Il troppo stroppia. Le regole ci vogliono ma se asfissiano...
Collaborando alla ricerca di Berescitte
La forista Forty012, nel post del 15/09/2005 11.01, messo nella sezione del Forum Principale, nel 3D “Il Corpo Direttivo e l'Università”, spiega perché molti TG fanno nascostamente quello che gli pare infischiandosene delle regole. Dice:
>E' un meccanismo ben conosciuto dalla psicologia: una pressione esterna (spesso gratuita) genera meccanismi di ribellione inconsci che si evidenziano in trasgressioni più o meno evidenti. L'ho sperimentato su di me.
Per contro quando è uscita, mentre gli ex compagni l’accusavano di lassismo (
"E' uscita perché ora può andare in discoteca") lei, libera da pressioni impositive, ha sviluppato spontaneamente una autoregolamentazione di austerity facendosi legge e a se stessa. In pratica avverrebbe l’esatto contrario:
sei pressato? Ti lasci andare di nascosto; sei libero? Ti autogestisci eticamente.E' da appuntarselo, in qualunque campo dell'educazione.
Aggiunge anche un altro spunto di psicologia che va colto e non abbisogna di commento:
>Per tornare all'altro argomento, credo che non incoraggino lavori creativi (parrucchiere) o socialmente apprezzati perché la personalità non deve valorizzarsi: si controlla meglio. Il lavoro "perfetto" è pulire i bagni... Meglio sentirsi un po' frustrati nel lavoro così quando ti danno l'incarico di fare l'usciere in congregazione, prendersela con la sorella timida... è una goduria. Indice di zelo?
Vi ricordate il romanzo di Orwell "Il grande fratello?". Scoperta la dissidenza del protagonista, lo mettono a fare un lavoro completamente inutile, ben stipendiato ma perfettamente inutile. La personalità si rafforza nel "vedere il frutto del proprio lavoro" e questo non va bene._________________________
Man hu? Cos'è?