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GLI ELOHIM DEL VECCHIO TESTAMENTO

Ultimo Aggiornamento: 19/06/2006 02:25
15/06/2006 19:38
 
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Ogni Cosa ha suo tempo

Al Tempo di Gesù non vi era alcuna religione semplicemente la sua dottrina, i suoi Discepoli non si sono mai portati con se un etichetta, ma soltanto il nome di Dio
15/06/2006 19:46
 
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Caro +Crono+ se ti avanza un po' di tempo, poi, cerca anche di rintracciare quel famoso verso di Genesi che, a tuo dire, dovrebbe essere tradotto "E gli elohim si ritirarono nella loro energia", o roba del genere. Nella mia Bibbia interlineare ebraico-inglese (testo masoretico) non risulta nulla del genere

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

15/06/2006 23:38
 
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e da piccole fonti che ho tirato fuori sta frase
non ti sò dire dove si trovi tale versetto

Forse ineffetti ho azzardato un pò

Se proprio vuoi ti posto per intero, la piccola fonte che ho io
te la vado a trovare un pò di chronos ehm.. di tempo [SM=g27824]
Al Tempo di Gesù non vi era alcuna religione semplicemente la sua dottrina, i suoi Discepoli non si sono mai portati con se un etichetta, ma soltanto il nome di Dio
16/06/2006 00:16
 
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Questa La Fonte "La Bibbia Censurata - di Jacopo Fo"
ed è un piccolo articolo di 2Pag.
non sò.. posso postarlo?
Al Tempo di Gesù non vi era alcuna religione semplicemente la sua dottrina, i suoi Discepoli non si sono mai portati con se un etichetta, ma soltanto il nome di Dio
16/06/2006 00:26
 
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No, voglio solo sapere quale è il verso esatto che può essere tradotto in quel modo. Jacopo Fo non è un biblista, ne sa di esegesi biblica e di ebraico meno di te; sicuramente anche lui ha tratto questa informazione da altri.

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

16/06/2006 00:36
 
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Ti posso solo riportare:
"Alla fine del sesto giorno c'e' una frase dal senso un po' misterioso: gli Eloim si ritirano nella loro energia"

Il versetto preciso non cè, m'ero confuso
Non me lo richiedere più te ne prego

Come Premessa Jacopo indirizza alla lettura della Bibbia Ebraica

Comunque Anche se Jacopo ne sapesse meno di me
ma inventare una frase cosi strana, a che scopo?
poi dice pure dove riscontrarla, secondo me cè del vero

Puoi verificare la cosa?

[Modificato da +Crono+ 16/06/2006 0.38]

[Modificato da +Crono+ 16/06/2006 0.39]

Al Tempo di Gesù non vi era alcuna religione semplicemente la sua dottrina, i suoi Discepoli non si sono mai portati con se un etichetta, ma soltanto il nome di Dio
16/06/2006 01:10
 
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Lascia stare. Ho letto l'articolo. Questo è semplicemente uno che di esegesi biblica non ha mai nemmeno sentito parlare. Probabilmente, il tipo in questione fa pure confusione tra la fine del sesto giorno e quella del settimo (lo si evince dal suo stesso discorso).
Abbandono, pertanto, questa discussione.

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

16/06/2006 01:19
 
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Re:

Scritto da: +Crono+ 16/06/2006 0.36
Ti posso solo riportare:
"Alla fine del sesto giorno c'e' una frase dal senso un po' misterioso: gli Eloim si ritirano nella loro energia"

Il versetto preciso non cè, m'ero confuso
Non me lo richiedere più te ne prego

Come Premessa Jacopo indirizza alla lettura della Bibbia Ebraica

Comunque Anche se Jacopo ne sapesse meno di me
ma inventare una frase cosi strana, a che scopo?
poi dice pure dove riscontrarla, secondo me cè del vero

Puoi verificare la cosa?

[Modificato da +Crono+ 16/06/2006 0.38]

[Modificato da +Crono+ 16/06/2006 0.39]




Premetto che non condivido affatto questo modo di procedere, ovvero si lancia il sasso, si nasconde la mano. Si tira fuori un argomento del quale si sa poco o niente e poi si lascia agli altri l'onere di analizzarlo o sviscerarlo. Troppo comodo. Discutere è una cosa, approfittare dell'altrui disponibilità è invece ciò che si sta facendo. Ma non mi piace il fatto che dopo aver messo in piedi un intero thread per dirci che "gli elohim si ritirarono" si chieda agli altri di non tornare più sull'argomento perché non riesci a trovare né la fonte né il versetto. E' solo l'ennesima dimostrazione di impreparazione, rispetto a quelle che chiami idee tue e che in realtà a quanto ho capito non sono nemmeno di prima mano, essendo concetti di "Jacopo Fo", con le quali pensi di poter contestare chiunque. Visto come hai esordito nel forum, millantando di aver messo i testimoni in difficoltà con le tue clamorose idee, non vorrei che ripetessi il rituale anche con loro. Detto questo, sempre per amore delle conclusioni dei ragionamenti, credo che il versetto citato da colui che citi tu stesso sia Genesi 2:2, visto che si parla di scritture ebraiche, altrimenti avrebbe anche potuto essere Ebrei 4:4 che però è nelle scritture greche.

Genesi 2:2 nella TNM dice ". 2 E il settimo giorno Dio portò a compimento l'opera che aveva fatto, e si riposava il settimo giorno da tutta l'opera che aveva fatto"

Penso che sia questa la scrittura Trianello, se ti va di stare ancora dietro all'argomento e controllare.

Ciao, buonanotte dD
dai diamanti non nasce niente...
16/06/2006 01:32
 
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d@reDev1l sei veramente sgorbutico

Parlavo in quel modo con Trianello
Perche ammiro i suoi interventi è lo considero molto più preparato di me, è quindi gli chiedevo solo una cortesia

Ma se propio lo vuoi sapere, mi sto facendo in quattro per verificare la cosa da me.

[Modificato da +Crono+ 16/06/2006 1.33]

Al Tempo di Gesù non vi era alcuna religione semplicemente la sua dottrina, i suoi Discepoli non si sono mai portati con se un etichetta, ma soltanto il nome di Dio
16/06/2006 01:39
 
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Re:

Scritto da: +Crono+ 16/06/2006 1.32
d@reDev1l sei veramente sgorbutico
DIM]



[SM=g27822] Beh non posso che darti ragione! Sono un po' scorbutico. Ok a volte un po' tanto [SM=g27823] . Però quando ne dici una giusta lo ammetto!
Ciao, buonanotte, e riposati che altrimenti domani non connetti [SM=g27816] ! dD
dai diamanti non nasce niente...
16/06/2006 02:11
 
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Lo so che si riferiva a quel verso, che, infatti, è al settimo giorno non al sesto, come ho accennato sopra. [SM=g27823]

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

16/06/2006 06:36
 
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Re:

Scritto da: +Crono+ 15/06/2006 10.58
"come me" anziché "con me" o "meco"?»
Boh??
Avrò avuto riscontro con tutti è tre, ma adesso non ti sò dire

Lasciomo perdere il discorso degli elohim


A Roma dicono: E me canzoni?
Tu pensi davvero di potertela cavare così allegramente?
Qui nel forum tutto ciò che uno dice torna a suo elogio o disdoro.
Non si fanno allusioni FALSE scaricandosi come nulla fosse della responsabilità di averle dette.
Né questo mio rimprovero può essere risolto con la solita scusa che hai già chiesto, non so con quanta convinzione, a più di un forista.
Questa volta ci dovrai aggiungere o che te le sei inventate quelle due cose o le hai scritte cercando di ricordare a senso ed ora, andando a verificare, ammetti che ti sei sbagliato.

Dopodiché considereremo alcune regole che i foristi NORMALI seguono senza che nessuno gliele abbia dette e vedremo se hai davvero bisogno di crescere (e in quel caso sarai aiutato) o altro...
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est modus in rebus
16/06/2006 23:53
 
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Dopo il peccato originale
"..ecco, L'uomo è diventato come uno di noi"
Perchè uso ancora il plurale?

e poi badate bene:
"..ecco, L'uomo è diventato come uno di noi"
Al Tempo di Gesù non vi era alcuna religione semplicemente la sua dottrina, i suoi Discepoli non si sono mai portati con se un etichetta, ma soltanto il nome di Dio
17/06/2006 00:32
 
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Esodo Cap.15-11

"Chi è come te fra gli Elohim,Yahweh"?
ovvero

"Chi è come te fra gli Dei,Dio"?

Possibile che Mosè si riferisse ai finti Dei degli uomini
Se cosi fosse, la domanda risulterebbe abbastanza sciocca
poi, detta da Mosè

Comunque... [SM=x570872]
Al Tempo di Gesù non vi era alcuna religione semplicemente la sua dottrina, i suoi Discepoli non si sono mai portati con se un etichetta, ma soltanto il nome di Dio
17/06/2006 07:18
 
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E' da imparare, grazie! [SM=g27811]
non ci avevo mai pensato [SM=g27818]
come quando si è in fila agli sportelli postali...
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est modus in rebus
17/06/2006 11:15
 
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No, non si riferiva agli dèi di altri popoli, si riferiva agli elohim di Israele. Nella fase più arcaica gli ebrei erano politeisti, c'è stato poi un passaggio alla monolatria, ed in fine con la riforma jhavista s'è giunti al monoteismo. Quest'evoluzione è stratificata nel Pentateuco ed riscontrabile con un po' di acribia filologica.

" Possibile che Mosè"

Mosè?

Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
19/06/2006 01:18
 
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"Chi è come te fra gli Elohim,Yahweh"?



Come ha notato Polymetis, Israele non è nato monoteista. Non a caso in uno dei miei primi interventi in questa discussione ho detto che in Gen 1,28 forse ci troviamo di fronte ad un semplice “relitto” del politeismo cananeo. Del resto, gran parte di Genesi è una rielaborazione di materiali mitici dell’area mesopotamica (quello che distingue la Bibbia dalle narrazioni mitiche del vicino oriente antico è il “senso” tutto nuovo che tale materiale preesistente assume nel nuovo contesto). Gli studiosi sono arrivati ad individuare diverse fonti di cui gli autori del testo attuale si sono serviti per comporre il Pentateuco (il numero di queste non è ancora certo, ma la maggior parte degli specialisti oggi come oggi propende per quattro). Si è anche giunti a stabilire una sorta di cronologia (per quanto incerta) di queste fonti stesse e, di conseguenza, oggi è possibile ipotizzare un’evoluzione della religione ebraica antica da una fase monolatirica (preceduta da una fase pre-biblica politeistica) ad un monoteismo sempre più definito.

[Modificato da Trianello 19/06/2006 1.26]


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19/06/2006 01:54
 
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Re:

Scritto da: Trianello 19/06/2006 1.18

"Chi è come te fra gli Elohim,Yahweh"?



Come ha notato Polymetis, Israele non è nato monoteista. ...... Si è anche giunti a stabilire una sorta di cronologia (per quanto incerta) di queste fonti stesse e, di conseguenza, oggi è possibile ipotizzare un’evoluzione della religione ebraica antica da una fase monolatirica (preceduta da una fase pre-biblica politeistica) ad un monoteismo sempre più definito.

[Modificato da Trianello 19/06/2006 1.26]




Scusate ma un politeismo/monolatria del popolo ebraico non cozza contro l'ispirazione della Bibbia? In Israele c'è stata un'evoluzione della cultura e del pensiero che ha portato una società politeista a diventare monoteista?
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19/06/2006 01:55
 
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19/06/2006 02:25
 
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Scusate ma un politeismo/monolatria del popolo ebraico non cozza contro l'ispirazione della Bibbia? In Israele c'è stata un'evoluzione della cultura e del pensiero che ha portato una società politeista a diventare monoteista?



L’idea di una progressione di Israele dalla monolatria al monoteismo non cozza affatto con il principio dell’ispirazione divina della Bibbia. La Bibbia non è il Corano, non è un testo dettato parola per parola da Dio all’uomo (nella fattispecie, per tramite di un angelo) di cui si conservi un archetipo in cielo. La Bibbia è un testo ispirato da Dio a degli uomini che, per quanto divinamente ispirati, erano comunque uomini del loro tempo. Non subito degli uomini nati e cresciuti in un contesto politeistico avrebbero potuto comprendere e compresero che il Dio che si stava rivelando era anche l’unico Vero Dio. Così, la Parola di Dio dovette adattarsi alle orecchie di questi uomini: parlare, in parte, un linguaggio a questi comprensibile per indicargli un nuovo modo di comprendere. Uno dei cardini essenziali della teologia biblica è il concetto di progressività della rivelazione. Dio, nel suo farsi conoscere all’uomo gli si è presentato progressivamente, adattando la sua “auto-presentazione” ai limiti culturali di coloro ai quali la stava facendo.
Del resto, nel mio precedente intervento, ho anche detto che per quanto Genesi rielabori materiale preesistente il “senso” morale che il suddetto ha nel nuovo contesto è del tutto inaudito ed impensabile nel contesto da cui questo “materiale” è stato tratto. Basti un esempio tra tutti, da me altrove già citato. Si pensi al mito del diluvio così come appare nella Bibbia e così come appare nella Saga di Gilgamesh. Nella Bibbia il racconto ha un senso prettamente morale, tanto da prestarsi ad essere letto anche come un’allegoria del battesimo (che lava il cristiano dal peccato originale, così come le acque del Diluvio “lavarono” la terra dai peccatori); nella Saga di Gilgamesh, invece, gli Dei mandano il Diluvio quasi per un capriccio, perché disturbati dal rumore degli uomini.

[Modificato da Trianello 19/06/2006 2.31]


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