19/01/2007 14:41 |
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| | | Post: 118
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Quando si pensa al famoso candelabro a 7 bracci che gli Israeliti avevano collocato nel tempio spesso lo si immagina così:
Infatti in Esodo leggiamo:
31 Farai anche un candelabro d'oro puro. Il candelabro sarà lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle saranno tutti di un pezzo.
32 Sei bracci usciranno dai suoi lati: tre bracci del candelabro da un lato e tre bracci del candelabro dall'altro lato.
33 Vi saranno su di un braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla e così anche sull'altro braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla. Così sarà per i sei bracci che usciranno dal candelabro. 34 Il fusto del candelabro avrà quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le loro corolle: 35 un bulbo sotto i due bracci che si dipartano da esso e un bulbo sotto gli altri due bracci e un bulbo sotto i due altri bracci che si dipartano da esso; così per tutti i sei bracci che escono dal candelabro. 36 I bulbi e i relativi bracci saranno tutti di un pezzo: il tutto sarà formato da una sola massa d'oro puro lavorata a martello.
Però dalla descrizione nel versetto 36 sappiamo che tale candelabro sarebbe dovuto essere tutto di un pezzo e lavorato a martello. Per gli ebrei sarebbe stato più facile costruirlo in un modo diverso e cioè come raffigurato qui:
Potete notare che al posto della base cilindrica o piatta abbiamo un tre piedi. Il numero tre sembra richiamare la dottrina trinitaria, possiamo vedere una raffigurazione del candelabro con la base a tre piedi anche qui:
Poi mi sono accorto che c'è un'interessante analogia con un cerchio nel grano:
Potete notare che "i misteriosi disegnatori" hanno avuto la finezza di creare il candelabro non come comunemente è ritenuto, ma con la base a tre piedi.
Interessante!
Voi che ne pensate? Avete qualche notizia in proposito? |
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19/01/2007 16:15 |
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| | | Post: 119
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Non avete nulla da dire?
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19/01/2007 16:48 |
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| | | Post: 126
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Devo dire che il tema del candelabro ebraico è interessane, oltre alle sue implicazioni tecniche (cioé se sia fatto di metallo sbalzato a martello o di altro tipo): a me ha sempre fatto pensare alla questione del rapporto fede-luce, in senso metaforico e non solo e quindi in fondo al Natale cristiano.
Troppo?
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20/01/2007 00:20 |
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| | | Post: 1.695
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Io sono di Roma, a Roma, nel foro, c’è l’arco di Tito. Dovete sapere che gli Ebrei romani si rifiutano di passare sotto a questo arco perché il suddetto commemora la distruzione del Tempio da parte del figlio dell'allora imperatore Vespasiano (che poi divenne a sua volta imperatore). La cosa interessante è che tra i bassorilievi che vi compaiono ce n’è anche uno che raffigura l’esercito romano che sfila in trionfo conducendo nella città eterna, quale bottino di guerra, proprio il famoso candelabro a sette bracci prelevato dal Tempio di Gerusalemme.
Ora, gli sculturi che lavorarono a questa raffigurazione avevano visto il vero Candelabro; guardate come hanno raffigurato la sua base.
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
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20/01/2007 14:27 |
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| | | Post: 121
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Scritto da: Trianello 20/01/2007 0.20
Io sono di Roma, a Roma, nel foro, c’è l’arco di Tito. Dovete sapere che gli Ebrei romani si rifiutano di passare sotto a questo arco perché il suddetto commemora la distruzione del Tempio da parte del figlio dell'allora imperatore Vespasiano (che poi divenne a sua volta imperatore). La cosa interessante è che tra i bassorilievi che vi compaiono ce n’è anche uno che raffigura l’esercito romano che sfila in trionfo conducendo nella città eterna, quale bottino di guerra, proprio il famoso candelabro a sette bracci prelevato dal Tempio di Gerusalemme.
Ora, gli sculturi che lavorarono a questa raffigurazione avevano visto il vero Candelabro; guardate come hanno raffigurato la sua base.
Anche io sono di Roma e conosco la raffigurazione, ma dobbiamo tenere conto che la distruzione è avvenuta millenni dopo la costruzione della menorah, e quindi potrebbe avere subito delle modifiche in tutti quei secoli. Inoltre gli scultori potrebbero aver scolpito il candelabro innestato in un'impalcatura inserita successivamente magari in legno pregiato.
Dato che poi la menorah fu fusa è possibile che gli scultori non l'abbiano neanche vista.
Comunque se siete in possesso di altro materiale vi prego di postarlo... [Modificato da MatriXRevolution 20/01/2007 14.28] |
20/01/2007 18:35 |
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| | | Post: 1.700
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Secondo alcune testimonianze, il Candelabro sarebbe rimasto a Roma intatto fino al sacco del 455 d.C. (ma non possiamo esserene sicuri). Comunque sia, è probabile che la raffigurazione che si trova nell'arco sia attendibile, visto che la Menorah era stato il "pezzo forte" del trionfo di Tito. [Modificato da Trianello 20/01/2007 19.12]
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20/01/2007 19:06 |
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Scrivi:
....fino al sacco del 451 d.C. (ma non possiamo esserene sicuri).
Allora se non siamo sicuri, il "SACCO" DEL 451 poteva essere una "BALLA"!!!! omega |
20/01/2007 19:11 |
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| | | Post: 1.702
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Allora se non siamo sicuri, il "SACCO" DEL 451 poteva essere una "BALLA"!!!! omega
Ehehe... sicuramente si è trattato di una balla, anzi di un lapsus, visto che il Sacco di Roma avvenne nel 455 e non nel 451 (Chissà poi come mi è uscito fuori il 451?).
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20/01/2007 19:17 |
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