18/01/2006 00:11 |
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Posso permettermi una domanda??
chi mi da una mano a comprendere i versette di 1 Corinti capitolo 3 dal 5 al 23 ed in modo particolare i versetti 16, 17 e 18?
Grazie e vi saluto in CRISTO RISORTO |
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18/01/2006 06:15 |
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| | | Post: 2.940
| Registrato il: 17/07/2004
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Magari quando si fanno domande su passi e versetti sarebbe meglio, per maggiore comodità dei lettori, citare i brani che si commentano o sui cui si chiedono delle spiegazioni.
Nel brano in questione si legge quanto segue (CEI):
5 Ma che cosa è mai Apollo? Cosa è Paolo? Ministri attraverso i quali siete venuti alla fede e ciascuno secondo che il Signore gli ha concesso. 6 Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma è Dio che ha fatto crescere. 7 Ora né chi pianta, né chi irrìga è qualche cosa, ma Dio che fa crescere. 8 Non c'è differenza tra chi pianta e chi irrìga, ma ciascuno riceverà la sua mercede secondo il proprio lavoro. 9 Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi siete il campo di Dio, l'edificio di Dio.
10 Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un sapiente architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento come costruisce. 11 Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. 12 E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, 13 l'opera di ciascuno sarà ben visibile: la farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco proverà la qualità dell'opera di ciascuno. 14 Se l'opera che uno costruì sul fondamento resisterà, costui ne riceverà una ricompensa; 15 ma se l'opera finirà bruciata, sarà punito: tuttavia egli si salverà, però come attraverso il fuoco. 16 Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 17 Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.
18 Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente; 19 perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti:
Egli prende i sapienti per mezzo della loro astuzia.
20 E ancora:
Il Signore sa che i disegni dei sapienti sono vani.
21 Quindi nessuno ponga la sua gloria negli uomini, perché tutto è vostro: 22 Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! 23 Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.
Achille |
18/01/2006 13:48 |
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| | | Post: 78
| Registrato il: 10/07/2004
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Ci vorrebbero tante pagine per commentare i versetti da te indicati.
Mi limito a dire quel che io so e comprendo.
Ciò che so:
La chiesa di Corinto, nei tempi in cui l'apostolo si trovò a scrivere la prima lettera, era una chiesa divisa. Le cause erano due:
-alcuni avevano mal interpretato il messaggio della croce in quanto avevano inteso che esso concernesse solo la giustificazione senza riguardare la santificazione. E' come se dicessero:abbiamo accettato Gesù quindi siamo a posto. Non avevano compreso che questa accettazione comportava (come comporta anche adesso) un rinnovamento nell'atteggiamento e nell'azione come risposta alla conversione.
-come seconda causa, connessa alla prima, riguardava il ministero. I Corinzi si erano concentrati sugli uomini e non su Dio. Il fatto di dire io sono di Apollo o io sono di Paolo... questo è un errore che gli avrebbe portati a seguire le persone, con le loro ideologie dimenticando quello che è veramente importante: seguire Gesù. Paolo e Apollo avevano ricevuto i loro ministeri da Cristo (Ef. 4:11) essi erano e dovevano restare i mezzi attraverso i quali i Corinzi avevano creduto. NON la causa. Solo Dio fa crescere e deve ricevere il merito!!
Cosa comprendo dai versetti 16-17-18.
Paolo paragona la chiesa prima ad un campo poi ad un edificio. Usa questa metafora per indicare i credenti sia singoli che nella comunità. Li paragona ad un edificio in cui abita Dio ossia il tempio. In questo passo Paolo parla (non come in altre occasioni in cui usa la stessa metafora per indicare il singolo credente)della chiesa locale che egli descrive come un edificio di Dio, il tempio in cui abita lo Spirito di Dio.
A questo punto per me è chiaro come le parole "Nessuno si inganni. Se qualcuno tra di voi presume di essere un saggio..." sono rivolte a chi si era preso l'incarico di dirigere la chiesa. "La sapienza di questo mondo è pazzia davanti a Dio" "Il Signore conosce i pensieri dei sapienti; sa che sono vani" . -----------
...tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia mediante la redenzione che è in Cristo Gesù...
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18/01/2006 21:58 |
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ringrazio ACHILLE
scusami, ma pensavo che nel FORUM circolava soltanto gente che di SACRA SCRITTURA si CREDE più che competente, e quindi ritenevo superfluo ed offensivo (quasi), dover ritrascrivere il tutto - ne terrò conto per il fututo.
ma, nonostante il vostro grande sforzo, in particolar modo di babs2, scusatemi ma credo di essere al punto di partenza
non mi dispiacerebbe avere anche eventuali contributi dai TdG.
grazie
vi saluto in CRISTO RISORTO |
18/01/2006 23:11 |
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| | | Post: 80
| Registrato il: 10/07/2004
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Quali sono i tuoi dubbi? Magari se esprimi i tuoi pensieri è più facile darti una risposta (anche se io non mi ritengo così competente, c'è gente sul Forum mooooolto più preparata di me). -----------
...tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia mediante la redenzione che è in Cristo Gesù...
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22/01/2006 23:38 |
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Ciao e pace a tutti nel SIGNORE
al fine di semplificare il tutto, forse è meglio trascrivere i passi della Sacra Scrittura, 1 Corinti capitolo 3 dal 5 al 23 versetti 16, 17 e 18.
I dubbi sono su :
"non sapete che siete tempio di DIO e che lo Spirito di DIO abita in voi?. Se uno distrugge il tempio di DIO, Dio distruggerà lui. Perchè santo è il tempio di DIO, che siete voi.
Nessuno si illuda. Se qualcuno tra di voi si crede sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perchè la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a DIO. Sta scritto infatti:
"Egli prende i sapienti per mezzo della loro astuzia".
e ancora:
"il Signore sa che i disegni dei sapienti sono vani"
Ecco cercate di darmi una mano in questi passi
Grazie
vi saluto in CRISTO RISORTO
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23/01/2006 15:33 |
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| | | Post: 3
| Registrato il: 23/01/2006
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16-17 Dopo aver evocato la responsabilità dei costruttori del tempio che è la comunità cristiana nel suo insieme, l'apostolo ritorna sulla responsabilità verso il "tempio di Dio" (la comunità) di cui fanno parte. Più avanti (ICo 6,19), Paolo dirà, in altro contesto, che i singoli critiani sono il tempio di Dio e dello Spirito Santo. Ma qui l'immagine del tempio si riferisce, come si diceva, alla comunità nel suo insieme, nella quale abita lo Spirito, che si comunica ai singoli nel momento in cui vengono a far parte di questa. L'immagine della comunità come tempio vuole stare a dimostrare il carattere sacro di questa, che quindi è inviolabile e sottratta al dominio dei singoli. Per questo tutti gli attentati all'integrità della comunità, come le divisioni che si possono generare in essa, sono un attentato contro Dio stesso, e quindi saranno puniti da Dio, alla stregua di coloro che osino violare lo spazio sacro del Tempio.
18-23 In questi versetti l'apostolo riepiloga le sue argomentazioni sulla natura della sapienza e sull'apostolato, il cui fraintendimento aveva condotto alle lacerazioni della comunità dei cristiani di Corinto. Concludendo con un invito ad accettare la follia della croce al di là dei vincoli della sapienza meramente umana e a rinsaldare i vincoli personali di appartenenza a Cristo, unico Signore. I passi biblici ciatati nei versetti 19 e 20, vogliono proprio sottolineare come la sapienza degli uomini sia inutile ai fini della salvezza, evidenziando la trascendenza dei disegni di Dio e l'infinita distanza sussistente tra l'uomo e Dio.
Spero che tu sia soddisfatto.
Se non lo dovessi essere, posso entrare ancora più nel dettaglio[Modificato da Trianello 23/01/2006 15.39]
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
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23/01/2006 22:37 |
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Grazie ancora una volta per il tuo valido contributo, che trova il mio consenso totale,
ma vorrei sapere le argomentazione dei TdG a riguardo, perché forse attraverso questi versetti si possa delineare anche la TRINITA'
Ti saluto in CRISTO RISORTO. |
25/01/2006 08:00 |
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| | | Post: 6
| Registrato il: 23/01/2006
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Onestamente, non so proprio aiutarti.
Personalmente, non vedo nei versetti in oggetto un qualche riferimento alla Trinità.
Quasi a titolo di curiosità, posso però farti notare come i versetti immediatamente precedenti
[14] Se l'opera che uno costruì sul fondamento resisterà, costui ne riceverà una ricompensa;
[15] ma se l'opera finirà bruciata, sarà punito: tuttavia egli si salverà, però come attraverso il fuoco.
seguendo l'interpretazione di Origene, siano stati accolti da molti interpreti Cattolici, come un riferimento scritturale a sostegno della dottrina riguardante il Purgatorio.
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
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25/01/2006 22:21 |
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ciao trianello e voi tutti fratelli in CRISTO SIGNORE
a mio avviso, i versetti 1 Corinti 3, 16>,
rimandano al versetto 1 Corinti 6, 19:
"non sapete che il vostro corpo é tempio dello Spirito Santo che é in voi e che avete da Dio, e che non appartiene a voi stessi?
(ma, non era stato donato da Gesù? Vangelo Giovanni 20, 22 - Vangelo Giovanni 16, 12>).
a mio avviso possiamo iniziare un confronto ad iniziare da questi versetti.
Vi saluto in CRISTO RISORTO
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25/01/2006 23:13 |
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| | | Post: 569
| Registrato il: 25/08/2005
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... posso?
Gv. 20:22 ..."Ricevete spirito santo" da parte di Gesù è riferito agli apostoli
In 1 Corinti 6:19 Paolo si riferisce ai cristiani di Corinto.
ciao cavdna il riferimento alla trinità lo vedi nella stessa capacità di infondere lo spirito santo da parte di Dio (in 1 Corinti 6:19) e di Gesù (in Giovanni 20:.22)?
Siria |
25/01/2006 23:36 |
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cari fratelli in CRISTO RISORTO
rileggendo questi ultimi riferimenti
non vi si aprono nuovi orizzonti sulla TRINITA?
Vi saluto in CRISTO RISORTO |
25/01/2006 23:54 |
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| | | Post: 8
| Registrato il: 23/01/2006
| Utente Junior | | OFFLINE |
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Non a caso, infatti, nel mio primo intervento avevo scritto:
Più avanti (ICo 6,19), Paolo dirà, in altro contesto, che i singoli critiani sono il tempio di Dio e dello Spirito Santo.
Quindi, un riferimento alla Trinità è presente, semmai, in ICo 6,19, e non nei versetti in questione anche se pure qui, come più sotto, Paolo utilizza la metafora del Tempio.
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
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26/01/2006 00:28 |
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caro fratello in CRISTO SIGNORE trianello
se guardi il mio precedente post nr. 84 che ho rilanciato nel post 89 facevo proprio riferimento al 1 Corinti 6, 19. = TRINITA'
a voi il seguito grazie
vi saluto in CRISTO RISORTO |
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