritto fondamentale , inviolabile, sacro per ogni essere umano.C'è differenza tra uccidere e lasciare morire? o essere responsabili di una morte? Francesca dice che i tdg amano i loro figli, ma poi li lasciano morire senza pietà per un divieto assurdo,crudele, inumano!Ma dove è il loro amore ? il loro cuore? che colpa hanno dei bambini innocenti delle scelte dei loro genitori?Perchè i figli dei tdg muoiono per un divieto di trasfusione e altri invece continuano a vivere grazie a questo intervento?Non cè nessuna giustificazione per genitori che hanno l'obbligo di tutelare , difendere , proteggere i loro figli, e che poi essendo consapevoli, li fanno morire negando loro l'unica possibilità di salvezza.
Tutto ciò è crudele, assurdo, e inconcepibile!
GRAZIA
06/09/2007 18:49
 
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Re: re
mancagraziella, 06/09/2007 18.18:

Nessuno ha il diritto di morte su nessun essere umano.Perchè la vita è il diritto fondamentale , inviolabile, sacro per ogni essere umano.C'è differenza tra uccidere e lasciare morire? o essere responsabili di una morte? Francesca dice che i tdg amano i loro figli, ma poi li lasciano morire senza pietà per un divieto assurdo,crudele, inumano!Ma dove è il loro amore ? il loro cuore? che colpa hanno dei bambini innocenti delle scelte dei loro genitori?Perchè i figli dei tdg muoiono per un divieto di trasfusione e altri invece continuano a vivere grazie a questo intervento?Non cè nessuna giustificazione per genitori che hanno l'obbligo di tutelare , difendere , proteggere i loro figli, e che poi essendo consapevoli, li fanno morire negando loro l'unica possibilità di salvezza.
Tutto ciò è crudele, assurdo, e inconcepibile!
GRAZIA




la spiegazione che è stata data a me qualche tempo fa è stata questa
i bambini, qualora finisse il mondo domani, verrebbero comunque tutti salvati perchè le loro colpe le pagherebbero i genitori, non essendo loro nella verità e nella piena coscienza delle azioni quotidiane. per cui fin quando i bambini non hanno l'età per prendere decisioni di cui rispondere poi davanti a Dio sono i genitori a pagare per loro. per cui in caso di decisioni così grandi e gravi loro si avvalgono della parola di Dio, anche perchè se facessero una trasfusione ad un bambino lo marchierebbero a vita e non sarebbe più salvato (oltre che a marchiarsi loro stessi) rifiutare una trasfusione diventa quindi un atto d'amore,dell'amore di cui parla francesca, nella consapevolezza che se dovesse succedere qualcosa di grave Geova salverebbe la creatura, come pura! poi che sia condannabile come ragionamento... penso che chi scrive qui non ha dubbi.
però voi dovreste capire meglio di me che sono nell'oscurità completa questo modo di pensare. in fondo quando eravate tdg avreste fatto lo stesso??? [SM=x570872]
06/09/2007 18:51
 
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Re: re

=mancagraziella, 06/09/2007 18.18 Francesca dice che i tdg amano i loro figli, ma poi li lasciano morire senza pietà per un divieto assurdo,crudele, inumano!Ma dove è il loro amore ? il loro cuore? che colpa hanno dei bambini innocenti delle scelte dei loro genitori?



Cara Grazia,
sono convinta che i tdG amino i loro figli, e mi piacerebbe che questo non venisse messo in discussione perchè sarebbe ingiusto farlo.
Amano i loro figli e sono convinti che non trasfondendoli assicureranno loro la vita eterna, e soprattutto non trasgrediranno una legge di Dio.
Il vero problema a mio parere sta in chi ha "inventato" questa dottrina, stravolgendo una legge alimentare tra l'altro ormai abolita.

Un altro problema, è che qualsiasi possano essere le nostre convinzioni etiche/religiose, non dovremmo farle pagare ai nostri figli, o meglio, dovremmo sempre lasciar loro la possibilità di scegliere e soprattutto la possibilità di poter diventare adulti.

[SM=x570892]
Francesca
06/09/2007 19:10
 
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re
Cara Francesca non sono d'accordo, i tdg amano solo quello che è in regola alle loro dottrine, conosco molti ragazzi figli di tdg allontanati dai loro genitori come se fossero degli appestati solo perchè non hanno accettato il loro credo ! Questo non è amore !
Se un figlio accetta il credo dei genitori ,allora sì è un figlio da amare !Certo che il loro è amore ,amore condizionato.
GRAZIA
06/09/2007 19:27
 
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Re: Re: re
kira76, 06/09/2007 18.49:




la spiegazione che è stata data a me qualche tempo fa è stata questa
i bambini, qualora finisse il mondo domani, verrebbero comunque tutti salvati perchè le loro colpe le pagherebbero i genitori, non essendo loro nella verità e nella piena coscienza delle azioni quotidiane. per cui fin quando i bambini non hanno l'età per prendere decisioni di cui rispondere poi davanti a Dio sono i genitori a pagare per loro. per cui in caso di decisioni così grandi e gravi loro si avvalgono della parola di Dio, anche perchè se facessero una trasfusione ad un bambino lo marchierebbero a vita e non sarebbe più salvato (oltre che a marchiarsi loro stessi) rifiutare una trasfusione diventa quindi un atto d'amore,dell'amore di cui parla francesca, nella consapevolezza che se dovesse succedere qualcosa di grave Geova salverebbe la creatura, come pura! poi che sia condannabile come ragionamento... penso che chi scrive qui non ha dubbi.
però voi dovreste capire meglio di me che sono nell'oscurità completa questo modo di pensare. in fondo quando eravate tdg avreste fatto lo stesso??? [SM=x570872]


Mi piacerebbe vedere direttamente da una rivista spiegato il motivo che tu hai esposto correttamente.
L'ho cercata ma non l'ho trovata. Chiedo aiuto [SM=x570888]
Ragionando su ciò che hai scritto, il concetto di base che spinge un genitore tdg a prendere la decisione di rifutare una trasfusione salvavita al proprio figlio è proprio questo.

Potremmo isolare l'aspetto cruciale del tutto: "anche perchè se facessero una trasfusione ad un bambino lo marchierebbero a vita e non sarebbe più salvato (oltre che a marchiarsi loro stessi) rifiutare una trasfusione diventa quindi un atto d'amore,"

Dove troviamo scritto nel NT, o scritture greche cristiane, che la responsabilità di una violazione della legge di Dio ricade su un genitore?
Ricordiamo bene inoltre, che sulla base di questo ragionamento, molti genitori tdg in difficoltà, sperano in cuor loro che lo stato intervenga per fare una trasfusione coatta al proprio figlio.
Il punto è che il genitore deve dare prova di fronte a Dio e alla congregazione che la trasfusione non è dipesa da loro, loro hanno fatto tutto il possibile perchè non venga fatta.

Ma su quali basi scritturali Dio chiede conto al genitore in caso di trasfusione salvavita?
Io posso anche comprendere che se si legge la Bibbia in modo letterale si possa incorrere in questi intendimenti estremisti, e nel caso di un adulto, da rispettare in quanto sue personali convinzioni religiose.
Ma riguardo ad un bambino incapace di prendere una decisione personale?
Chiedo ai tdg che leggono, in modo da riflettere su questo aspetto che trovo angosciante e assurdo.
E non dite che nel diluvio di Noè Dio uccise anche i bambini per le colpe dei genitori perchè:
1) Non è certo che il diluvio sia realmente accaduto
2) Si parla di un fatto accaduto prima dell'arrivo di Gesù, che con il suo sacrificio permise a tutti di ottenere la salvezza.

E non dite che si accettano trasfusioni più sicure, perchè ci sono all'oggi casi di problematiche risolvibili solo con la trasfusione, per esempio una nascita prematura con complicazioni.

Saluti
gandhi








06/09/2007 19:33
 
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per Kira
Cara Kira , Dio non ha vietato nulla! Al periodo antico le trasfusioni non erano neanche conosciute,e all'epoca impossibili, quindi come fà il cd ad asserire che questo divieto proviene dalla Bibbia? Un atto d'amore è donare la vita e non negarla!
Grazia [SM=x570865]
06/09/2007 19:34
 
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Re: re
mancagraziella, 06/09/2007 19.10:

Cara Francesca non sono d'accordo, i tdg amano solo quello che è in regola alle loro dottrine, conosco molti ragazzi figli di tdg allontanati dai loro genitori come se fossero degli appestati solo perchè non hanno accettato il loro credo ! Questo non è amore !
Se un figlio accetta il credo dei genitori ,allora sì è un figlio da amare !Certo che il loro è amore ,amore condizionato.
GRAZIA




Scusa se mi intrometto [SM=g27819]
Li amano Graziella, li amano, su questo non c'è dubbio.
Il punto è che se tu fossi convinta al 100% che questo modo di agire è volontà di Dio, come agiresti?
PEr loro agire in quel modo è come fare del bene al figlio, anzi, il miglior bene in senso assoluto, compreso l'allontanamento dopo la disassociazione, è un modo per far tornare il figlio alla verità e impedire che venga distrutto se venisse armaghedon domani.
Il punto secondo me non è tanto se li amano o no, ma se Dio veramente desidera questo.

Scusate l'intrusione
gandhi [SM=x570892]


06/09/2007 19:50
 
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Re: Re: Re: re
.gandhi., 06/09/2007 19.27:


Mi piacerebbe vedere direttamente da una rivista spiegato il motivo che tu hai esposto correttamente.
L'ho cercata ma non l'ho trovata. Chiedo aiuto [SM=x570888]
Ragionando su ciò che hai scritto, il concetto di base che spinge un genitore tdg a prendere la decisione di rifutare una trasfusione salvavita al proprio figlio è proprio questo.

Potremmo isolare l'aspetto cruciale del tutto: "anche perchè se facessero una trasfusione ad un bambino lo marchierebbero a vita e non sarebbe più salvato (oltre che a marchiarsi loro stessi) rifiutare una trasfusione diventa quindi un atto d'amore,"

Dove troviamo scritto nel NT, o scritture greche cristiane, che la responsabilità di una violazione della legge di Dio ricade su un genitore?
Ricordiamo bene inoltre, che sulla base di questo ragionamento, molti genitori tdg in difficoltà, sperano in cuor loro che lo stato intervenga per fare una trasfusione coatta al proprio figlio.
Il punto è che il genitore deve dare prova di fronte a Dio e alla congregazione che la trasfusione non è dipesa da loro, loro hanno fatto tutto il possibile perchè non venga fatta.

Ma su quali basi scritturali Dio chiede conto al genitore in caso di trasfusione salvavita?
Io posso anche comprendere che se si legge la Bibbia in modo letterale si possa incorrere in questi intendimenti estremisti, e nel caso di un adulto, da rispettare in quanto sue personali convinzioni religiose.
Ma riguardo ad un bambino incapace di prendere una decisione personale?
Chiedo ai tdg che leggono, in modo da riflettere su questo aspetto che trovo angosciante e assurdo.
E non dite che nel diluvio di Noè Dio uccise anche i bambini per le colpe dei genitori perchè:
1) Non è certo che il diluvio sia realmente accaduto
2) Si parla di un fatto accaduto prima dell'arrivo di Gesù, che con il suo sacrificio permise a tutti di ottenere la salvezza.

E non dite che si accettano trasfusioni più sicure, perchè ci sono all'oggi casi di problematiche risolvibili solo con la trasfusione, per esempio una nascita prematura con complicazioni.

Saluti
gandhi




questa che ho riportato io è la spiegazione che mi è stata data, da una persona che però alla mia domanda "cosa faresti se servisse a tua figlia?" (di 11 anni e quindi non in grado di decidere)prima ha declinato le responsabilità sulla mamma (è la mamma che decide su queste cose) e poi dopo un breve ragionamento ha detto "non lo so". quindi anche se la parte teorica è per così dire "romantica" (un gesto fatto per amore) l'atto pratico crea comunque un pensiero contrastante (altrimenti avrebbe detto subito no non gliela farei fare!) non lo so dove abbia preso questa spiegazione, se ci sono delle riviste in cui questo problema viene affrontrato in questi termini. forse gli è stato spiegato così per indorare la pillola... davvero non lo so. io non sono ne una ex ne una che frequenta, per cui sto alle cose che mi vengono dette a casa e a quelle che leggo di mio. però ho letto, e anche qui, storie di chi ha rifiutato trasfusioni mettendo in pericolo la propria vita e forse sono le uniche persone che possono dare un senso a dei gesti così insensati... (avendoli affrontati in rpima persona)

QUOTE]


06/09/2007 19:51
 
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per Gandhi
Caro Gandhi rispettare la volontà di Dio o quella del cd?
Può essere come tu dici , che i tdg amano i loro figli e posso ricredermi su questo ,però vedi e che per me tutto ciò è veramente assurdo! Un saluto [SM=x570865] Grazia
06/09/2007 19:55
 
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Re: per Kira
mancagraziella, 06/09/2007 19.33:

Cara Kira , Dio non ha vietato nulla! Al periodo antico le trasfusioni non erano neanche conosciute,e all'epoca impossibili, quindi come fà il cd ad asserire che questo divieto proviene dalla Bibbia? Un atto d'amore è donare la vita e non negarla!
Grazia [SM=x570865]




quando ho affrontato questo discorso questa è la spiegazione che mi è stata data... io non la condivido minimamente. io ho perso un bambino... e piuttosto che perderlo mi sarei strappata il cuore... figurati se potessi mai pensare di non fare di tutto per salvare mio figlio!! mi toglierei il mio di sangue per darlo tutto a lui!!
ho solo riportato quanto mi è stato detto. non ho assolutamente detto che condivido il pensiero o l'idea!!!
06/09/2007 20:28
 
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Re: per Gandhi

mancagraziella, 06/09/2007 19.51Caro Gandhi rispettare la volontà di Dio o quella del cd?



un Testimone di Geova è convinto che le due cose coincidano, altrimenti non sarebbe Testimone di Geova.


Può essere come tu dici , che i tdg amano i loro figli e posso ricredermi su questo ,però vedi e che per me tutto ciò è veramente assurdo! Un saluto [SM=x570865] Grazia



Lo capisco benissimo Grazia, è molto difficile entrare in un certo tipo di mentalità, che poi è la mentalità del martire.
Il martirio può avere una sua logica, ma a pagare deve essere chi consapevolmente lo sceglie, non i bambini.

[SM=x570865]
Francesca


06/09/2007 20:49
 
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