A mio parere questa tesi secondo cui l’Anticristo possa essere una religione (o tante religioni) che
hanno pervertito il messaggio di Dio ecc. non sta in piedi: Giovanni dell’Apocalisse secondo me aveva
in mente un personaggio storico ben preciso, o due, a seconda del fatto che le bestie siano distinte o
meno. Io propenderei per Apollonio di Tiana per la bestia che sale dalla terra e per “Nerone redivivo”
per la bestia che sale dal mare.
Il potere, incoltre, segue una strategia articolata per pervertire la chiesa (o le chiese) a cui Givanni scrive
le sue lettere.
In questo senso l’Apocalisse è “moderna” e sofisticata, se non altro perchè presenta il potere come
violenza & seduzione, le due bestie (Apoc 13,1.3-4.11-14.16-18).
In questa descrizione possiamo vedere come Apoc delinea la forza del potere che i cristiani della sua
epoca ritengono cpsì minaccioso da poter essere definito addirittura demoniaco: il cap. 13 contiene tutti
gli elementi tipici di Apoc:
- La prima delle due bestie sale dal mare (immagine tripla: viene dal profondo - opposto al cielo; il
mare è il classico luogo del male; la provincia dell’Asia di Gv si trova sullo stesso mare di Roma); essa
ha dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi (potenza grande e completa, attributi regali) e
sulle teste nomi blasfemi (i titoli del culto della divinità dell’imperatore che Apoc vede come minaccia
sostanziale al cristianesimo);
- essa è ferita a morte; ma la sua piaga mortale fu guarita, immagine
che rimanda alla leggenda di Nerone redivivo, ma anche alla parodia della risurrezione di Cristo;
- e tutta la terra, meravigliata, andò dietro alla bestia e adorarono la bestia dicendo: Chi è simile
alla bestia? e chi può combattere contro di lei?: lo spunto della lotta tra potere della pretesa divinità
imperiale e Cristo si ripete nella frase che segue lo stupore delle genti e la loro adorazione riprende ma
ribalta il termini tradizionali biblici dell’adorazione divina (per es. Es 15,11 o Dtr 3,24 - Chi è come te
o Dio...?)
- Poi vidi un'altra bestia, che saliva dalla terra, e aveva due corna simili a quelle di un agnello, ma
parlava come un dragone: l’immagine di questa seconda bestia introduce il tema del fascino del
potere: se la prima bestia è contraddistinta dall’immagine della forza e della violenza, questa lo è dal
camuffamento (simile a... un agnello, ma parlava come un dragone).
- Questi due volti del potere sono hanno però il medesimo scopo e la medesima: Essa esercitava tutto
il potere della prima bestia in sua presenza, e faceva sì che tutti gli abitanti della terra adorassero la
prima bestia la cui piaga mortale era stata guarita.
- E operava grandi prodigi sino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini...
seduceva gli abitanti della terra con i prodigi: questa descrizione ci proietta in un mondo classico
capace di produrre macchine atte ad affascinare e convincere il popolo della legittimità e della forza di
chi comanda - non dimentichiamo neppure che la zona da cui proviene Apoc è la zona da cui venivano
grandi ammaliatori dell’antichità (per es. Smirne, a cui è rivolta una delle 7 lettere, vantava di aver dato
i natali a Omero e aveva un ginnasio capace di attirare Apollonio di Tiana, il più famoso retore e
“mago” del II sec. d.C. - la cui vita è narrata da Filostrato nel III secolo d.C. – e che si presentava
come un “messia piitagorico”).
- L’azione di questa seconda bestia è religiosa, ma non può che avere una ricaduta economica: obbligò
tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o
sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia
o il numero che corrisponde al suo nome:. La forza del male per Apoc non è distaccata dalla cronaca,
né lo sono le sue azioni né, soprattutto, lo sono le azioni che possono intraprendere i credenti per
contrastarlo: se vogliono mantenersi fedeli a Dio, devo accettare di poter essere esclusi da alcuni
rapporti economici.
- il suo numero è seicentosessantasei: come abbiamo visto, i numeri di Apoc seguono una logica
particolare e lontana dalla nostra: in questo caso intuiamo che Apoc vuole dare ai suoi lettori
un’indicazione di chi sia il responsabile del male (Caligola, Nerone o Domiziano).
Quella che poi ci sia un legame tra l'elaborazione teologica che ha portato alla definizione della Trinità (visione teologica che è centrale nel cristianesimo - direi quasi che è una visione con la quale o senza la quale la chiesa è o non è chiesa) a mio parere fa ridere i polli (detto senza offesa e con simpatica ironia).
Ciao a tutti