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TORINO - C'è un modo per far incontrare tutte le religioni del mondo: far sedere i loro rappresentanti attorno a un tavolo a mangiare. Partendo dal presupposto che, in fondo, il racconto Biblico comincia con un frutto proibito e finisce con l'Ultima Cena, a Torino, da domani al 5 dicembre, il teatro si mette a disposizione per offrire un grande palcoscenico-cucina per ebrei, cattolici, protestanti, induisti, buddisti, mormoni, islamici. L'iniziativa fa parte della rassegna sul "Teatro delle religioni' di Assemblea Teatro che vuole essere un momento di riflessione e di confronto fra le differenti confessioni, piuttosto che tra religiosità, laicità e ateismo.
Tra gli interrogativi di partenza quello circa il rapporto che ancora lega il cibo alle credenze religiose, quanto e come sopravvivono regole millenario e di quale valore simbolico sono state caricate. Patrocinato da Ministero per i Beni Culturali, Regione Piemonte, Città di Torino e Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca,l' evento inizia con un confronto su "Le religioni e il cibo" con il rabbino capo della comunistà israelitica torinese Alberto Someck, il pastore Valdese Giuseppe Platone, l' induista Swamini Ansanandam, don Aldo Bertinetti e don Livio De Marie, esponenti della Chiesa Ortodossa, dei Buddisti, dei Mormoni e degli islamici.
Proseguirà con una prima nazionale (il primo dicembre al Teatro Agnelli, replica il giorno successivo a San Germano) con "Cooking religion" con la regista-attrice Eleonora Marino accompagnata in scena da Marianne Coste. Emergerà la cucina come luogo di preghiera, ma anche di scambio sociale e regno dei sensi. Le ricette sono traccia vivente dell' esperienza umana, legata alla grande storia e alla piccola storia di ogni individuo. Nell' epoca dei surgelati e dei cibi in scatola, viene riproposto il valore spirituale del rito di "far da mangiare". La conclusione dell' esperimento "Biblico-gatronomico" sarà al Centro Culturale Dar Al Hikma, con una cena teatrale con lo scrittore Younis Tawfik, don Piero Gallo, ex missionario e da oltre vent' anni sacerdote nel quartiere multietnico di San Salvario, e il pastore Platone.
Fonte:ansa.it |