10/12/2005 10:00 |
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Leggendo la torre di Guardia 1/1/2006, Domande dai lettori, pone la domanda: Salmo 102:26 afferma che la terra e i cieli periranno, questo significa che il nostro pianeta sarà distrutto?
Il cd dice che il contesto di questi versetti non parla della distruzione della terra, bensì dell'eternità di Dio.
Rimanda il lettore poi al versetto di Salmo 104:5.
La TNM lo riporta cos'ì: La terra non sarà fatta vacillare a tempo indefinito, o per sempre
La traduzione della CEI dice: mai potra vacillare.
Come si può notare c'è un "per sempre in più, qual'è la traduzione più corretta?
Chiaramente posso già immaginare che la TNM abbia aggiunto "per sempre", che guardacaso concorda con la speranza terrena eterna.
Dal punto di vista scientifico, la terra esisterà per sempre?
Un grazie anticipato per le risposte.
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10/12/2005 10:20 |
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Ci sono alcuni miei commenti in questa pagina: www.infotdgeova.it/terra.htm
Trascrivo la parte in cui si parla anche del Salmo 104:5: Altra scrittura usata dai TdG:
«Tuttavia il giorno di Geova verrà come un ladro, in cui i cieli passeranno con rumore sibilante, ma gli elementi, essendo intensamente caldi, saranno dissolti, e la terra e le opere che sono in essa saranno scoperte. Giacché tutte queste cose devono quindi essere dissolte, quale sorta di persone dovete essere voi in santi atti di condotta e opere di santa devozione, aspettando e tenendo bene inmente la presenza del giorno di Geova, mediante cui i cieli essendo infuocati saranno dissolti e [gli] elementi essendo intensamente caldi si fonderanno! Ma secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia. Quindi, diletti, giacché aspettate queste cose, fate tutto il possibile per essere infine trovati da lui immacolati e senza difetto e in pace» (2 Pietro 3:1-14).
Si noti innanzi tutto che qui si legge che cieli e terra si fonderanno e scompariranno. Non si dice che il nostro pianeta - gli attuali "cieli e terra" - dovrà continuare ad essere la dimora eterna di persone che vivranno per sempre in un corpo fisico. La Bibbia, qui e in altri passi, dice chiaramente che il cielo e la terra - questo attuale mondo - finiranno:
"E ancora: Tu, Signore, da principio hai fondato la terra e opera delle tue mani sono i cieli. Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito. Come un mantello li avvolgerai, come un abito e saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso, e gli anni tuoi non avranno fine" (Ebrei 1:10-12). "Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno" (Matteo 24:35).
Le traduzioni in genere rendono il passo di 2 Pietro 3:10 "la terra e le opere che sono in essa saranno arse (o bruciate, distrutte)". La TNM traduce "saranno scoperte". Trascrivo su questo parte di una nota trovata in rete:
Le opere sono principalmente quelle che sono il risultato del genio e del lavoro dell'uomo sulla terra. Una variante contenuta nei Codici Sinaitico, Vaticano 1209 e altri, accettata da Nestle, reca, invece del sarà arsa (katakahsetai), sarà trovata (eureqhsetai) che non risulta molto chiara ed è stata perciò corretta dalla vers. siriaca coll'aggiunta di un 'non sarà trovata.' Nel codice C si ha spariranno. Come abbia potuto originare la strana lezione del Sinaitico e del Vat. è difficile supporre. Il caso presente, insieme a parecchi altri, non solo in questa epistola, ma in altri scritti del N. Test., dimostra come battano falsa strada i critici che si rendon schiavi di un qualche gruppo di manoscritti anche quando il senso di un passo risulta assurdo o contrario a quello che l'autore manifestamente intende di esprimere.
Comunque si traduca, anche accettando la lettura "saranno scoperte", il contesto immediato fa capire che "cielo e terra" dovranno dissolversi e scomparire. Gli elementi di questa realtà fisica, alla quale ora apparteniamo, saranno quindi "scoperti" (o trovati, o smascherati), rivelandosi distruttibili e non eterni, come qualcuno vorrebbe sostenere o credere. I "nuovi cieli e la nuova terra" sono quindi da intendere, in tutti i sensi, come una nuova creazione.
I passi di Eccl. 1:4; Salmo 104:5, in cui si parla dell'immutabilità della terra non sono da intendere necessariamente in senso assoluto. In Ecclesiate si vuole mettere in risalto la fugacità della vita umana in contrasto con il permanere stabile ed apparentemente immutabile del mondo terracqueo. Nel Salmo si dichiara che la creazione di Dio, in contrasto con le effimere opere umane, è solidamente stabilita e - se questa fosse la volontà del Creatore - potrebbe durare in eterno. Ciao
Achille [Modificato da Achille Lorenzi 10/12/2005 10.21] |
10/12/2005 11:02 |
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Nel testo ebraico c'è la parola 'owlam (vedi www.blueletterbible.org/tmp_dir/c/1134207145-7745.html#5 ).
Questa parola può significare, secondo il contesto, lunga durata, antichità, futuro, per sempre, sempre, eterno, perpetuo,. vecchio, antico, mondo, come viene spiegato qui:
www.blueletterbible.org/tmp_dir/words/5/1134207182-1190.html
Oltra ad 'owlam c'è anche la parola 'ad, che ha un significato simile ( www.blueletterbible.org/tmp_dir/words/5/1134207824-5994.html ).
Nella TNM la parola 'owlam viene resa in genere "tempo indefinito".
Nel Salmo 104:5, dove si legge 'owlam 'ad, hanno tradotto invece "a tempo indefinito, o per sempre" come nel Salmo 10:16 (TNM), dove c'è di nuovo 'owlam 'ad:
«Geova è Re a tempo indefinito, sì, per sempre.
Le nazioni sono perite dalla sua terra».
Vedi: www.blueletterbible.org/tmp_dir/c/1134208059-6366.html#16
Non mi sembra che questo modo di tradurre sia sbagliato, almeno a giudicare da questo lessico online.
Per esserne certi bisognerebbe però rivolgere la domanda a qualche esperto di ebraico...
Ciao
Achille [Modificato da Achille Lorenzi 10/12/2005 11.03] |
10/12/2005 14:44 |
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| | | Post: 456
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Comunque finora il buon Zichiche sotto il gran sasso il decadimento del protone non lo ha trovato, saranno 20 anni che lo analizzano.
Per cui la materia sembra stabile.
Poi queste sono cose così fuori della nostra portata che ci si può ragionare con piacere ma senza sicurezze dogmatiche.
L'universo potrebbe essere un sistema chiuso non in continua o periodica espansione, insomma ci sarebbe da dicutere un'eternità.
Saluti
"""Ci sono due tipi di sciocchi;
quelli che non hanno dubbi,
e quelli che dubitano di tutto""" |
10/12/2005 17:00 |
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| | | Post: 21
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Il cielo e la terra essendo contaminati periranno Pienamente d’accordo con Achille, quindi mi risparmio d’essere lungo. Aggiungo solo qualcosa lasciata dietro, e cioè: la presente terra essendo maledetta, senza nessuna menzione di promessa scritturale che Dio la tornassi a benedire per essere paradisiaca, è soggetta ad essere arsa (Ebr.6:8). Ogni cosa che viene maledetta da Dio, avrà la sua fine, quindi sarà distrutta a suo tempo.
Ricordiamo che anche il ragazzo Canaan, il capostipite della terra di Canaan, cui col tempo crebbe in una gran moltitudine di popoli, essendo egli stato maledetto dal suo nonno Noè, a suo tempo dovette essere distrutto, ed è per questo che Dio la promise al suo popolo Israele, cui aveva ordini di uccidere ogni cananeo.
Nondimeno alcuni credono che la terra che sarà arsa non è il globo, ma solo la superficie, perché contaminata. Ciò vuol dire che un minimo di due metri sotto la superficie, dove si trovano le ceneri e le ossa dei peccatori, sarà bruciata; senza menzionare le contaminazioni in fondo al mare.
Quando dunque la superficie di due metri sarà bruciata, dove scamperanno quelli della grande folla dei tdg che credono di abitare questa superficie della terra maledetta?
Vi sarà sì una nuova terra dove abiterà la giustizia, ma è in promessa, vale a dire, Dio la deve ancora creare. (Is.65:17).
In quanto al nuovo cielo, si riferisce a questo primo cielo sopra di noi, dove il diavolo ha fatto il suo nido, essendo egli il principe della potestà dell’aria. Anche questo è destinato ad essere rifatto.
Quanto costa a Dio la creazione di nuovo cielo e nuova terra? Basta dire: Sia la nuova terra e nuovo cielo.
Mosca
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11/12/2005 00:44 |
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Dice moscarossa
Quanto costa a Dio la creazione di nuovo cielo e nuova terra? Basta dire: Sia la nuova terra e nuovo cielo.
Mosca
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Non ne sarei tanto sicuro che non gli costi nulla, anzi,,,,
SALMO 90:2
90 O Geova, tu stesso hai mostrato d’essere per noi una vera dimora
Di generazione in generazione.
2 Prima che i monti stessi nascessero,
O che tu generassi come con dolori di parto la terra e il paese produttivo,
Saluti
"""Ci sono due tipi di sciocchi;
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11/12/2005 12:07 |
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Re: Il cielo e la terra essendo contaminati periranno
Scritto da: moscarossa 10/12/2005 17.00
Quanto costa a Dio la creazione di nuovo cielo e nuova terra? Basta dire: Sia la nuova terra e nuovo cielo.
Mosca
Solo un pò per ridere!
Ciao
Bruno ______________________________
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