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«Pronto 112? C’è una rapina» Invece erano testimoni di Geova

Ultimo Aggiornamento: 28/09/2006 16:01
26/09/2006 15:55
 
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Per cacciare due testimoni di Geova un po' troppo invadenti entrati nel suo negozio e che non ne volevano sapere di uscire se non dopo il sermone di rito, ha scatenato un vero e proprio putiferio in tutta la via. Scene da film, che hanno scatenato un'isteria collettiva nel quartiere in quanto molti hanno pensato fosse in corso una rapina. Un episodio bizzarro quello accaduto nelle vicinanze di via Amati a Monza. Protagonisti un anziano negoziante della zona e due aderenti alla setta di Geova. Il commerciante, che si trovava all'interno del negozio, non ha gradito le attenzioni riservategli da una coppia di predicatori entrati nei locali e dopo una prima reazione indispettita, ha deciso di passare dalle parole ai fatti cacciandoli a malo modo e poi inseguendoli impugnando un oggetto contundente. Una scena surreale che ha però scatenato l'allarme nel quartiere. Convinti infatti che l'anziano impugnasse una pistola, alcuni residenti hanno immediatamente chiamato i carabinieri. Mentre la gente in strada pensava a una rapina e si abbandonava a scene di panico, sul posto è arrivata una gazzella, ma persino l'arrivo dei militari non ha facilitato la soluzione del problema. Mentre la pattuglia procedeva ad identificare i due malcapitati, un furgone proveniente dalla stessa via finiva per tamponare la gazzella. Caos nel caos, è dovuta sopraggiungere un'altra pattuglia, questa volta della polizia locale, per rilevare l'incidente. Nel frattempo, l'uomo, evidentemente placatosi, aveva fatto ritorno al suo negozio e dopo poco se ne era andato a casa per consumare il pranzo di mezzogiorno.

www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=121635

Vitale

La giustizia di ogni luogo é l'ingiustizia di ogni luogo.
Martin Luther King
26/09/2006 16:56
 
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Io ho predicato per 16 anni come tdg e quando qualcuno mi diceva che non era interesato io toglievo il disturbo.questo anziano negoziante e ora che vada in pensione perchè quando si ha un lavoro al contato con il pubblico bisogna munirsi di molta pazienza ed padronanza e costui non ne ha per niente.
non sempre nella vita si puo fare cio che si sogna,ma cio che la vita ci mette davanti.
26/09/2006 19:43
 
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Dopo le porte degli appartamenti si passa a bussare a quelle dei negozi?
Scherzi a parte, il grottesco episodio raccontato da VITALE sembra uscito da un classico film della commedia italiana e se non fosse per un velo di amarezza che si prova nel leggerlo quasi non ci si crederebbe. Questo è un tipico esempio di come, a volte, la realtà supera la fantasia…
La riflessione che mi stimola prende in considerazione l’atteggiamento del commerciante, dei due proclamatori e di alcuni residenti del quartiere. Non giudico il comportamento del commerciante che poteva avere tante ragioni per il suo gesto intollerante e rabbioso. Sia ben chiaro, con questo non intendo giustificarlo o concedergli alibi, ma forse poteva avere gravi problemi o preoccupazioni che lo hanno spinto a fare ciò che ha fatto: un parente in condizioni gravi all’ospedale, problemi economici (forse era vessato dagli strozzini per un debito), una lite furibonda in famiglia avuta poco prima…Comunque sia, quanto è lontano il suo gesto dall’ insegnamento lasciatoci dal Maestro che ci invita ad accogliere ed ascoltare tutti; che ci esorta ad essere lenti all’ira, a non abbandonarci alla violenza o all’intolleranza (come apporre sul campanello di casa l’avviso per i TdG di andare via perché: “si è cattolici!!!”), di considerare gli altri, per quanto diversi, dei fratelli, di essere caritatevoli e misericordiosi col prossimo…
Quanto è lontano, allo stesso tempo, dall’insegnamento del Maestro il comportamento dei due “zelanti” proclamatori che al disinteresse del commerciante (magari espresso in un primo tempo in forme civili) hanno irrispettosamente insistito fino a scatenare la reazione esasperata del loro interlocutore. Eppure, nel Vangelo si legge del giovane ricco che alla proposta di Gesù di farsi suo discepolo e di abbracciare la povertà se ne andò via triste perché possedeva molti beni e Gesù non fece nulla per trattenerlo; allo stesso modo, si legge anche che dopo un discorso molto duro numerosi discepoli di Gesù non andarono più con lui senza essere per questo assillati con pressioni varie o minacce di future distruzioni formulate dallo stesso perchè rimanessero nella comunità. Invece, pur di conquistare (o, forse, sarebbe meglio dire: “acquistare”) nuovi adepti a Geova, non sono infrequenti gli episodi in cui fedeli TdG si rendono protagonisti di atteggiamenti poco rispettosi verso le persone avvicinate e pur di non accettare un “NO!” secco che non lascia spazio a dubbi si cimentano in una vera e propria “pesca d’altura” dove loro – simile a dei provetti pescatori – ingaggiano una furibonda battaglia per tirare sù il pesce che non ne vuol sapere di essere preso. Forse, servirebbe un po’ di quella sensibilità dimostrata da L’EQUILIBRIO durante le sue ore di passata predicazione.
L’isterica e paranoica reazione di alcuni residenti del quartiere ci suggerisce quanta paura, insicurezza, angoscia, attanagliano oggi le persone martellate da notizie battute a ritmo esponenziale dai Media riguardanti scippi, rapine, furti, violenza, abusi…”Chi ha paura, non sa amare” ha detto suor Leonella, la religiosa uccisa in Somalia, durante un’intervista e questa verità mi sento di sottoscriverla in pieno. [SM=g27811]

Un fraterno saluto.

Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
26/09/2006 21:39
 
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Carissimi,

Non ho elementi di prima mano sull'episodio riportato, faccio solo alcune osservazioni che possono aiutare a capire cosa può accadere di “casa in casa”, specialmente per i non addetti ai lavori.

- Il TdG nel percorrere il territorio “commerciale” dovrebbero operare in un orario adatto per il commerciante, evitando situazioni in cui vi sono clienti da servire, e tenere presente che è una persona che in ogni caso sta lavorando.
- Il TdG visitando le case dovrebbe tenere conto che le persone spesso sono già occupate in qualche attività e non aspettavano visite.

Lo scopo era, ed è presumo, quello di lasciare “una porta aperta” per la volta successiva in cui si sarebbe percorso il territorio. Una petulante insistenza senza tenere conto di quanto sopra, facilmente, può portare a reazioni, anche esagerate e non giustificate come quella dell'articolo riportato.

La capacità e maturità per portare ugualmente, e con savoir faire, il messaggio a persone indifferenti, o peggio, può essere valutata da 1 a xx?. Esperienza e carattere hanno il loro peso, ma non sempre.Cito solo due dei casi a me noti, di prima mano.

Una pioniera con esperienza sia di vita che di proclamazione, stava visitando una persona che disse subito che stava cambiando il bambino piccolo che era sul tavolo. Ignorando la situazione, o ritenendola una scusa. Tale fu la “persuasiva insistenza” che nel frattempo (sia pure non eccessivo) il bimbo dal tavolo, sia pure senza gravi conseguenze (per il bimbo!) Un buon addestramento in quei casi consiglia di dire amichevolmente “passerò in un momento più opportuno”, cercando di lasciare una buona impressione. Purtroppo l'eccesso di zelo spesso ha la meglio, o la peggio, sia per il TdG che per chi viene visitato.

Altra situazione, più banale, vista anche in diretta:
Durante le operazini di pulizia di un condominio, e con i pavimenti già bagnati, i TdG con l'addetto alle pulizie insistono ugualmente per passare andando “solo da due o tre persone”, e cercano di passare ugualmente malgrado le rimostranze di chi ci sta lavorando. C'è anche chi, see non vede l'addetto, si introduce ugualmente. Poi la reazione di chi sta pulendo, o degli stessi condomini, se non violenta, è almeno seccata. Per certi TdG, troppi, “bisogna dare testimonianza a tutti i costi”, ma poi ci sono le conseguenze.

Questo ovviamente non lo fanno tutti, e viene fatto quando uno zelo mal diretto ha il sopravvento sul buon giudizio, ma il tutto poi si ripercuote facilmente sull'intero gruppo dei TdG.

Con questo non voglio certo giustificare certe reazione violente nei confronti di persone che infine sono mansuete, ma sarebbe meglio stare attenti a non provocare certe reazioni per ingiustificate che esse siano.

Sperando di non essere stato troppo insistente vi saluta
Matisse

[Modificato da Muscoril 26/09/2006 21.40]

La verita' non danneggia mai una giusta causa. M. K. GANDHI
26/09/2006 23:49
 
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Grazie MUSCORIL che si firma MATISSE,
per averci dato chiarimenti su un aspetto che personalmente - proprio perchè non "addetto ai lavori" - non conoscevo.

Ad ogni modo, mi conforta sapere che anche Gesù ha dovuto combattere non poco contro lo zelo dimostrato dai suoi apostoli quando volevano minacciare di sciagure una città che non li aveva accolti durante la loro proclamazione del regno o quando volevano far smettere chi scacciava demoni in nome del Maestro senza essere dei loro...

Un fraterno saluto notturno... [SM=x570871] [SM=x570892]


Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
28/09/2006 14:14
 
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però, comica la vicenda...mi sarebbe piaciuto vedere il negoziante che inseguiva infuriato i tdg!! Ovviamente ha esagerato.
28/09/2006 14:15
 
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Scherzi a parte i tdg possono essere dei veri e propri rompic...
.quando una persona gli dice: non credo in Dio, non mi interessa, ho già la mia religione..loro hanno già la frasetta pronta per controbattere e mostrarti che loro hanno ragione così che sei costretto ad ascoltarlo..non capiscono che può esser un modo educato di dirgli di andare via, che il loro messaggio non gli interessa!
28/09/2006 16:01
 
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l'ho letta ieri...... c'è da ridere..... [SM=x570867] e da piangere [SM=x570866] ....
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