Basato sulla rivista del 2007-01-01 / I
“
Non devi essere che gioioso”
In Mancanza di Triplex ....
Riassunto:
Lasciamo stare .... concordo con Marcello +Triplex+ ... la maggior parte dell’articolo è veramente tedioso. Perciò vi risparmio la noia ....
Per non dire che non ho fatto nessun riassunto, vi dico solo che l’articolo in questione parla di una serie di feste israelite e il loro significato profetico (secondo la WT ovviamente).
In breve queste sono:
- 14 Nisan: La Pasqua, uccisione dell’agnello pasquale, raffigurante il sacrificio di Cristo
- 15 Nisan al 21 Nisan: Festa dei pani non fermentati, che include ...
- 16 Nisan: Offerta dell’orzo, raffigurante la risurrezione di Cristo
- 6 Sivan: (50 giorni dopo l’offerta dell’orzo) Pentecoste, offerta dei due pani, raffigurante Gesù che presenta a Geova i suoi fratelli unti (144'000 per chi non lo sapesse)
- 10 Tishri: Offerta di un toro e due capri, raffigurante Gesù che offre il valore del suo sacrificio a favore di tutto il genere umano
- 15 al 21 Tishri: Festa delle capanne, raffigurante il radunamento degli unti e della “grande folla”
Tutti gioiosi davanti a Dio per tali “festeggiamenti”.
Quale messaggio viene convogliato:
Che quanto raffigurato dalle feste che Geova diede a Israele, oggi i Testimoni dovrebbero poter scorgere l’aspetto profetico di queste feste, riconoscendo che si stanno “adempiendo in maniera progressiva sotto i nostri occhi”. Ora questo Seme (Cristo) è un ré celeste GIA INSEDIATO e la MAGGIOR PARTE dei 144'000 SI È GIA DIMOSTRATA FEDELE SINO ALLA MORTE.
Critica:
Quello che l’articolo NON SOTTOLINEA, è un’affermazione che viene fatta al paragrafo 16 che suona NUOVA al Testimone addestrato, ma gli altri ignari inghiottono senza nemmeno rendersi conto dei cambiamenti.
Tutti i Testimoni sanno o dovrebbero sapere che il radunamento dei 144'000 si è concluso nel 1935. Potrei citare un’infinità di articoli che confermano tale affermazione, ma mi voglio limitare a quello pubblicato nella rivista Torre di Guardia del 15 maggio 2001, la quale afferma a pagina 15 nell’articolo “Siate compiuti e fermamente convinti
‘Guardate! La grande folla!’” quanto segue:
“Che si riconoscessero come parte della grande folla di altre pecore indicò che per il 1935 la chiamata dei 144.000 cristiani unti era praticamente terminata.”
Contrariamente a questo vecchio insegnamento, il paragrago 16 dello studio sotto scrutinio dice testualmente:
“Tale radunamento di cristiani unti si
conclude in
questi ‘ultimi giorni’ con la raccolta
degli ultimi dei 144’000”.
Si deduce quindi che, nel 1935, il radunamento dei 144'000 non era stato completato, scusando, dunque, il fatto che malgrado siano passati ormai 72 anni anni da quella data ... il radunamento
continua.
Nella domanda ai lettori della rivista del 15 agosto 1996, viene preso in considerazione il numero degli unti che, secondo l’insegnamento ricevuto fino ad ora, ha raggiunto il suo culmine quando esso fù completato nel 1935, essendo in quell’anno di 52'465, per poi cadere a 11'550 30 anni dopo nel 1965, ed infine a 8600 nel 1995 a 60 anni dalla conclusione del radunamento.
Ma se guardiamo bene al numero degli unti registrati annualmente, la cifra non è in costante regressione come ci si dovrebbe aspettare.
Nell’ultimo ventennio, il numero è andato sù e giù come uno yo-yo, per ritornare a 8570 nel 2005, 70 anni dopo la sua “chiusura”, ossia solo 30 in meno che non 10 anni prima.
Allora, per scusare questo strano risultato, venne insinuato che l’apparente aumento era dovuto al fatto che “alcuni degli unti, non rimasero fedeli e dopo la loro morte (quando non si potevano più contabilizzare) sono stati sostituiti da unti ... più freschi”.
Infatti, buona parte del CD odierno, è composto da unti che sono perfino più giovani di me, dunque che non erano neppure nati, quando il numero di 144'000 avrebbe dovuto essere suggellato nel 1935.
Essendo caduto il mito della “generazione del 1914”, ormai la strada è aperta ad un tempo alquanto indeterminato per la fine del sistema e se il numero degli unti avrebbe potuto essere un ostacolo, dovendo essere già ridotto a zero da un pezzo dopo 72 anni dal finale suggellamento del 1935, ora, con questo versetto, si apre la strada ad un tempo indeterminato nel quale molti e molti altri ancora potranno essere gli “ultimi dei 144’000”.
Di questo fondamentale cambiamento di posizione, non viene fornito nessuna evidenza, prova, argomento o scrittura per difenderlo. Come al solito, tutti sono messi davanti al fatto compiuto, non solo senza possibilità di discussione, ma senza che se ne dia nemmeno nessuna rilevanza, come se fosse sempre stata assunta questa posizione.
Vi lascio meditare su questa ulteriore disonestà intellettuale, riservandomi di rivelarvi, con lo studio di domenica prossima, una ancor più sorprendente “verità”, che senza fallo, passerà innosservata alla maggior parte dei Testimoni.
Buono Studio!
Nick!
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La dove regna l'impostura, non c'è posto per me ! (Vincenzo Vela)