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Suggerimenti su Geremia 29,1-14

Ultimo Aggiornamento: 03/11/2006 08:27
01/11/2006 11:28
 
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Sto preparando una meditazione sulla "lettera di Geremia" in Geremia 29,1-14: testo appassionante e intrigante davvero!
C'è qualcuno/a che mi dà qualche spunto? (poi se interessa mando il sermone)

Grazie!





01/11/2006 12:58
 
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Ciao, la lettura che hai proposto mi ha dato molti spunti di riflessione.
Partendo dal presupposto che occorrerebbe sempre partire da un'analisi storica dei contesti e che io non l'ho fatto, ti scrivo quello che più mi ha colpito.

Nel versetto 11 Dio dice che sa i pensieri che medita per noi.
Ha appena finito di dire al suo popolo di non scoraggiarsi e di vivere in abbondanza la vita anche se in deportazione perchè Lui ha in mano ogni cosa.
Questo è un grande esempio anche per noi, mi fa riflettere il fatto che anche quando siamo scontenti e nelle difficoltà, abbiamo la certezza che Dio sta operando per il nostro bene.
Mi piace sapere che i suoi pensieri per me e per ognuno dei Suoi figli siano pensieri di pace e non di male per darci un avvenire e una speranza.

Tante altre riflessioni ho fatto sui versetti 7,8 e 9 ma lascio spazio agli altri.

Non vedo l'ora di leggere il tuo sermone.

Ciao



-----------
...tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia mediante la redenzione che è in Cristo Gesù...
01/11/2006 13:03
 
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Una riflessione che mi ronza in testa sul passo da te proposto riguarda il nostro atteggiamento verso Dio.
Al versetto 11, Dio dice al suo popolo che nutre per esso dei pensieri di pace e non di male, e, al versetto 13:

"Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore"

E secondo me, il punto sta proprio in quel perchè.
Dio è sempre pronto a farci del bene ed ad incontrarsi con noi, ad una condizione: che da parte nostra ci sia una ricerca vera ed intensa.

Questo, a mio avviso, non per porre una reale conditio sine qua non da parte di Dio, ma piuttosto per sottolineare come siamo noi ad allontanarci da Lui, mentre non è vero il contrario.

Tant'é che, rovesciando il versetto 13, è possibile vedere che ricercando con tutto noi stessi il Signore, Egli non si nasconde da noi, ma anzi si mostra appieno, facendosi trovare.
Questo aspetto, lungi dal voler giustificare le opere come mezzo per essere graditi a Dio, secondo me rappresenta la traccia dell'atteggiamento da tenere nei confronti del nostro Creatore: Rendersi conto che, quando Dio sembra averci "voltato le spalle", forse la motivazione principale risiede molto più vicino a noi di quanto crediamo.

Ed allora è necessario un percorso introspettivo particolare, cercando al contempo la volontà di Dio nella nostra situazione attuale.

___________________
Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è vantaggiosa; ogni cosa mi è lecita, ma non mi lascerò dominare da cosa alcuna - 1Co 6:12
01/11/2006 15:15
 
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Grazie!
Vi ringrazio dei suggerimenti e spero che me ne mandiate altri; quanto a mandare il sermone lo faccio molto volentieri a chi me lo chiederà - non vorrei sembrare impositivo
01/11/2006 15:40
 
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Re: Grazie!

Scritto da: greg.46 01/11/2006 15.15
Vi ringrazio dei suggerimenti e spero che me ne mandiate altri; quanto a mandare il sermone lo faccio molto volentieri a chi me lo chiederà - non vorrei sembrare impositivo



Bene, visto che ci hai invitati ad esporre altre considerazioni, ti scrivo la mia in merito al versetto 7.

"Cercate il bene della città dove io vi ho fatti deportare e pregate il Signore (YHWH) per essa; poichè dal bene di questa dipende il vostro bene."

Nel leggerlo ho fatto un collegamento con il NT (1Timoteo Cap.2)

"Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per quelli che sono costituiti in autorità affinchè possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità. Questo è buono e gradito davanti a Dio, il nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità".

Come fece con i deportati a Babilonia, il Signore esorta anche noi a pregare ed intercedere per i nostri governanti.
Se leggiamo superficialmente entrambe le parti (vecchio e nuovo testamento) ci pare che il Signore dica queste cose perchè così possiamo vivere bene (il bene di questa città è il vostro bene).
Ma se ci fermiamo a pensare ad una delle più evidenti caratteristiche di Dio: l'amore (1Giovanni 4:8), ci risulta veramente scomodo che ci insegni il bene degli altri per il nostro bene!!
Ecco che nella Prima lettera a Timoteo troviamo la vera motivazione: Dio vuole che TUTTI gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità.

Se il popolo ebraico in Babilonia avesse pregato, interceduto ed amato il popolo babilonese (i governanti) sarebbe stato uno strumento nelle mani di Dio per salvare tutti coloro avessero accettato l'amore e si fossero interessati di conoscere questo Dio così buono da comandare al suo popolo (anzichè liberarlo dalla schiavitù) di pregare per loro.

Allo stesso modo, noi cristiani, siamo esortati (più di ogni altra cosa in certe circostanze) a pregare, amare e onorare i nostri governanti affichè Dio possa anche a loro rivelarsi.

Noto anche (e mi fa un gran bene) vedere cosa mi insegnano i versetti successivi (8 e 9) ma lascio spazio ai commenti degli altri.
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...tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia mediante la redenzione che è in Cristo Gesù...
03/11/2006 08:27
 
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Sermone finito....
Il semone sarebbe pronto!
Se qualcuno lo vuole leggere me lo richieda via mail e glie lo mando volentieri.

Buona giornata a tutti/e



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