Ario_72, 02/04/2009 20.51:
Se si legge con attenzione Gv 14,16 ci sono due prove che lo Spirito è una persona.
1) C'è scritto "egli" non c'è scritto "esso".
2) Viene chiamato "un altro consolatore" che prende il posto di Gesù. Dato che solo una persona e non un'energia impersonale può consolare, e dato che Gesù è il Consolatore precedente che viene sostituito dal Consolatore successivo, e che Gesù è certamente una persona, deve essere una persona anche lo Spirito Santo.
3) Ario credeva nella personalità dello Spirito, ma lo considerava una creatura come il Figlio e gli angeli.
Belle riflessioni, il problema amico è che in 1 Corinthi 2:9-11 è scritto:
9 Sta scritto infatti: Cosa che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrò in cuore di uomo, ciò che Dio ha preparato per quelli che lo amano. 10 Ma a noi l'ha rivelato mediante lo Spirito;
lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. 11 Chi mai conobbe i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui?
Così pure i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio.
Nella teologia Paolina di solito ho theos è il padre, qui si sta dicendo che le cose profonde del padre le conosce solo lo Spirito del padre, può una creatura conoscere tanto?
C'è poi il discorso che lo Spirito secondo Giovanni
procede dal padre alla lettera viene fuori da lui:
GV15:26 26 «Quando verrà il Paraclito che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi darà testimonianza;
Tutto ci fa propendere alla soluzione costantinopolitana in base alla quale lo Spirito è Signore come il padre e il figlio, ma dal momento che c'è un solo Signore allora solo la forma trinitaria ha la logica e l'armonia giusta per "mettere tutto sotto lo stesso cappello" come dice un mio caro amico
ciao