Per gli Ebrei si trattava di un fico, per gli ortodossi di un’arancia, per i cattolici di una mela, per gli islamici di un bicchiere di vino. Quel che è certo è che l’Antico Testamento non specifica quale frutto proibito Adamo ed Eva mangiarono nel giardino dell’Eden, disobbedendo a Dio.
Secondo testi apocrifi giudaici, dopo aver dimorato nel paradiso terrestre per 80 anni, due mesi e 17 giorni “Eva prese del suo frutto e ne mangiò”. Ma non cita alcuna mela, peraltro sconosciuta in ambiente semitico essendo stata importata in Oriente dall’Europa soltanto nel 19° secolo.
Il vero colpevole fu un’errata (e forse frettolosa) traduzione dal latino all’italiano del termine malus- malum che indica sia il male che il melo. San Girolamo nella sua Biblia Vulgata (prima traduzione della Bibbia dal greco al latino scritta tra il 390 e il 405 d.C., condotta su testi ebraici e aramaico e che divenne il testo ufficiale della chiesa cattolica romana dopo il Concilio di Trento) traduce così le parole del serpente:” Et erit sicut dii, scientes bonum et malum”, cioè “… E sarete come Dio, conoscendo il bene e il male”.
Ma in latino malum può significare sia male che mela, un frutto ideale, perfetta anche per l'arte, per rappresentare la tentazione e la seduzione. Nel Medioevo un racconto diceva che Set, il terzo figlio di Adamo ed Eva, tornato all’Eden dopo la morte della madre, avrebbe ricevuto dal cherubino di guardia il ramo del melo del peccato, poi diventato uno dei bracci della Croce di Cristo.
Invece la tradizione ebraica ha progressivamente identificato il frutto proibito con l’uva, il grano, la noce, la carruba (in ebraico : distruzione), la palma e poi col fico : è infatti scritto che quando Adamo ed Eva dopo aver mangiato dell’albero della conoscenza del bene e del male, raccolgono foglie di fico per coprirsi perché si accorgono di essere nudi (genesi 3,7). Sarebbe credibile che Adamo ed Eva appena si accorsero di essere nudi abbiano attinto copertura dall’albero più vicino, quello da cui si erano cibati …
Molto creativa la tradizione islamica: Eva non avrebbe offerto ad Adamo un frutto ma del vino con lo scopo di ubriacarlo, e per questo l’alcool è la causa prima di ogni male.
In ogni caso la mela di Adamo ed Eva è ben radicata nell’immaginario universale cattolico e chi la scardina più?
Dalla “Guida alla Bibbia “ edizioni Paoline.